Un articolo che vuole fare luce su cosa sarà in effetti (se sarà…) MILLENNIUM CANAVESE:Fonte: Non specificataData: Ottobre 2001Articolo di Francesco FramarinSe avete talvolta dei problemi a impiegare il vostro tempo libero, questa notizia vi interess
Un articolo che vuole fare luce su cosa sarà in effetti (se sarà...) MILLENNIUM CANAVESE:
Fonte: Non specificata
Data: Ottobre 2001
Articolo di Francesco Framarin
Se avete talvolta dei problemi a impiegare il vostro tempo libero, questa notizia vi interesserà. Fra poco dovrebbe sorgere presso Ivrea e precisamente ad Albiano, una grossa novità chiamata Millennium Canavese. Secondo i promotori (cioè Mediapolis s.p.a., M. Investments s.a., M. Engineering s.r.l.) si tratterebbe di una città del tempo libero, dove un equilibrato mix di loisir, servizi, ricettività e commercio specializzato, associato alle nuove modalità di fruizione introdotte dall’esplosivo sviluppo dei new media, estendono oltre i limiti di ogni altro modello conosciuto la catena del valore di un parco-divertimenti tradizionale (parcheggi, ingressi, attrazioni, merchandising, ristorazione). Un modello di business a cavallo fra old e new economy, in cui il luogo fisico con le sue attrazioni e la sua offerta di prodotti e servizi legati all’area dell’entertainment, diventa content-provider [=fornitore di contenuti, ndr] di un luogo media a forte contenuto di interattività, moltiplicatore di visibilità, capacità di attrazione ed opportunità di business, mediante un “ambiente” internet per la navigazione virtuale del parco e delle sue attrazioni. Un “luogo-evento” progettato per la famiglia, in cui bambini e adulti di ogni età hanno accesso, in un ambiente naturale [? ndr] di grande suggestione, ad esperienze di forte impatto, attraverso attrazioni ad alto contenuto di tecnologia (ed altre di genere più tradizionale), percorsi di education, animazioni e spettacoli dal vivo. Rendendosi conto della difficoltà dei concetti esposti, i promotori spiegano inoltre che il Millennium diventa produttore di contenuti commerciali e di intrattenimento veicolandoli attraverso una piattaforma multi-accesso (area commerciale, internet, wireless). Il suo valore aggiunto consiste nell’ancorare un luogo virtuale a un luogo fisico raggiungibile da un vasto pubblico [essi valutano in 18 milioni di residenti e 12 milioni di turisti entro tre ore di percorrenza, che porterebbero 1,7 milioni di visitatori al terzo anno di attività], nell’ambito di una strategia commerciale multi-canale che punta ad assecondare il processo di alfabetizzazione all’e-commerce business-to-consumer e nel contempo a massimizzare il valore della relazione con l’utente/consumatore. In concreto il Millennium occuperebbe un’area (ora unicamente agricola) di almeno 500.000 mq presso lo svincolo autostradale di Albiano. Consisterebbe di: un parco a tema sulle tecnologie della comunicazione in parte coperto (25.000 mq) in parte no (180.000 mq), un albergo di 270 stanze (17.000 mq), un’area commerciale in via di definizione, eventualmente un cinema multiplex e/o imax. Dal punto di vista architettonico, una novità sarebbe l’impiego di architetture bioclimatiche, che per il riscaldamento e il condizionamento utilizzano in parte la vegetazione di copertura e l’acqua naturale. In particolare l’albergo, in posizione centrale, si presenterebbe come una “torre d’acqua”, attrezzata per fungere da fondale di proiezioni luminose, con effetti notturni di grande suggestione; esso sarà avvolto da una gabbia con ricca e composta vegetazione, dotata di sistema di vaporizzazione dell’acqua. Come si vede l’ambizioso progetto non è esattamente una iniziativa non-profit. Esso prevede un investimento definitivo di 232 miliardi, di cui finora il capitale dei soci copre l’11%; nuovi e consistenti capitali sono dunque necessari (una ulteriore interessante possibilità per qualche lettore...). Piani di previsione economico-finanziaria sono stati dati agli enti locali e al pubblico. Nonostante il giudizio negativo dato su di essi dal giornale locale Varieventuali (XIV n.6), gli amministratori e la popolazione di Albiano sembrano invece entusiasti del progetto. Anche la Regione Piemonte è favorevole e l’ha appoggiato nel quadro del Patto Territoriale del Canavese, assicurandogli in tal modo il più grosso finanziamento pubblico del Patto. Torneremo in un prossimo numero sul merito della questione che per la sua prossimità interessa, nel bene e nel male, anche i valdostani. Francesco Framarin