L’ultimo articolo pubblicato sul progetto, reperibile su www.siciliasette.it:Si farà il mega-parco dei divertimenti di Regalbuto (En) 04/07/2002 a cura di S.B. C’era una volta…un nostro fortunato corregionale, Rosario Musumeci, emigrato in Svizzera tan
L'ultimo articolo pubblicato sul progetto, reperibile su www.siciliasette.it:
Si farà il mega-parco dei divertimenti di Regalbuto (En)
04/07/2002 a cura di S.B.
C'era una volta…un nostro fortunato corregionale, Rosario Musumeci, emigrato in Svizzera tanti anni fa, che si fece largo nel duro mondo dell'economia, che diventò coordinatore di un progetto immenso e spettacolare, e che portò in un piccolo e anonimo paese siciliano, un sogno: costruire entro tre anni un parco dei divertimenti. Ma non un parco qualunque, bensì, il più grande di tutti; il più bello.
No, non è una favola ma una realtà; infatti, il parco finanziato per il 60% dalla Global Estudios, dalla Regal e dalla Laini Photo Labor e che dovrebbe sorgere a Regalbuto (En) fra tre anni, sembra oggi trovare tutti d'accordo: il coordinatore del progetto, dott. Saro Musumeci, nato a Zafferana Etnea ma da molti anni residente in Svizzera, il presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro, le istituzioni che a livello nazionale hanno dato la loro piena disponibilità al progetto e naturalmente il sindaco di Regalbuto che noi di Siciliasette ci siamo premurati di andare ad intervistare.
Il sindaco, Dott. Scornavacche, (persona tra l'altro disponibilissima) fin dall'inizio del progetto, ha auspicato che il mega-parco dei divertimenti si realizzasse nel più breve tempo possibile. Gli abbiamo così chiesto alcuni dettagli a proposito della sua realizzazione:
D: Allora Sindaco, é da un po' di tempo che non si hanno notizie o novità sullo stato di progettazione del parco di divertimento più grande d'Europa che dovrebbe sorgere nella sua cittadina. Ci sono delle buone nuove al riguardo?
R: Si, sicuramente. Si sta passando dalla progettazione-idea che c'era qualche tempo fa, all'effettiva progettazione di massima esecutiva, che dovrà poi essere esaminata dal ministero a Roma. Per cui è chiaro che ci sono delle buone nuove, tanto che nei giorni scorsi ci hanno fatto visita dei tecnici francesi che hanno eseguito gli ultimi rilievi di massima necessari per far si che parta la costruzione del parco intorno al Lago Pozzillo.
D: Sindaco, quando prevede l'inizio dei lavori? Già nel novembre del 2001 si vociferava che i lavori dovessero iniziare al massimo nella primavera di quest'anno. Siamo già a luglio e non si hanno ancora notizie: come mai?
R: Gli ultimi dati ci annunciano che a seguito dei ritardi della Regione, ministero e quant'altro si è dovuto rinviare l'inizio dei lavori per motivi burocratici. I privati, che poi sono quelli che effettivamente devono portare a termine i lavori, dal canto loro hanno garantito, confermandolo anche nel corso di una conferenza stampa tenutasi in piazza a Regalbuto tempo fa, che la prima pietra sarà posta nel mese d'ottobre di quest'anno.
D: Saro Musumeci, coordinatore del progetto del parco, parlava di primavera del 2002 come data fissata per l'inizio dei lavori. Come mai adesso questo rinvio ad ottobre?
R: Questo discorso Rosario Musumeci lo fece a settembre del 2001, all'atto della presentazione del progetto stesso nei confronti del Presidente della Regione Siciliana, Cuffaro.Siccome la firma dell'accordo del programma d'intesa con la Regione è slittato al 22 aprile di quest'anno, si è dovuta rinviare anche la data d'inizio della costruzione ad ottobre del 2002. Anche perché alla presentazione ufficiale del progetto, fatta nella piazza di Regalbuto è stato detto ottobre 2002.
D: Salvatore Cuffaro, in qualità di Presidente della Regione è ancora disposto a sborsare il contributo necessario ai fini del progetto parco? La Regione tra l'altro in questi ultimi tempi non mi sembra che abbia a disposizione tali cifre. Si parla di 200 milioni di euro di contributo.
R: La Regione Siciliana non deve uscire soldi dalla propria cassa.Possono invece essere attivate tutta una serie di normative anche a livello nazionale ed europeo per l'occupazione e per lo sviluppo. Fondi comunitari che non aspettano altro che essere spesi. Dunque, non devono essere per forza utilizzati i fondi delle casse regionali. Siccome noi in Sicilia non siamo bravi a spendere, questa può essere una buonissima opportunità per evitare che i fondi messi a disposizione vengano restituiti alla comunità europea per poi essere magari riutilizzati da altri paesi della Cee a nostro discapito. La cifra che la Regione dovrebbe metterci a disposizione attraverso queste agevolazioni comunitarie, si aggirerebbe intorno ai 100 milioni di euro o se vogliamo 200 miliardi delle vecchie lire.
D: In definitiva allora non crede che queste multinazionali europee (Global Estudios, Regal e la Laini Photo Labor che ha anche partecipazioni nella Kodak -n.d.r.-) come vociferano certi maligni, abbiano solo voluto farsi pubblicità a livello nazionale, a discapito di Regalbuto.
R: Ma farsi pubblicità a che pro? Tra l'altro noi stiamo parlando di gruppi seri su cui noi e la Regione ci siamo informati a dovere. Questi gruppi, tra l'altro, hanno anche già realizzato alcuni parchi, anche se non in maniera diretta, intorno al mondo. In Europa hanno realizzato due parchi che gestiscono direttamente: stiamo parlando di "Terra Mitica" in Spagna e uno in Germania. Ora perché in Spagna o in Germania si possono realizzare e in Sicilia no? Io credo in questo progetto, che tra l'altro dovrebbe dare un po' d'ossigeno alla nostra disastrata economia, con la creazione di 3000 nuovi posti di lavoro.
D: Le chiedo ancora: lei è sicuro al 100% che la prima pietra dovrebbe essere posta sicuramente nel mese di ottobre di quest'anno?
R: Se non dovessero esserci ulteriori ritardi, e sono sicuro di questo, assicuro a lei e a tutti i siciliani che la fatidica prima pietra sarà posta nei primi di ottobre del 2002.
D: Ultima domanda: il comune, la provincia di Enna, e gli altri enti preposti sono pronti per la costruzione delle vie di collegamento al parco? Parlo di strade, tunnel, vie d'accesso, ecc.
R: Si; ci stiamo organizzando. Infatti come comune abbiamo cominciando a preparare i progetti preliminari che servono proprio: propedeutici a questa cosa. Abbiamo già preso accordi con la Provincia per provvedere a sistemare il piano viario provinciale che dovrebbe condurre milioni di persone ogni anno a Regalbuto. Consideri che noi abbiamo una grandissima arteria di collegamento che la dice lunga sulle possibilità di successo dell'operazione. Siamo praticamente al centro della Sicilia. La prima cosa che dobbiamo fare con urgenza è quella di mettere in collegamento l'autostrada Catania-Palermo con il nostro comune. Sono 15 km di strada praticamente inesistente che si dovrà provvedere a rifare. Alcuni giornali scrivono erroneamente, secondo me, che questa strada è piena di buche e che è sistematicamente transitata dalle pecore. Io invito qualsiasi giornalista serio ad andare a constatare se ci sono greggi o buche in questa strada. Magari qualche pecorella per strada s'incontra; dopotutto c'è da considerare che siamo un paese contadino e, molta gente, con il gregge ci vive. Ma da lì a sostenere che la strada è piena di buche e pecore non è vero. Quindi basterà migliorare, allargare la carreggiata di queste strade per ovviare al problema. Naturalmente per sistemare le strade si dovrà provvedere ad un finanziamento di almeno una cinquantina di miliardi di lire, ma credo comunque, che dinanzi ad un progetto di tali dimensioni, che offrirà 3.000 posti di lavoro, che porterà un indotto di centinaia di milioni di euro di investimento in Sicilia e decine di migliaia di posti di lavoro che gireranno attorno al parco, nessuno dovrebbe opporre resistenza: né al colossale progetto, né alla strada, che comunque dovrebbe essere realizzata visto che siamo entrati in Europa, indipendentemente dalla costruzione del parco.