Il parco Six Flags Over Georgia ad Austell, USA, ha deciso di prolungare la durata della stagione e diminuire il prezzo d’ingresso per combattere la prevista diminuzione di ospiti per quest’anno

Aria di crisi e conseguenti ricette per combatterla. Il parco Six Flags Over Georgia adotta nuove strategie e aprirà quindi la stagione il 28 febbraio - mai così presto in 42 anni di attività. Inoltre per agevolare gli ospiti abituali ha diminuito il prezzo dell'abbonamento stagionale a 49,99 dollari - circa € 39,00 al cambio attuale - che significa solo 10 dollari in più rispetto al prezzo del biglietto per un giorno.
Il nostro commento: la realtà statunitense dei parchi, in special modo quelli non marchiati Disney e Universal, è effettivamente molto diversa da quella in cui operano i maggiori parchi europei - i parchi Six Flags, ad esempio, vengono quasi tutti considerati "parchi regionali", con tutti i vantaggi e i limiti che ne conseguono - e dunque è difficile effettuare confronti attendibili. L'inversione di tendenza che propone questo parco, però, fa certamente riflettere sulle condizioni in cui versano molti parchi di medio livello, che rischiano seriamente di seguire le sorti dei parchi americani durante la recessione di inizio anni '30.
I costi di gestione in perenne aumento, sia in USA che nel resto del mondo - Europa e Italla comprese - non consentono di pensare che una soluzione possa essere quella di abbassare i costi del biglietto d'ingresso, mentre effettivamente si sta registrando anche da noi un'interesse a favorire l'acquisto dell'abbonamento stagionale. Se per parchi come Gardaland e Mirabilandia - a valenza nazionale - questo non porterà forse un incremento così sensibile del numero di ospiti presenti più volte nella struttura, è ragionevole pensare che per quanto riguarda i parchi medio-piccoli - un esempio su tutti, Minitalia Leolandia Park - questa soluzione potrebbe portare benefici interessanti.
Foto: www.sfog.net