La storia del walk-through edutainment incentrato sul corpo umano, presente anche a Gardaland (1988-1993) con il nome di “Eva”. Un articolo a cura di Marco Bressan

Erano gli anni ’80, quelli colorati e anche un po’ kitsch, quando apparve a Gardaland l’attrazione “Eva”. Eva era un’enorme ragazza bionda di vetroresina, distesa a pancia in giù, al cui interno si sviluppava un percorso didattico alla scoperta del corpo umano e dei suoi organi più importanti. Oggi definiremmo questo tipo di attrazione con due parole inglesi: “walk through”, ovvero “camminare attraverso”, ed “Edutainment”, strana parola che fonde i termini Entertainment (intrattenimento, divertimento) ed Education (educazione); quindi, “educare divertendo”.
Il walk through sta a metà strada tra due tipologie di attrazioni: da una parte trae origine dalle baracche d’entrata viaggianti di antica memoria, ma è anche una sorta di “fratello minore” del dark ride dei parchi tematici – per l’uso della scenografia e a volte anche di effetti speciali più o meno elaborati – che si percorre a piedi invece che a bordo di veicoli. (...) Leggi l'intero articolo.