L’Estate particolarmente torrida sta favorendo enormemente il settore dei parchi acquatici italiani, che stanno registrando numeri di presenze da capogiro

Nord e Sud uniti felicemente sotto il segno del solleone... Il caldo e l'afa che spaventano l'Italia, dunque, favoriscono al contrario gli imprenditori del settore amusement "bagnato". Tutti i parchi acquatici italiani, infatti, mai come in questa stagione 2017 hanno fino ad ora realizzato performance da brividi (e non di freddo). Incrementi nel numero delle presenze che variano dal 10 a oltre il 20% rispetto alla già ottima stagione precedente, stanno rendendo euforici - alcuni li abbiamo visitati in questi giorni - i direttori di Aqualandia, Aquafarm, Valle dell'Orso, Acqua Village di Cecina e Follonica, Mirabilandia Beach, Aquafollie, Carrisiland, Etnaland, Acquapark Odissea 2000. Solo per citarne alcuni.
L'Entusiasmo e la Ragione
"Indubbiamente stiamo vivendo una stagione eccezionale - conferma Marcello Padroni, proprietario dei due Acqua Village di Cecina e Follonica in Toscana - che ci sta portando numeri oltre ogni più rosea aspettativa, anche se, è bene ricordarlo facendo i debiti scongiuri, siamo solamente a metà stagione e sono sufficienti un paio di weekend all'insegna del brutto tempo per rovinare tutto. Siamo convinti che il grande successo dei nostri parchi sia però anche dovuto alle tante novità che abbiamo inserito negli ultimi anni.
Anni in cui ci siamo adoperati investendo diversi milioni di euro non solo nelle nuove attrazioni ma anche e soprattutto sulla tematizzazione delle diverse aree e nella qualità e varietà della ristorazione, anche grazie al prezioso aiuto fornitoci dai nostri consulenti di Amusement Project. L'area Lua Pele realizzata quest'anno a Cecina, poi, ha ulterioriormente alzato il livello del parco e questo ci consente di affermare con assoluta certezza che non è solo il Meteo quello che determina il successo o la crisi di un parco acquatico, ma anche la qualità di quello che gli ospiti possono trovare al suo interno".
Letteralmente scatenato Marco Carrisi, direttore di Carrisiland, il parco di Cellino San Marco, che continua a postare sui social incredibili foto del suo parco invaso dagli ospiti. "Negli ultimi anni abbiamo sempre registrato performance a salire - ci confida - ma quest'anno davvero non è proprio possibile definire la nostra soddisfazione per i risultati che stiamo ottenendo se non con iperboli mai utilizzate".
La foto che pubblichiamo, relativa alla piscina a onde del parco, con l'acqua completamente nascosta dalla marea di ospiti che vi si sono riversati nella giornata del 30 luglio, oltre ad essere decisamente inquietante per chi al contrario ama il relax, crediamo non necessiti di ulteriori commenti.
Ad onore del vero, è opportuno segnalare che Carrisiland è dotato anche di una spettacolare area boschiva che fornisce un grandissimo richiamo durante queste torride giornate di fine luglio, ma è innegabile che anche in questo caso il lavoro di arricchimento delle strutture e dei servizi del parco pugliese abbia notevolmente contribuito al suo sempre maggiore successo.
Chi ride e chi piange: Parchi "asciutti" e Parchi "misti"
E i parchi "asciutti"? In questo caso le temperature eccessive non li favoriscono affatto. Dopo un'inizio di stagione primaverile da record che faceva presagire ben altri scenari, infatti, con l'approssimarsi dell'Estate e dei vari Caronte, Lucifero e altre alternative pittoresche definizioni coniate dai "maghi" del meteo-terrorismo mediatico, le presenze hanno subito un preoccupante e drastico calo. Il rapporto causa/effetto è in questo caso assolutamente evidente dal momento che alcune realtà particolari, al contrario, non hanno subito la stessa situazione. Stiamo parlando di 4 realtà ben definite che aiutano a comprendere il fenomeno: Cavallino Matto, Zoomarine, Zoom Torino e Leolandia.
Nel primo caso, quello del family park di Donoratico in Toscana, la flessione non si è avuta a causa della particolare caratteristica - già segnalata anche nel caso Carrisiland - di essere il parco collocato all'interno di una rigogliosa e freschissima pineta. La fruizione della struttura non è quindi affatto penalizzata dal caldo torrido, anzi, dal momento che all'ombra delle grandi piante che lo coprono praticamente per intero, si riesce ad avere maggiore refrigerio di quanto non sia possibile ad esempio nella vicina spiaggia.
Zoomarine e Zoom Torino, entrambi classificati come parchi faunistici/vita marina, godono di ottima salute in questo periodo soprattutto grazie alle loro aree acquatiche, che permettono a migliaia di ospiti di trovare refrigerio e divertimento anche a pochi passi da casa. Un particolare assolutamente importante, infatti, è quello relativo all'importanza dei cosiddetti "parchi di prossimità".
La crisi economica, al di là della facile propaganda politica, non è affatto superata e di conseguenza molte famiglie sono costrette a ridurre o addirittura azzerare le vacanze tradizionali, ma allo stesso tempo hanno la necessità di trascorrere qualche ora di divertimento presso strutture che non richiedano eccessive spese in termini di pedaggi autostradali e consumo di carburante. Insieme all'incremento dei visitatori stranieri, che percentualmente continuano ad aumentare nelle statistiche dei parchi italiani, infatti, uno dei fenomeni che si notano maggiormente negli ultimi tempi è quello relativo alla maggiore fidelizzazione degli ospiti collocati a breve distanza dai parchi medio-piccoli.
Nel caso di Leolandia, che continua a produrre numeri di tutto rispetto, la differenza viene fatta da una continua proposta di prodotto - anche in termini di IP (intellectual property), cioè l'utilizzo di personaggi coperti da licenza - fortemente legato al target di riferimento specifico del parco. In pratica, si tratta pur sempre di un discorso legato alla qualità dell'offerta, che funge da forte richiamo - in questo caso per le famiglie con bambini da 2 a 11 anni - anche quando i possibili "elementi dissuasori di visita" si presentano amplificati.
Le prospettive future
Tutto è dunque molto chiaro: se la stagione continuerà a mantenere il termometro oltre la linea rossa, i parchi acquatici in generale registreranno la migliore performance in assoluto della loro ormai trentennale storia, fatte salve quelle strutture che in tutti questi anni hanno vissuto un inesorabile declino causato dal non volere/potere investire in qualità e servizio. Tutte le altre strutture dovranno attendere settembre e i weekend in cui si festeggia Halloween per cercare di rimediare ad una stagione che purtroppo si sta rivelando, salvo alcuni casi, decisamente negativa.
Tutta colpa del Meteo per i tematici?
Ma a prescindere dal Meteo, che sicuramente ha inciso pesantemente sui numeri dei maggiori parchi a tema italiani, un piccolo e molto sommesso dubbio rimane. La desolante mancanza di vere novità nei parchi più importanti della penisola - e non certo quelle "gonfiate" e sbandierate dagli uffici marketing - in che misura ha influito sulla motivazione alla visita degli ospiti? Nessuno può dirlo con precisione, tanto è vero che la primavera sembrava confortare le più ottimistiche previsioni sul fronte delle presenze. Lasciamo quindi tutto in sospeso, per ora, ma l'esempio di quei parchi acquatici che tra la fine della stagione scorsa e l'inizio di questa hanno investito notevoli somme per realizzare ottime e corpose novità, forse dovrebbe indurre maggiormente a riflettere.
Sono infatti finiti ormai, almeno a parere di chi scrive, i tempi in cui ci si misurava sul mercato con i classici competitor di settore, per cui in presenza di un certo immobilismo generale, i risultati si raggiungevano comunque. Oggi il maggiore competitor con cui rapportarsi è l'ospite stesso e le sue sempre maggiori aspettative. Deluderle non restando al passo coi tempi potrebbe rivelarsi il peggiore degli autogol e per rimanere in tema, in questa stagione in cui il campionato di calcio inizierà prestissimo, il giocare in difesa forse non si rivelerà la migliore soluzione per vincere. Chissà.