Come accadde con i supereroi durante la grande depressione americana del ’30, i parchi di divertimento possono essere un valido aiuto per contrastare il disturbo post traumatico da stress derivante dalla pandemia di Covid19

Comunicato Stampa Zamperla spa:
I parchi di divertimento, che hanno parzialmente riaperto al pubblico nel massimo rispetto delle più stringenti linee guida per il contenimento del contagio da Covid19, possono essere un alleato importante per il benessere mentale secondo l’analisi “PARCHI DIVERTIMENTO – UNA MISURA NON CONVENZIONALE MA EFFICACE CONTRO LO STRESS DA COVID19” di Stefania Cerino, specialista in psichiatria e criminologia clinica e impegnata ricercatrice nell’ambito della riabilitazione psichiatrica, e Gianni Chiari, segretario tecnico ANCASVI e membro dei principali comitati tecnici internazionali che elaborano le norme di sicurezza per tutto il settore delle attrazioni (CEN, ASTM e ISO).
Lo studio è promosso da Zamperla Spa, più precisamente dalla divisione nata nel 2012 per sostenere i temi dell’inclusività e rendere i parchi di divertimento accessibili a tutte le persone con esigenze speciali. Fanno parte di questa divisione tecnici, medici, psicologi, psichiatri e specialisti di diversi settori che si ritrovano oggi a valutare anche gli effetti della pandemia da Covid19 sulla salute mentale, e il ruolo sociale che i parchi a tema e di divertimento possono svolgere. Basta pensare alla funzione di Superman e dei supereroi americani durante la grande depressione degli anni ’30 per comprendere quanto il divertimento e la capacità immaginativa siano in correlazione con il benessere psico-fisico. Superman contribuì a traghettare l’America fuori dalla grande crisi che aveva aumentato la disoccupazione, messo in crisi i consumi e ammalato la società. I supereroi hanno restituito agli americani la capacità di sognare, il divertimento e la forza dell’immaginazione.
"Tutti siamo stati travolti dagli avvenimenti e siamo stati proiettati in un mondo silenzioso e vuoto, a causa del lockdown, che ci allontanava dal lavoro, dagli affetti, dai momenti di divertimento e lasciava grandi perplessità circa il futuro. L’isolamento sociale cui il Covid19 ci ha costretto ha avuto molte ripercussioni sul benessere generale. A parte le situazioni più gravi, tali da sfociare in veri e propri disturbi psichiatrici (I.R.C.C. S. Ospedale S. Raffaele, agosto 2020), come denunciavano i dati della Società Italiana di Psichiatria, che prevedevano per il post Covid19 almeno 300.000 pazienti in più per i Servizi di Salute Mentale, sono emerse anche una serie di difficoltà nella vita quotidiana delle persone, come situazioni di disagio, sensazioni di inadeguatezza e vuoto, ansia e preoccupazioni di vario genere.
Molto interessante risulta lo studio sull’impatto della quarantena e del distanziamento sociale sulla vita quotidiana, frutto della collaborazione di un folto gruppo di studiosi provenienti da diverse Università Italiane, che ha evidenziato come, a seconda delle modalità con cui si era venuti in contatto con il virus, si potevano sviluppare sintomi di tipo psichiatrico (Giallonardo V. et Al The impact of Quarantine and Physical Distancing following Covid19 on Mental Health, Frontiers in Psychiatry, vol.11, June 2020). Non ultima la ricerca dell’Ordine degli Psicologi (Istituto Piepoli - Settembre 2020) che rileva stress elevato nel 34% della popolazione italiana, stress collegato a emergenza Coronavirus (57%), condizione economica (44%), situazione lavorativa (37%). Appare quindi chiaro come saranno necessarie molte energie “positive” per affrontare la fase post lockdown” afferma la Dottoressa Stefania Cerino.
Secondo l’analisi Cerino-Chiari i parchi di divertimento con le giostre e le attrazioni rappresentano il luogo ideale dove i sogni diventano realtà. Dietro questa frase c’è una solida realtà scientifica, una tradizione ed una cultura che affonda le radici nell’antichità. Fin dall’epoca greco-romana il divertimento è stato una componente essenziale della struttura sociale, rappresentando di volta in volta sia un fattore di coesione che una modalità per allontanare le preoccupazioni (“divertimento” dal latino “divertere” che significa appunto “allontanarsi”).
Johan Huizinga, nel suo conosciutissimo saggio “Homo Ludens”, afferma quanto sia importante nei vari costrutti culturali il gioco ed il piacere che vi è connesso, il divertimento. Nella visione dello storico olandese il gioco è “il sintomo di una porta che si dischiude, un relazione possibile con il tutto”. Il divertimento è stato molto analizzato dal punto di vista sociologico, e sempre è apparsa chiara la sua correlazione con il benessere psico-fisico. Il benessere è uno stato che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano, e che incide profondamente sulla qualità della vita individuale e sociale. E’ un concetto a cui molto si è fatto riferimento in questi ultimi mesi, quando, a livello globale, gli eventi legati alla pandemia da Coronavirus hanno profondamente modificato abitudini, stili di vita, aspettative, per cui è stato necessario pensare a nuovi tipi di organizzazioni sociali e relazioni interpersonali.
Molto interessante e coerente a questo proposito anche la teoria del benessere di Seligman (2011) che ha come componente fondamentale il lavoro sulle “emozioni positive”. Sono queste ultime che permettono di vivere esperienze significative e migliorare la qualità della vita, poiché il sistema cognitivo viene stimolato dalle esperienze fornendo reazioni di adattamento. In particolare stress, ansia e depressione possono beneficiare dell’esperienza delle “emozioni positive”, che influenzano anche la resilienza psicologica ed il benessere individuale. Le esperienze positive di divertimento consentono alle persone che le sperimentano maggiore stabilità emotiva e, di conseguenza, maggiori risorse per affrontare la quotidianità riducendo i livelli di stress (Shang-Ti Chen 2020).
“I parchi di divertimento, nati tra l’Ottocento ed il Novecento, sono gli eredi delle Fiere mercantili medioevali, e si sono poi nel tempo evoluti grazie allo sviluppo tecnologico, finendo oggi per rappresentare spazi dove il sogno, la meraviglia, la fantasia possono concretizzarsi in emozioni positive ed esperienze di benessere. Andare al parco divertimenti vuol dire immergersi in un’atmosfera magica, in un ambiente curato, dove condividere momenti piacevoli con i propri familiari ed altre persone, in una dimensione aggregante non facile da sperimentarsi nella quotidianità. Il Parco è un luogo per tutta la famiglia, per persone di tutte le età, che possono sia utilizzare le attrazioni che semplicemente viverne l’atmosfera” commenta Gianni Chiari che si è tanto impegnato anche sui temi della disabilità e dell’inclusività dei parchi di divertimento.
Tutto il periodo del lockdown è stato caratterizzato da vissuti drammatici, emozioni negative, grandi preoccupazioni per sé stessi ed i propri cari. Anche se in alcune parti del mondo i momenti peggiori sembrerebbero passati, non va dimenticato che ancora una grande aura di incertezza ci circonda, e che per molti, il ritorno alla così detta “normalità” ha coinciso con cambiamenti anche importanti della quotidianità e dello stile di vita. Da parte di tutti c’è una ricerca di serenità, di tranquillità, di quelle piccole, semplici cose che hanno sempre fatto parte della routine di ogni giorno e che a un certo punto sono sembrate impossibili, irraggiungibili. Il divertimento è stata una di queste: forse in un primo momento non se ne è sentita troppo la mancanza, travolti dalle notizie tragiche e dalla paura, ma poi man mano quegli spazi ludici, dove poter per un po' dimenticare tutte le preoccupazioni, sono mancati a tutti. Adesso se ne sente forte il bisogno, anche perché il divertimento diventa un mezzo di “contrasto” a tutto il “negativo” accumulato nei lunghi mesi di rigido distanziamento sociale e di chiusura della maggior parte delle attività.
Le emozioni positive provocate da un giro di giostra (che, va sottolineato, si può fare in tutta sicurezza, rispettando le norme anti-Covid19*), hanno un effetto psichico da non sottovalutare nel momento in cui ognuno sta ri-costruendo la propria vita secondo modelli non usuali, ed ha bisogno di stimoli utili e fattivi per ritrovare benessere ed equilibrio. Il divertimento coinvolge mente e corpo, perché stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche generate dall’ipofisi, come serotonina e dopamina, che, tra l’altro, influenzano in senso positivo l’umore. Ancora è stato dimostrato che esiste una precisa relazione tra la soddisfazione che il divertimento procura e la percezione soggettiva del proprio benessere (Kuykendall et al., 2015), e questo in tutti gli ambiti culturali ed in qualunque età della vita, e che il tempo libero impiegato nel divertimento può soddisfare i bisogni psicologici, influendo positivamente sul benessere degli individui (Kuykendall et al.2018).
“Da sempre la mia azienda si occupa di divertimento, di allegria e di risate, non c’è attrazione che non venga accompagnata dal gradevole suono delle voci eccitate e divertite del pubblico e non passa giorno in cui il nostro staff non sia impegnato ad ideare esperienze magiche o adrenaliniche, romantiche o avventurose. Allo stesso tempo tutto il settore, ovvero costruttori di attrazioni ed operatori di parchi, ha sviluppato altissime competenze in termini di sicurezza e qualità ed è proprio questa esperienza che ha consentito ai rappresentanti della nostra industria di contribuire all’ideazione di procedure sicure per contrastare la diffusione del Covid19. I parchi possono essere sicuri e possono riaprire in tutto il mondo e accogliere le persone per farle divertire e per farle ‘allontanare dalle preoccupazioni’ come suggerisce l’analisi Cerino-Chiari. Siamo finalmente giunti alla rivalutazione della Felicità nelle società e nei paesi, assistiamo alla diffusione di Happiness Officiers, Benefit Corporations, si diffondono contenitori editoriali di ‘Buone Notizie’, nascono progetti di allenamento alla felicità in ambito life e business, anche prima della pandemia abbiamo iniziato ad accorgerci dell’importanza del divertimento, della gentilezza, del talento e del sogno. Non ci siamo arresi alla disabilità, rendendo le nostre attrazioni sempre più inclusive e accessibili, non sarà di sicuro il Covid19 a fermarci” commenta Alberto Zamperla, Presidente di Zamperla Spa, azienda italiana che, essendo riconosciuta nel mondo intero, può dar voce a tutto il settore dell’industria delle attrazioni e dei parchi di divertimento in questo difficile momento
Profilo Dott.ssa Stefania Cerino
Laureata in medicina e chirurgia e specializzata in psichiatria e criminologia clinica, psicanalista. Impegnata in diversi progetti relativi alle metodologie di riabilitazione in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità è autrice di numerose pubblicazioni ed è attualmente membro del Comitato Scientifico del Progetto Europeo Sp.He.Re inerente sport e riabilitazione psichiatrica
Profilo Segr. Gianni Chiari
Segretario tecnico ANCAVSI e membro dei principali comitati tecnici internazionali che elaborano le norme di sicurezza per tutto il settore delle attrazioni (CEN, STM e ISO). Direttore tecnico di ‘Una giostra per tutti’ con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità ai parchi di divertimento per favorirne la fruizione, consapevole, da parte di persone con disabilità o con necessità speciali.
Profilo Zamperla Spa
Zamperla, azienda italiana storica fondata nel 1966 ed oggi uno dei principali player mondiali nel mercato delle attrazioni per i parchi di divertimento conta complessivamente circa 450 dipendenti e 4 stabilimenti produttivi in Italia ed all’estero, nel 2019 ha realizzato un fatturato di oltre 100 milioni di euro, esportando quasi la totalità dei prodotti e servizi in particolare nei mercati asiatici ed americani, dove è particolarmente attivo avendo contribuito alla rinascita di uno dei parchi più famosi al mondo, quello di Coney Island (NY), una vera e propria vetrina in cui Zamperla ha la possibilità di installare e provare tutti i suoi nuovi prodotti. Zamperla è un’industria seria e socialmente responsabile che produce “sogni e benessere” e che è particolarmente impegnata anche sui temi dell’inclusività e della disabilità riferiti alle attrazioni, temi dei quali si occupa un Gruppo di ricerca interdisciplinare composto da progettisti interni e specialisti esterni quali la Dr.ssa Stefania Cerino, il Dr. Francesco Manfredi e Gianni Chiari. Si tratta nella fattispecie di collaboratori e professionisti accomunati da una altissima specializzazione e con una motivazione sociale fortissima: “far stare bene e divertire il mondo”. Questo intende la Zamperla per Responsabilità Sociale dell’impresa.
Norme anti Covid19
Le norme anti Covid19 dei parchi di divertimento devono prevedere interventi relativi alle postazioni di cassa e vendita biglietti con la possibilità di procedere agli acquisti esclusivamente online. Inoltre la prenotazione online consente di effettuare la visita secondo una programmazione con una sequenza precisa di orari per ogni singola attrazione, senza creare assembramenti. Si aggiunge l’obbligo di mascherina e di sanificazione delle mani attraverso i distributori di gel igienizzanti ad ogni entrata e uscita di giostra. Laddove il diradamento dei posti disponibili non fosse sufficiente a garantire il distanziamento si procede all’installazione di divisori di plexiglass fatti ad hoc per ogni attrazione.