Il Parco Safari delle Langhe come si presenta durante la nuova Stagione 2023. Un articolo a cura di Silvia Forghieri

Sabato 15 aprile siamo tornati a fare una visita al Parco Safari della Langhe. La nostra ultima risaliva a circa quattro anni fa quando la nuova gestione si era insediata da un paio d’anni e dobbiamo riconoscere che il parco ha ora un aspetto decisamente più curato e ordinato.
Sono state sistemate diverse staccionate e barriere che dividono gli animali dai visitatori: in alcuni casi sono state aggiunte delle ampie vetrate divisorie mentre in altri casi le barriere sono sono state tematizzate con immagini raffiguranti rocce. Le strade dell’area pedonale sono pulite ed ordinate ed è stata aggiunta della segnaletica per indicare il percorso da seguire.
Le cose che ci sono saltate subito all’occhio e che abbiamo molto apprezzato sono state la costruzione di servizi igienici e di un’area ristoro (con distributori automatici funzionanti sia a moneta che con carte di credito, per bevande calde, fredde e snack) nella zona pedonale dalla sezione safari. Questa era stata una mancanza che avevamo evidenziato fin dalla prima visita di circa 20 anni fa e siamo stati contenti di vedere che la nuova gestione ha trovato una soluzione.
Da quest’anno il parco ha deciso di limitare l’uso della carta e della plastica adottando l’uso dei QR code per consultazione della mappa, della guida al parco e di tutte le informazioni dettagliate sugli animali. Sui pannelli informativi disposti lungo tutto il parco oltre alle informazioni basilari come il nome dell’animale e la tipologia, è presente un QR code che inquadrato permette di accedere alle schede informative sia in italiano che in inglese.
Alla Cassa si viene inoltre informati che mappa e guida al parco sono consultabili online tramite il QR code pubblicato sul pannello presente all’ingresso (oltre che in alcuni punti strategici del parco) Forse perché abituati alla classica mappa, all’inizio la scelta ci era sembrata poco azzeccata, mentre provandola abbiamo dovuto ricrederci. In questo modo tutti possono avere la mappa a portata di mano e la possono consultare in ogni momento.
I keeper presenti lungo il percorso sono inoltre sempre disponibili a rispondere alle domande dei visitatori ed a dare brevi spiegazioni sugli animali. In alcune giornate, in particolare di domenica o in giorni festivi (generalmente vengono pubblicizzati sulla pagina Facebook del parco), il parco organizza dei momenti “educativi”con gli ospiti durante i quali i keeper danno informazioni specifiche su alcuni animali.
Per quanto riguarda la zona pedonale del parco, la prima novità che ci è saltata all’occhio è l’ampliamento dell’offerta del bar Tartaruga. Finalmente oltre ai classici panini e pizzette è possibile mangiare qualche piatto pronto come pasta, gnocchi e lasagne, hamburger (sia di carne che vegetariano), vitello tonnato e cotoletta con patatine. Non possiamo esprimerci sulla qualità dato che siamo arrivati al parco dopo aver già pranzato. L’area picnic è stata ampliata aumentando il numero di tavoli disponibili e da alcuni tavoli è possibile vedere direttamente la sezione all’aperto delle tartarughe giganti.
Il padiglione espositivo che permette l’accesso al rettilario ospita anche un’area giochi con gonfiabile per i bambini (inclusa nel biglietto d’ingresso) ed alcuni giochi a moneta tipici da sala giochi, il bazar e la “storica” esposizione di strumenti agricoli. Onestamente, il padiglione al primo impatto non risulta particolarmente intrigante e l'abbiamo trovato un po' caotico e non troppo studiato nella sua realizzazione.
Il bazar presenta diversi gadget personalizzati del parco (felpe, magliette, cappellini, borracce, penne, etc.) e prodotti tipici locali come vini e biscotti, che però rischiano di perdersi nella moltitudine di giochi, pupazzi e oggettistica varia. Anche la mostra contadina, presente fin dalla nostra prima visita del lontano 2006) risulta poco impattante e potrebbe essere maggiormente valorizzata.
Il rettilario invece ci ha piacevolmente colpito. Pur non essendo amanti dei rettili, abbiamo apprezzato l’ampio corridoio tra le teche laterali e quelle centrali ed il fatto che tutte le teche siano decorate con fondali a tema ed i pannelli informativi con QR code (uno per ogni teca) come quelli dell’area safari. Altra novità che abbiamo trovato è la possibilità, da quest’anno, di poter sottoscrivere gli abbonamenti, non solo “personali” ma anche famigliari.