Quando, se e come l’AI può sostituirti nel redigere un articolo sui Parchi di Divertimento

Ghat GPT di nuovo disponibile anche in Italia, giornata uggiosa di pioggia, un sacco di cose da fare e poca disponibilità alla concentrazione necessaria... Sarebbe utile anche produrre un articolo sul mondo dei parchi di divertimento per la testata online Parksmania.it che ho l'onore e l'onere di gestire come direttore... Voglia zero meno, almeno oggi.
Perchè non approfittarne per caricare la pagina di Chat GPT e digitare "Vorrei scrivere un articolo sui parchi di divertimento con lo stile di Roberto Canovi"?
Detto fatto, la risposta in 2 secondi scarsi da parte dell'AI: "Certo, posso aiutarti a scrivere un articolo sui parchi di divertimento con lo stile di Roberto Canovi. Potresti fornirmi ulteriori dettagli su cosa vuoi includere nell'articolo e su quale parco di divertimento vuoi concentrarti? In questo modo posso personalizzare il mio supporto per soddisfare le tue esigenze".
Sono curioso, è la prima volta che mi rapporto con un interlocutore virtuale, o almeno qualcuno che si palesa ufficialmente come tale. Scelgo un argomento a caso, che però è anche probabilmente il più attuale: "Vorrei parlare della difficoltà di reperire dipendenti nei parchi italiani". Ora sono davvero, se possibile, ancora più curioso...
Tre secondi scarsi... "Certamente, ecco di seguito un articolo sui parchi di divertimento italiani e le difficoltà incontrate nel reperire dipendenti".
"I parchi di divertimento sono una delle destinazioni preferite dalle famiglie in cerca di svago e divertimento durante le vacanze estive. Tuttavia, uno dei maggiori problemi che i parchi di divertimento italiani stanno attualmente affrontando è la difficoltà di trovare personale qualificato per coprire le posizioni vacanti. Questa carenza di personale ha un impatto negativo sulla qualità del servizio offerto dai parchi di divertimento, poiché i dipendenti sono il cuore pulsante di qualsiasi attività commerciale. Senza personale sufficiente, i parchi di divertimento rischiano di dover ridurre i propri servizi e di avere difficoltà a garantire la sicurezza dei propri ospiti.
Una delle ragioni principali di questa difficoltà di reperire dipendenti è il fatto che il lavoro stagionale nei parchi di divertimento non è molto remunerativo e spesso richiede orari di lavoro flessibili e imprevedibili. Inoltre, le posizioni lavorative spesso richiedono la conoscenza di una o più lingue straniere, la capacità di lavorare in team e di gestire situazioni stressanti. Le difficoltà nel reperire personale sono state aggravate dalla pandemia di COVID-19, che ha causato la chiusura dei parchi di divertimento per gran parte del 2020 e il 2021. Ciò ha portato molti dipendenti ad abbandonare il settore per cercare lavoro in altri settori più stabili e sicuri.
Tuttavia, i parchi di divertimento stanno cercando di affrontare queste difficoltà con soluzioni innovative, come l'offerta di condizioni di lavoro più vantaggiose, la formazione del personale e la collaborazione con le scuole per promuovere il lavoro stagionale presso i parchi di divertimento come una valida opzione di carriera. In sintesi, la carenza di personale nei parchi di divertimento italiani rappresenta un serio problema per il settore, ma è anche una grande opportunità per i parchi di divertimento per rivedere e migliorare le proprie politiche di gestione del personale e trovare modi innovativi per attirare e trattenere i lavoratori più talentuosi".
Perfetto, non c'è nemmeno una virgola da cambiare, davvero ineccepibile anche da un punto di vista grammaticale. Finisco di compilare in tutte le sue parti la scheda della pagina in wordpress che utilizziamo in Redazione per pubblicare news e articoli, schiaccio il tasto PUBBLICA e ho realizzato un pezzo in 5 minuti quando solitamente, tra documentazione, stesura e revisione impiego 4 o 5 ore. I nostri lettori avranno quindi a disposizione con davvero il minimo sforzo un nuovo articolo redatto - in teoria, ovvio, ma loro non lo sapranno mai - dal sottoscritto. Ma è davvero così?
Lasciando volutamente da parte tutte le considerazioni di tipo etico che si stanno affrontando in questi mesi sull'utilizzo dell'AI, la prima domanda che mi sono posto è questa: è davvero scritto con lo stile che mi contraddistingue? Questo naturalmente vale anche per tutti gli estensori di articoli che non effettuino una mera trasposizione di un comunicato stampa.
E inoltre, questo articolo scende effettivamente in profondità nell'analisi delle problematiche specifiche di un settore così complesso e variegato come quello dei Parchi di Divertimento? Ergo, è un elaborato che può essere pubblicato su una rivista specializzata come Parksmania.it o si rivolge ad un pubblico generico "mordi e fuggi"?
Per quanto riguarda lo stile, personalmente non mi riconosco affatto, anche se molti lettori apprezzerebbero sicuramente l'assenza della logorrea che da sempre contraddistingue i miei interventi. L'AI scrive con uno stile pulito, senza orpelli, conciso, nessun preambolo o distinguo di sorta. Non mi riconosco, anche se in questa affermazione vi è l'ammissione dei pregi e difetti che ricorrono nel mio modo di scrivere. D'altro canto, non è forse vero che "errare humanum est"? E qui alla fine, a mio parere, sta la differenza tra uomo e intelligenza artificiale. Non so per quanto, ma voglio sperare che sia così ancora a lungo.
Sul contenuto, peraltro come già segnalato, ineccepibile, pesa a mio parere quella grande differenza che esiste - e deve continuare ad esistere - tra l'essere umano e la macchina: la passione. La passione è quella che ti porta a volere approfondire l'argomento di tuo interesse, a farti crescere professionalmente nella conoscenza specifica, a immedesimarti nella complessità delle situazioni, delle ragioni e delle contraddizioni. La passione ti porta a spendere minuti o addirittura ore in più per confezionare il migliore prodotto possibile da offrire ai tuoi lettori, come nel nostro caso.
In definitiva, sicuramente l'AI sa essere concisa e diretta, sa come rivolgersi al più vasto pubblico possibile e lo fa in maniera corretta, ma ancora non è in grado di sviluppare un argomento specifico scendendo nel particolare. E ovviamente questo mi consola molto perchè significa che almeno per qualche tempo ci sarà ancora bisogno di persone che scrivono non solo per professione ma anche e soprattutto per passione. Benvenuti nel non ancora futuro...