Il riassunto degli argomenti trattati durante le tavole rotonde svoltesi il 4 e 5 ottobre a Leolandia in occasione dei Parksmania Awards 2018

L'edizione 2018 dei Parkmania Awards, ospitata da Leolandia il 4 e 5 novembre scorso, si è rivelata un successo. Molto ricco il programma della 17ma edizione dell’evento che, nato come show con la consegna dei riconoscimenti ai parchi di divertimento, si è trasformato in una vera convention del settore.
Allo spettacolo, anche quest’anno è stato unito un programma di workshop altamente qualificato, oltre ad altri eventi collaterali molto significativi. Il programma di conferenze ha affrontato diversi temi particolarmente interessanti per i manager dei parchi divertimento.
Nella prima giornata di lavori si è parlato di "servizi premium" con Francesco Fabris e Sinta Carini (entrambi facenti parte dello staff di Amusement Project), che partendo da alcune case history significative come ad esempio le nuove "cabanas" di Caneva Aquapark o la recente comparsa delle cosiddette "escape room", hanno evidenziato come siano sempre più richiesti da un certo tipo di target che frequenta i parchi una serie di servizi "plus" a pagamento che permettano di personalizzare maggiormente l'esperienza di visita.
Si è poi parlato di "rebranding e riposizionamento" con Simone Cavaliere, proprietario di Aquafollie, che ha illustrato il percorso compiuto negli ultimi 3 anni dal proprio parco, che ha portato a un deciso cambiamento strutturale e d'immagine investendo su un target specifico di pubblico.
Di particolare interesse l’intervento di Renato Lenzi, che ha raccontato un'esperienza di relazioni istituzionali, finalizzata alla emanazione di un decreto direttoriale. Si è trattato di un’azione di sensibilizzazione degli stakeholder e delle istituzioni che ha portato a raggiungere un grande risultato.
- Renato Lenzi
- Maurizio Crisanti
Maurizio Crisanti (ANESV) ha fatto il punto della situazione nel settore dei parchi alla luce delle ultime direttive ministeriali e presentato alla platea un aggiornamento sulle norme di settore.
Significativo anche l’evento organizzato da Duilio Spolador, Simone Bernardini, Andrea Riva e Gianni Chiari, professionisti del settore della manutenzione delle attrazioni, nel corso del quale i tecnici di noti parchi divertimento e imprese produttrici di attrazioni si sono confrontati sulle novità della edizione 2018 della norma tecnica EN13814 e sulla valutazione dei rischi OURA, che riguarda le attrazioni in esercizio analizzate nel contesto in cui operano.
La giornata di venerdì è stata aperta da Giuseppe Ira, ospite dell’evento, titolare del parco Leolandia e presidente di Parchi Permanenti Italiani. Ira ha evidenziato l’esigenza di dare un nuovo impulso alla conoscenza del settore a livello istituzionale e nel mondo economico. L’industria dei parchi di divertimento - ha affermato il patron di Leolandia - non è adeguatamente considerata in ambito turistico anche se contribuisce all’occupazione, impegnando giovani, molti dei quali neolaureati ed offrendo una prima esperienza di lavoro in aziende strutturate.
È seguito Renato Lenzi, AD di Zoomarine, questa volta con un intervento focalizzato sull’introduzione del prezzo dinamico. Il percorso seguito dall’azienda è stato quello di inserire nel sistema i dati storici dell’ultimo biennio sui visitatori e sulle condizioni meteo affinché l’algoritmo potesse cominciar e ad elaborare analisi predittive attraverso funzioni di autoapprendimento dei dati. La principale tentazione - ha affermato Lenzi - è stata quella di correggere manualmente i prezzi individuati dalla piattaforma.
È un comportamento da non adottare, perché la piattaforma verrebbe condizionata nei suoi calcoli da dati estranei al sistema. Dopo qualche settimana l’elaborazione del prezzo si è rivelata sempre più in linea con le aspettative. I risultati sono stati al di là delle aspettative, con un fatturato online aumentato del 102% e un + 105% di biglietti venduti attraverso il sito. L’anticipo con il quale vengono acquistati i biglietti rispetto al giorno di fruizione consente anche di raggiungere significativi incassi anticipati.
Molto interessante l’intervento di Claudio Perantoni, operativo a Gardaland nel settore Food & Beverage, Shop e Merchandising. Perantoni ha raccontato la sua esperienza evidenziando, con esempi divertenti ma che hanno conquistato il pubblico, con fatturati interessanti. Nell’intervento è stata sottolineata la necessità di individuare il target dei fruitori del parco e classificare i vari cluster secondo la propensione alla spesa. Poi si analizza l’offerta, individuando i punti di debolezza e trasformando le strutture non soddisfacenti. Negozi e ristorazione devono far sognare, per “trasformare il banale in memorabile”.
Quanto al retail, Perantoni ha ricordato che si tratta di un settore complicato, e incide per non più dell’8 per cento del fatturato, compensato in parte dall’aumento degli incassi della ristorazione. Un prodotto branded, personalizzato con il logo del parco, è più costoso, circa un terzo del prezzo di vendita, ma viene percepito come più curato e ha un ritorno d’immagine per il parco, perché il brand entra nelle case dei visitatori.
Si deve fare attenzione con gli stock e intercettare i gusti del pubblico, per non avere giacenze. Il prodotto generico è meno costoso, ma si deve rapportare al mercato esterno al parco, dove è presente. Ci sono momenti nei quali la GDO può vendere al costo, mentre un parco non se lo può permettere e rischia di essere percepito come troppo caro rispetto alle condizioni economiche offerte altrove.
Passando a descrivere la ristorazione, Perantoni ha segnalato che essa rappresenta il 28/30 per cento del fatturato di un parco, con un costo del venduto pari al 25 per cento. È difficile, nella sua esperienza, individuare lo staff più adatto e spesso si è costretti a lavorare con risorse che è necessario formare.
Nell’ambito della ristorazione c’è una evoluzione continua, in questo momento è apprezzato lo street food. Si tratta di occupare qualche spazio nella viabilità con un’ottica che parte dal sogno per giungere al business, e non il contrario, creando installazioni belle da vedere, emozionanti. Si raggiunge il free flow, cioè l’assenza di fila, tipica del fast food, venendo incontro al desiderio immediato della gente.
D’altra parte il Fast Food pesa moltissimo nell’economia della ristorazione di un parco. Se la ristorazione incide per circa il 15 per cento, il fast food raggiunge circa il 10 per cento mentre il ristorante è al 5%. La frutta è stata il successo delle ultime stagioni, con un trend di vendita a due cifre. La vendita inizia a giugno. Ormai lo zucchero è bandito e le bibite light sono salite del 45% e raggiungeranno in una decina d’anni la percentuale di quelle regular.
Tra gli aneddoti raccontati da Perantoni, quello relativo al periodo in cui erano molto diffuse le ciabatte a fascia. Nel parco giungono quattro ragazzi, vestiti alla moda, con ciabatte a infradito. Prevedendo che queste potessero diventare a breve un prodotto di successo, ne vengono ordinate 10.000 brandizzate con Prezzemolo per la stagione successiva, il cui stock si è esaurito già a giugno. Altro caso riguarda un viaggio in Germania, durante il quale Perantoni vede un bambino con il beverone, il bicchiere trasparente con refill per le granite. Viene inserito tra le proposte di ristorazione e si rivela un successo, con vendite annuali per 2.500.000 di pezzi. Tutto questo, ha detto Perantoni, nell’ottica disneyana di "partire dal sogno per giungere al business".
È seguito l’intervento di Riccardo Marcante, direttore generale di Mirabilandia, che ha riportato la sua esperienza nella gestione di un nuovo progetto, l’area Ducati World, novità 2019 del parco che ospiterà un un nuovo roller coaster, già in fase di installazione. Interessante quanto detto in merito alla gestione dinamica del progetto, attraverso una piattaforma APM con metodo Agile, strumento prezioso per il project managing. Il progetto è complesso, una società americana ha effettuato una analisi di mercato, poi il concept è stato elaborato congiuntamente da Parques Reunidos e Ducati, con varie fasi di dettaglio, fino ad individuare le attrazioni più adatte e la collocazione e allestimento dei punti ristoro.
Filippo Saccà, direttore marketing di Zoom Torino ha invece parlato di "Extra Experience", che significa fare vivere esperienze uniche agli Ospiti creando percorsi e attività riservate ad un numero limitato di persone, utilizzando alcune caratteristiche distintive del parco. Una nuova linea di business per i parchi che accresce la qualità dell'offerta, l'ulteriore soddisfazione di una parte del pubblico e una molto interessante fonte di guadagno extra.
Molto interessanti anche gli interventi di Riccardo Fara (direttore marketing di Acqua Village Cecina e Follonica) e Bruno Lancetti, storico redattore di Parksmania.it e attualmente impiegato presso la ditta svizzera Intamin). Il primo ha parlato di "Creative Content Marketing" e di come sia importante anche per i parchi di divertimento la creatività nell'ideazione di contenuti originali ed esclusivi, mentre il secondo, parlando delle nuove tendenze nel settore delle attrazioni per i parchi meccanici, ha operato un excursus storico volto a dimostrare come anche le attrazioni più moderne affondino le proprie radici nel passato. E' molto difficile avere idee che non siano già state applicate in passato nelle vecchie attrazioni, ma il progresso tecnologico intercorso negli ultimi anni permette di migliorarle e attualizzarle con modalità e risultati sempre più spettacolari.
- Bruno Lancetti
- Riccardo Fara
Stefano Cigarini, attualmente a Cinecittà World, ha infine riportato la sua esperienza con le intellectual properties, i marchi e le licenze. I marchi sono utili, ha affermato l’AD del parco romano, perché contribuiscono alla riconoscibilità. Esistono marchi più o meno cari, alcuni da riscoprire perché legati a una storia, brand di proprietà e marchi più generici. Si tratta di esplorare e saper trasformare una licenza in un’attrazione.
È seguita poi la cerimonia di premiazione dei Parksmania Awards, con il consueto spettacolo che quest’anno ha visto avvicendarsi sul palco i cast artistici di Leolandia, Gardaland, Mirabilandia e Movieland - Canevaworld.
Uno spettacolo di altissimo livello inframmezzato dalle premiazioni che hanno visto salire sul parco l'intero gotha dei parchi italiani ed europei, per un successo decretato concretamente dagli applausi degli oltre 500 spettatori presenti all'interno del grande teatro di Leolandia.