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Parksmania / Articoli tecnici / Primi passi per realizzare un Parco di Divertimenti

Primi passi per realizzare un Parco di Divertimenti

1 Giugno 1999 di Roberto Canovi

Piccolo o grande che sia, realizzare un Parco di Divertimenti è il sogno di tanti imprenditori. Ma se non si è proprio molto esperti del settore, forse è bene leggere alcuni “consigli pratici” prima di iniziare a spendere il proprio denaro

[Leggi tutto]

Riceviamo spesso richieste di aiuto da parte di persone che vorrebbero investire nella costruzione di un nuovo Parco di Divertimenti. Purtroppo, nel 90% dei casi, si tratta di investitori che non posseggono alcuna conoscenza dell'argomento. Normalmente il loro desiderio è quello di investire in Parchi di tipo acquatico, ma a volte non esiste nemmeno un'idea precisa sulla tipologia della struttura da prendere in esame.

Riteniamo che questo sia il segno più concreto dell'enorme interesse che si sta sviluppando intorno al mondo dell'amusement business, anche se l'inesperienza di molti può portare a compiere notevoli errori ancora prima di iniziare. Riteniamo siano proprio i "primi passi", quelli che possono risultare più pericolosi per le tasche dei novelli Walt Disney italiani.

In questo breve articolo non intendiamo elencare i motivi di una lunga serie di fallimenti in cui sono incorsi imprenditori ben più esperti di quanto si possa pensare, ma solo fornire un piccolo aiuto gratuito a tutti coloro che vorrebbero lanciarsi in questo per molti versi affascinante business.

Quelle che seguono sono le indicazioni che abitualmente forniamo prima di fissare un appuntamento che presuppone l'inizio di una collaborazione di tipo consulenziale. La prassi che reputiamo più intelligente e meno costosa è che prima si debbano effettuare una serie di indagini per verificare l'effettiva possibilità che quanto si desidera venga realizzato, prima ancora di rivolgersi ad AMUSEMENT PROJECT o ad altre ditte specializzate in consulenze e realizzazione di strutture amusement.

Il rivolgersi anche per la prima fase esplorativa direttamente ad una ditta che produce attrazioni, infatti, presuppone di mettersi immediatamente nelle mani di chi il lavoro vorrà farlo assolutamente, col rischio che il cliente poco esperto si senta poco tutelato a livello economico e che vada incontro ad una serie di spese anche ingenti senza avere poi una garanzia di successo.

In questo settore nessuna azienda seria rilascia preventivi gratuiti, intesi come progettazioni standard che non tengano neppure in minima considerazione la realtà in cui devono essere calati, e quindi è fondamentale mantenere sempre la percezione di tutto quanto si sta realizzando per evitare di portarsi troppo avanti su una strada potenzialmente molto pericolosa a livello di impegno e costi se non viene poi raggiunto il traguardo finale.

E' necessario quindi raccogliere già in partenza una serie di dati estremamente semplici, che potranno fornire immediatamente delle risposte ancora prima di incaricare un consulente o una ditta per svolgere uno studio di pre-fattibilità. Ribadiamo quindi che è fondamentale, dal momento che una iniziativa di questo tipo implica un forte impegno di capitali, verificare fin da subito un minimo di probabilità di successo o di fallimento.

Questa serie di informazioni, seppur molto schematiche e generalizzate, daranno modo di verificare se sussistono le condizioni per proseguire su questa idea, se vi sono le possibilità di eventualmente modificarla o se invece vengono ravvisati già in partenza ostacoli insormontabili e quindi risulta inutile spendere inizialmente risorse economiche per un progetto inattuabile.

1) Budget totale disponibile (con terreno già acquisito) - ATTENZIONE! L'articolo è stato redatto a fine 1999, ma i costi vengono attualizzati annualmente.

  • Parco Acquatico: il minimo sono 7/8 milioni di euro (70.000/100.000 ospiti a stagione), con punte di oltre 12/15 milioni se si intende realizzare una struttura con capacità ricettiva vicina o superiore alle 200.000/250.000 presenze annue.
  • Parco Avventura: da 350.000 a 1 milione di euro.
  • Family Park: (10.000/100.000 visitatori annui) da 1 a 6 milionidi euro.
  • Parco a tema/meccanico/didattico/faunistico di piccole dimensioni: (100.000/300.000 visitatori a stagione) da 20 a 40 milioni.
  • Parco a tema di medie dimensioni (300.000/900.000 ospiti) 40/60 milioni, a salire.
  • Parco a tema di grandi dimensioni (con una potenzialità di 1.500.000/2.500.000 ospiti a stagione) dai 200/250 milioni in su.

2) Collocazione geografica e dimensioni dell'area, se già acquistata.

3) Conformazione orografica dell'appezzamento (piana, inclinata) e natura del terreno (argilloso, roccioso, sabbioso, etc.).

4) Percezione (o, meglio ancora, accertata) di disponibilità da parte dell'Amministrazione Comunale della zona, nei confronti di questa iniziativa.

5) Eventuale presenza di vincoli urbanistici e loro natura.

6) Eventuale rischio di opposizione al progetto da parte di gruppi ambientalisti (a torto o a ragione).

7) Presenza nelle vicinanze di abitazioni di residenti e a che distanze.

8) Distanza da una strada di grande comunicazione.

9) Distanza da luoghi frequentati da un'alta densità di turisti e tipologia di turismo.

10) Dati relativi alla presenza di turisti nel corso della stagione in un'area (isocrona circolare) di 30, 60, 90 e 120 minuti.

11) Stessi dati relativi alla presenza della popolazione residente.

12) Distanza di altre strutture simili e loro tipologia.

13) Termini di tempo auspicati per la realizzazione completa dell'opera.

14) Presenza di eventuali sponsor o finanziatori esterni disposti a stringere forti accordi di partnership e/o co-marketing.

15) Disponibilità a verificare l'acquisto di un Parco già esistente. Esistono infatti alcune strutture in vendita, perfettamente funzionanti e posizionate in diverse aree italiane che potrebbero risultare oltremodo interessanti per imprenditori spaventati dalle lunghe procedure burocratiche e da tempi di realizzazione che non scendono mai al di sotto dei 24 mesi, anche se magari qualcuno vuole farvi credere che sia possibile.

In conclusione, si tratta, come già sottolineato in precedenza, di una procedura estremamente semplificata e parzialmente lacunosa, ma che consente di evidenziare immediatamente alcuni dei problemi che potrebbero manifestarsi successivamente, quando, come si suol dire: "il... soldo è tratto". Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ad Amusement Project: info@amusementproject.it

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