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Una vera odissea
Pulito ma con prezzi alti, le mie figlie di 9 e 10 anni hanno pagato biglietto intero per usufruire solo di pochissime attrazioni perchè troppo grandi o troppo piccole di età o di statura. Si sono dovute accontentare di salire su 3 o 4 fra giochi, scivoli e piscine. Una fam. di 4 persone dopo aver speso euro 60 solo per l’entrata non può usare nemmeno un lettino perchè numerato e a pagamento. Gli scivoli fanno male alla schiena e i pavimenti intorno alle piscine sono in materiale incadescente. Tutti gli armadietti e i portaoggetti benchè a pagamento sono incustoditi. Da evitare…
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Ecco un altro parco ben organizzato…
Ieri sono stato ad odissea 2000, ho avuto modo anche di scambiare due chiacchiere con il responsabile delle attrazioni e la direttrice del parco, persone davvero disponibili e simpatiche. Il parco era vivibilissimo, molto pulito e ancora una volta ben organizzato, a mio parere è il miglior parco acquatico sotto questo punto di vista.
La sicurezza gira in bicicletta per il parco, ci sono molte guardie all’ingresso e nell’area del resort, e i bagnini fanno rispettare il reglamento scrupolosamente, forse un pò troppo. infatti la limitazione per “età” a me pare un pò eccessiva, dal momento che può capitare che un ragazzo dimentichi la carta d’indentità.
Questo potrebbe impedirgli l’accesso alle attazioni, infatti senza documento non si riceve il braccialetto, senza braccialetto non si accede ad alcuni impianti. Ma anche da questo punto di vista si stanno adeguando, dalla stagione 2010 la limitazione sarà per altezza (140 cm), solo il Big olimpo potrà essere usufruito dai maggiori di anni 18, oltretutto quest’ultimo è uno scivolo davvero spettacolare ed unico in Italia.(27 mt di caduta libera con un ciambellone monoposto).
Un’altra modifica è stata apportata all’omero jump: prima era costituito da un’elica ed una discesa quasi verticale in acqua, adesso sono due eliche e la caduta è molto meno pendente, quasi 45° di inclinazione, però dalla seconda elica la discesa è al buio. Ottima anche la discoteca sull’acqua, con zampilli su tutta la pista da ballo.
In conclusione è un ottimo parco, ma che deve ancora migliorare sotto alcuni aspetti, tematizzazione in primis…
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Ho visitato l’ "ODISSEA 2000" quest’estate (2008) e ho trovato un’ acquapark favoloso… è stupendo… è tutto un’altro mondo. Per non parlare del personale che è fantastico, secondo me è strutturato ed è organizzato bene in modo che ogni persona di qualsiasi età possa divertirsi. Ciò che mi è piaciuto di più quest’anno sono state le fotografe che giravano per il parco ma anche il Chimera è fantastico. Sicuramente il prossimo anno tornerò per divertirmi ancora.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Sabato 9 agosto, partenza da Brindisi alle 8 circa, arrivo a Taranto alle 8:45.
Taranto – Odissea 2000, 160 km circa, 3 ore (questa si che è stata una vera Odissea).
Arrivo al parco alle 11:45.
La giornata non parte nel migliore dei modi. Ma, comunque, non importa, siamo arrivati, vogliamo divertirci.
Iniziamo con il prezzo "taroccato". L’ingresso al parco costa 14 euro ai quali bisogna aggiungere 4 euro per il noleggio di un ciambellone che permette di salire su alcuni scivoli, altrimenti impossibili da provare.
Questo cosa vuol dire?
1) il ciambellone è personale.
2) in caso di mancata riconsegna c’è una penale pari a 30 euro.
3) la gente nel parco vive una giornata che dovrebbe essere rilassante con la paura di perdere il ciambellone e spesso dagli altoparlanti si sente il messaggio di qualcuno che l’ha perso (sono tutti numerati) e chiede che venga riportato all’ufficio informazioni.
4) il parco è pieno di questi cosi che occupano spazio ed impediscono di utilizzare parte dei tavoli e delle sedie presenti, in quanto la gente li usa iall’inizio, poi li lascia, salvo riprenderli nel momento in cui si deve salire su qualche scivolo particolare.
Preferisco pagare 4 euro in più il prezzo d’ingresso e non avere questi problemi. Come fanno altri parchi di provata esperienza e serietà, in Italia ed all’estero, il canotto necessario per salire su uno scivolo si prende in basso, quando al gente scende, evitando ingombri assurdi e tanto stress negli ospiti.
Capitolo sicurezza: Sicurezza?
Praticamente sono proprio i ciambelloni che prima o poi provocheranno qualche episodio gravissimo.
Il fiume/piscina viene percorso, spesso, da ospiti seduti sopra il ciambellone.
L’ho fatto anche io. Il problema è che risulta complicato salirci, con la gente che spesso si ribalta. Anche questo è accaduto a me… in più il fiume è poco largo.
Il fatto grave, gravissimo, è che i bordi della fiume/piscina sono in mattonelle, non sono gommati ed ho rischiato, come altra gente, di farmi male seriamente, ma davvero seriamente, battendo la testa in fase di ribaltamento. Passiamo oltre.
Considerato che siamo arrivati tardi al parco, la fame si è fatta sentire un paio d’ore dopo. Tutti in pizzeria/fast food. Tralasciando i pizzaioli che parlavano in dialetto ad alta voce con i ragazzi del fast food, ad una decina di metri da loro, sfottendosi su cose loro, con noi davanti ad aspettare la pizza…
Insomma, la cosa ridicola è che un mio amico ordina pizza e birra. Al momento di farsi versare la birra il ragazzo dietro alla macchinetta gli fa: non chiedermi niente, io sto per finire il turno, fattela dare da quello che viene dopo.
Ma si può? Dico io, tu stai li, sei al lavoro. Se quello che ti deve sostituire non arriva non sono fatti miei. O te ne vai o stai li e lavori. Se sei incacchiato con quello che dovendoti dare il cambio ancora non arriva, cosa c’entro io? Aspetto finchè il tizio non arriva per poter bere?
Ma andiamo oltre: novità 2008, Chimera.
Scivolo molto divertente, se non fosse che ogni tanto i bambini, che pesano di meno, non riescono a darsi la spinta necessaria e si fermano sul percorso.
Ora, mentre questo può accadere, è inaccettabile che venga dato il segnale di partenza ad altri ospiti in fila. 2 assistenti bagnati in cima allo scivolo e nessuno si accorge di niente.
Verso le 17:45 una bambina non riesce a scivolare e mentre si trova verso la metà dell’attrazione, oltre il tunnel, vediamo un ragazzo che le sbuca da dietro a tutta velocità. Tra quelli che erano giù, con me, è calato il silenzio. Io ho pensato: "Ora l’ammazza". Non so come abbia fatto il ragazzo, ma è riuscito a mettersi di spalle, colpendo comunque fortemente la ragazzina. Se fosse stata mia figlia, avrei fatto capire energicamente a chi si trovava in alto a dare il via per la discesa il grado di attenzione che si deve avere in certi casi. Peccato che il bagnino in cima era troppo occupato a chiamare gente in basso, a fare battute sulla vigilanza che passava e così via. Avvertiti dell’accaduto, i bagnini in cima allo scivolo hanno commentato: sono i bambini che non riescono a scivolare!!! Ma dico io, se già il problema si è presentato, stai attento. Quando scende un bambino stai ancora più attento. Aspetta che sia arrivato e dopo fai partire gli altri.
Ma andiamo al momento "topico della giornata". Sia il sito che le locandine mostrano in bella mostra: il parco ad agosto chiude alle 18:30. Uno pensa che come in tutti i parchi normali, può usufruire delle attrazioni fino alle 18:30. Non ti dicono, però, che mezz’ora prima spengono tutto e non si fanno più scivoli nè bagno in piscina. Ma non solo, i bagnini non si parlano neanche tra loro. Un bagnino, sotto uno scivolo, ci fa entrare. Saliamo quasi tutte le scale fino in cima. Arrivati su, a 10 scalini dallo scivolo, ci dicono: è chiuso, scendete. Scendete? Ma scherziamo? O non ci fai salire proprio, non ci fai fare tutte le scale, o se ormai siamo in cima e ci siamo solo noi, ci fai provare l’attrazione. Soprattutto in considerazione del fatto che si scopre al momento che gli scivoli chiudono mezz’ora prima. I cartelli che indicano la chiusura alle 18:30 sono enormi. La chiusura anticipata degli scivoli è indicata, sul sito, al punto 28 del regolamento (del regolamento parlo dopo). Ci informano verbalmente: gli scivoli chiudono alle 18. Delusi, scendiamo, ma il parco è ancora pieno di gente. Ci raduniamo intorno alle nostre cose, aspettiamo che tutti gli amici arrivino. I bar sono ancora funzionanti e pieni di gente.
E’ la fine di una giornata faticosa e prendiamo qualcosa al bar. Facciamo la nostra bella coda, consumiamo, ci si riorganizza. Sono le 18:20 ed arriviamo all’ingresso. Ora viene il bello. Con il ciambellone non posso fare la doccia… allora dico: ora restituisco sto coso, ma la chiave dell’armadietto la restituisco dopo, perchè ne ho ancora bisogno. Il concetto è chiaro: nell’armadietto ho soldi, documenti, chiavi dell’auto, navigatore satellitare, scarpe da ginnastica. Sono tutte cose che non posso portare nella doccia ed allo stesso tempo non posso lasciare fuori dall’armadietto mentre mi faccio la doccia. Non voglio subire un furto. Mi sembra palese.
Vado a restituire il ciambellone e dico: devo fare la doccia, vorrei lasciare prima il ciambellone, la chiave dell’armadietto la restituisco dopo e ritiro il documento.
Risposta: non si può, devi svuotare l’armadietto prima di fare la doccia perchè noi alle 18:30 chiudiamo.
Io: ma alle 18:30 dovevano chiudere le attrazioni, non i servizi. Non posso svuotare ora l’armadietto. E se chiudete poi come riprendo il documento?
Loro: il documento resta a noi e chiudiamo.
Io: Ma stiamo scherzando? i servizi non possono chiudere se la gente è ancora dentro.
Loro: il parco chiude alle 18:30, tu cosa hai fatto fino ad ora?
Io: è un parco di divertimenti, cosa dovrei fare? In tutti i parchi l’orario indicato è quello di chiusura delle attrazioni. Qui i bar sono ancora aperti, cosa vuol dire cosa stavo facendo?
Loro: non si può, noi alle 18:30 chiudiamo la porta e il documento resta qui.
Incacchiato ho detto: Va bhè, ora vediamo se resta li. Me ne sono andato, mi sono fatto la doccia normalmente, mi sono cambiato ed alle 18:40 ho restituito la chiave dell’armadietto. Il documento l’ho ricevuto senza altre storie. Alla fine ho aggiunto: sono stato in tanti altri parchi, acquatici e non, ma una cosa del genere non mi era mai successa. A Mirabilandia l’anno scorso 15 minuti dopo l’orario della chiusura sono stati gli stessi addetti al bar a chiedermi di accomodarmi per consumare lì panino e bibita. Il tizio più grande stava pure facendo la faccia brutta, accennando un “ehi”, del tipo: stai parlando troppo. Poi si è zittito, ma l’aria era abbastanza tesa… sarebbe bastato ancora poco e non ci saremmo fermati alla lite verbale.
Ma dico io, se vai all’ Aquafan ti dicono l’orario in cui le attrazioni chiudono. Poi uno si fa la doccia ed esce, tranquillamente. E’ come se uno va a Mirabilandia, trova scritto che il parco chiude alle 23, poi alle 22:30 spengono tutto e gli addetti ti dicono: c’è scritto nel regolamento, ora hai 30 minuti per uscire altrimenti il parcheggio chiude e la macchina ce la teniamo noi. Ti scappa la pipì (o peggio)? Potevi farla prima. Cosa pensi che alle 22:30 abbiamo spento tutto e tu puoi permetterti il lusso di fare la pipì (o peggio) alle 22:50? Ma davvero ci si può comportare così? Senza contare che alla fine, una mia amica, oltre a lavarsi, ha fatto la doccia a 2 bambine. Un addetto passava a romperci le scatole in continuazione… siamo usciti dal parco ed una volta fuori (con le ragazze ancora con i capelli bagnati, compresa la mia ragazza che dalle 15 in poi ha avuto un forte mal di testa) vediamo una decina di ospiti che usciva, almeno 5 minuti dopo di noi.
Quì non siamo stati informati, siamo stati trattai malissimo, quasi cacciati e tutto perchè al punto 28 del regolamento c’è scritto così. Ma parliamo degli altri punti del regolamento.
Punto 13: è obbligatorio l’uso di scarpette e cuffia. Ma la maggior parte della gente camminava senza scarpette. Inoltre non ricordo nessuno con la cuffia.
Punto 17: utilizzare esclusivamente le scalette per entrare ed uscire dalle piscine. Ma la gente si tuffava da ogni dove, entrava e usciva come gli pareva.
Punto 18: prima di entrare in acqua è obbligatorio l’uso della doccia. Ma nessuno controllava e nessuno faceva la doccia.
Punto 28: Mezz’ora prima della chiusura, gli scivoli chiudono. Puntualità svizzera. Ti viene anche rimproverato di aver consumato al bar, perchè loro alle 18:30 chiudono tutto. Perchè sulla chiusura tanta inflessibilità, mentre gli altri punti mai fatti rispettare? Probabilmente perchè i dipendenti oltre le 18:30 non vengono pagati? O per altro? Sarà sicuramente perché si sono stancati troppo. E’ faticoso parlare per ore. Sono andato 2 volte al bagno, passando davanti alla loro postazione. E praticamente, tralasciando le prime ore della mattina e quelle della chiusura, quel lavoro consiste nello stare in magazzino ad aspettare, seduti.
Sono stato 2 volte al parco, entrambe le volte ho partecipato attivamente all’organizzazione del viaggio. Abbiamo lasciato al parco, approssimativamente, oltre 2500 euro. Una cosa è certa, sabato ne eravamo tutti convinti. Quando all’uscita abbiamo letto: "Arrivederci a presto" abbiamo pensato, certo, statene sicuri. Ciao Odissea 2000, ciao ciao.
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Il BLACK CANNON è pericoloso? – Lettera di Fabio Fazzari (Genova)
Ho visitato il parco acquatico ODISSEA 2000 il 12 luglio 2002, insieme alla mia famiglia. Vorrei sottolineare soltanto l’aspetto riguardante la pericolosità di una attrazione in questo complesso, peraltro descritto ottimamente nella recensione di Roberto Canovi. Il “BLACK CANNON” è sicuramente un’esperienza “elettrizzante” dal punto di vista emozionale, ma ad alto di rischio per microtraumi (e potenzialmente traumi più severi) del tratto lombare e del tratto pelvico della colonna vertebrale. Data l’inclinazione quasi verticale, il visitatore subisce un impatto sulla parte piana del tubo dopo una caduta libera di 14 metri e viene, poi, “sparato” in una piscina troppo corta, rischiando, per quel che concerne il tubo a destra di chi guarda, l’urto contro una parte del muretto che delimita una zona con sedie ed ombrelloni con un ennesimo potenziale di rischio per lesioni ai vari segmenti degli arti inferiori. A mio parere sarebbe necessario un adeguamento della pendenza a parametri più consoni al divertimento, scostandosi nettamente dalla ricerca forsennata dell’ “estremo”. Il servizio di “assistenza bagnanti”, qualitativamente e quantitativamente valido, non è una garanzia di sicurezza sufficente, poichè può solo intervenire in maniera adeguata e professionale, ma non impedire un incidente, che potrebbe derivare dalla struttura stessa dell’attrazione. Colgo l’occasione per ringraziare lo staff di Parksmania, in quanto ha fornito alla mia famiglia la possibilità di scoprire una nuova forma di divertimento e di “fare mare” (“BLACK CANNON” a parte, ovviamente). Fabio Fazzari.
Abbiamo interpellato la Direttrice del Parco ODISSEA 2000 dott.sa Milena Marino, che con la cortesia che da sempre la contraddistingue, non ha mancato di inviarci la sua risposta, che pubblichiamo:
Mi sento di rassicurare il nostro visitatore relativamente alla pericolosità dello scivolo, che progettato e realizzato da un’azienda di provata esperienza, non ha mai creato problemi di sicurezza. D’altra parte tutti gli scivoli presenti in tutti i parchi acquatici, sono progettati da ingegneri esperti del settore, che prima di realizzarli considerano tutte le possibili implicazioni. Tra l’altro personalmente non ritengo neanche il Black Cannon uno scivolo estremo, in quanto la particolarità non è data tanto dalla pendenza, simile a molti Kamikaze, ma dal fatto di essere un tubo chiuso e cieco e l’averlo inserito tra le nostre attrazioni non è stata la risposta ad una esigenza di ricerca “dell’estremo”, ma piuttosto l’intenzione di offrire una più ampia scelta ai nostri visitatori, che hanno esigenze e gusti molto diversificati. Anche il rischio di un possibile urto contro il muretto della piscina è del tutto inesistente poiché nel 2000, quando il Black Cannon è stato realizzato, si è proceduto ad un ampliamento dello specchio d’acqua antistante, calcolando la velocità di discesa e l’area di impatto. Nella realizzazione di un parco nulla è mai lasciato al caso. Inoltre la presenza degli assistenti bagnanti, non solo garantisce un pronto intervento, ma sopratutto è atta a prevenire eventuali incidenti, con la continua assistenza e dettagliata spiegazione delle modalità di discesa. Cordiali Saluti, Milena Marino.
Una nota anche da parte nostra: Innanzitutto un ringraziamento a Fabio per la lettera inviataci, che dimostra anche la competenza che lo contraddistingue (si tratta di un Coordinatore infermieristico con 15 anni di esperienza nel campo della Traumatologia d’urgenza). Come giustamente evidenziato dalla Direttrice del parco, le tipologie di attrazioni presenti nelle diverse strutture, salvo casi rarissimi, vengono acquistate “chiavi in mano”, essendo prodotte in versioni standard da poche ditte specializzate del settore. I test effettuati dagli ingegneri che firmano i progetti (e quindi se ne assumono la responsabilità nei confronti degli organi di controllo competenti) sono ovviamente tesi a eliminare al massimo i rischi connessi all’utilizzo di queste attrazioni. Chiaramente non è possibile eliminare a priori ogni variabile di rischio derivante dalla fruizione di uno scivolo che consente una discreta libertà di postura degli arti nella fase di “ammaraggio”. Gli incidenti nei parchi acquatici, magari di scarsa entità, sono purtroppo abbastanza frequenti, anche se solitamente più imputabili ad un non corretto comportamento da parte dell’ospite sulle attrazioni, ma è chiaro che determinate categorie di scivoli possono risultare più a rischio di altre. Onestamente, fino ad ora non ci sono mai stati segnalati gravi problemi con l’utilizzo dei “black cannon”, ma ciò non toglie che una delle proposte che come Parksmania abbiamo deciso di porre all’attenzione dei parchi è quella della segnalazione con appositi cartelli indicanti la tipologia più o meno “impegnativa” delle diverse attrazioni. Alcuni parchi stanno già ottimamente attrezzandosi (ad es. AQUALANDIA) e crediamo che anche a ODISSEA 2000 si valuterà questa indicazione. Non possiamo comunque esimerci dal segnalare che proprio nel parco calabrese le restrizioni nell’utilizzo di alcuni scivoli, soprattutto per i minori, sono sicuramente tra le più elevate del panorama italiano (proprio per prevenire al massimo gli incidenti) e noi stessi addirittura a volte abbiamo sollevato qualche critica proprio per l’eccessiva severità.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.