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Visita Alton Towers agosto 2018
Sono partito da Liverpool per raggiungere Alton Towers (circa un ora e 30 di auto). Io, mia moglie e i miei 3 figli, abbiamo pernottato all’Alton Towers hotel, ed abbiamo prenotato i biglietti per 2 giorni nel parco. Intanto un buon hotel molto simile a quello di Gardaland (visto la proprietà). Dall’hotel all’ingresso del parco si va in monorotaia visto che si trova dalla parte opposta, quindi attraversa il parco. Alton Towers è vastissimo all’interno c’è una funivia che pare essere in montagna e poi ad un certo punto si vedono le rollercoaster. Alcune attrazioni prevedono delle sorprese, tipo th13teen, molto veloce il Rita, e spettacolare The Smiler, esiste un Oblivion con la stessa situazione di Gardaland. Un’altra attrazione interessante è Nemesis (che noi abbiamo fatto con una speedy pass, personalizzata al ride). Gli spazi sono molto ampi per chi privilegia il verde, qui non si può lamentare. Esiste pure la possibilità di vincere 1000 sterline tirando una pallina da golf e facendo buca con un tiro, su di un isolotto al centro di un laghetto (costo 4 £). Al pomeriggio del secondo giorno siamo entrati con un afternoon pass al Water park, piccolo con 4 scivoli, forse troppo limitato. La prima cena invece l’abbiamo consumata al Roller Coaster restaurant dove il cibo, ordinato su di un tabblet al tavolo, arriva sulle rotaie di una montagna russa direttamente al tavolo. Valutazione completa buona.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Visita del 7 e 8.9.2011.
Ho raggiunto il parco da Londra soggiornando nella cittadina di Stoke-on-Trent (raggiungibile in circa un’ora e mezza via treno veloce). Dalla stazione parte un servizio di autobus che in poco meno di un’ora ti porta all’ingresso del parco (c’è una corsa in media ogni ora già dalla mattina presto fino alla sera tardi). Acquistando il biglietto online o soggiornando negli hotel del resort si ha diritto ad entrare nel parco un’ora prima dell’apertura ufficiale, periodo in cui sono attive solo alcune attrazioni.
Già dopo aver varcato il tornello ci si accorge che si tratta di un parco particolare. Infatti oltre alle strutture che accolgono l’ospite del parco si è subito colpiti dall’immagine di un castello (vero e non fiabesco come in altri parchi) con davanti un laghetto ed immensi prati verdi “all’inglese”. Non si vede nessuna attrazione ad eccezione di Sonic Spinball (ex Spinball Whizzer) che spunta tra gli alberi sul lato destro. Quindi dopo aver iniziato l’esplorazione del parco ci si rende conto di un’altra particolarità: le distanze tra le varie aree sono considerevolemente maggiori rispetto agli altri parchi di divertimento. I percorsi di collegamento sono stati realizzati nel mezzo della vegetazione e risultano piacevoli ma posso assicurarvi che alla fine della giornata è molto piacevole prendere lo Skyride (una specie di ovovia) per tornare all’ingresso del parco… Inoltre tutta questa vegetazione può creare anche qualche problema, come l’invasione di vespe che il parco ha risolto disseminando delle trappole appese agli alberi ed ai chioschi lungo i vialetti.
Fatte queste premesse, veniamo a parlare delle attrazioni (che ho potuto godermi appieno vista la bassa affluenza che ho trovato). Nonostante il parco debba rispettare dei limiti di altezza per la costruzione delle strutture il parco presenta delle ride piuttosto adrenaliniche. La mia preferita è stata senza dubbio Air, un flying coaster che da veramente l’impressione del volo (in alcuni tratti mi sembrava una specie di Superman alle prime prove di volo…). Altra attrazione entusiasmante è stata Oblivion, un coaster piuttosto breve, ma che offre un tuffo a 90° attraverso un’apertura fumante di tutto rispetto.
Non male nemmeno Nemesis, un inverted coaster, di cui ho apprezzato alcuni aspetti della tematizzazione (come l’acqua rossa che scorreva sotto il percorso). Non male anche Thirteen, la novità dello scorso anno, coaster di medie dimensioni con sorpresa finale (che non svelo) ma certamente non uno psycho-coaster dagli efffetti letali come era stato pubblicizzato… Mi ha deluso invece Rita, launched coaster con un percorso molto veloce ma carente di elementi adrenalinici. Sparsi nel parco ci sono poi molte attrazioni minori frullastomaco tra cui la migliore è senz’altro Ripsaw, un top spin con giochi d’acqua. In un angolo del parco troviamo anche Duel, dark ride interattiva in stile horror, in cui però i tanti bersagli ti distraggono dalla tematizzazione (però a differenza di altre attazioni simili devo dire che a volte ti viene quasi d’istinto di sparare ai mostri che appaiono durante il percorso).
In tutte questa attrazioni è presente la fila per i single rider che permette di ridurre considerevolmente i tempi di attesa. Altra attrazione che mi ha favorevolmente impressionato è Hex, ambientata all’interno del castello, una magic house mollto ben realizzata con un ottimo doppio preshow. Completano l’offerta molte attrazioni per tutta la famiglia, alcune molto bagnate come The Flume, che ha un percorso piuttosto lungo peccato che la tematizzazione abbia bisogno di alcuni interventi di manutenzione. Molto carina anche la sezione curata da Sea Life all’interno dell’area Mutiny Bay, la baia dei pirati e lo splash battle. Leggermente sotto le mie aspettative l’attrazione dedicata a Charlie e la fabbrica di cioccolato, ma ho visto che è stata piuttosto apprezzata dai bambini. Infine devo fare un apprezzamento nei confronti del personale del parco che ho trovato sempre molto disponibile e gentile, anche alla fine di una lunga giornata.
In definitiva, secondo la mia esperienza, questo è sicuramente il miglior parco del Regno Unito. Da visitare per vedere come si possa realizzare un’attrazione turistica del genere nel rispetto della natura e del paesaggio.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Sono stato ad Alton Towers l’ultimo giorno della sua apertura, ovvero domenica 11 novembre 2007.
Si trattava della cosiddetta "adrenaline week", nella quale in sostanza il parco tiene aperte solamente le attrazioni adrenaliniche o quasi, mentre le altre sono ormai chiuse. Il punto è che ce ne sono così tante che può tenere aperto solo con quelle senza problemi. Inoltre in questa particolare settimana, il prezzo da oltre 30 £ scende a soli 14£ se acquistati on line almeno il giorno prima..offerta davvero allettante se si ama questo genere di attrazione.
Ovviamente non posso commentare le attrazioni più "tranquille" in quanto non provate e già nel letargo invernale comunque..
Il parco nel complesso mi ha piacevolmente sorpreso, poi se come dicono è il migliore del Regno Unito un motivo ci sarà. Molto curato, tipico stile inglese, con casette e giardini che ricordano l’Inghilterra. Da notare anche l’area immesa adibita a giardino, probabilmente della residenza originaria che domina il parco, un castello molto bello da vedere. Solo quell’area meriterebbe il costo del biglietto.
Passiamo ai rollercoaster: il mio preferito in assoluto è AIR, che ti permette di provare una esperienza molto vicina al volo..fenomenale davvero e molto fluido nel movimento.
Divertentissimo RITA, con la sua mega accellerazione che ti porta da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, poi l’intensità è piuttosto moderata in realtà.
Fenomenale OBLIVION, con la caduta verticale al suolo che simula un’impianto di depurazione dell’acqua se ho capito bene. Very scaring!
NEMESIS: bellissimo coaster modello KATUN ma che dire… eccezionale! Tematizzato alla grande ed il percorso si snoda tra gallerie e voragini. Si passa vicinissimi alle rocce e all’acqua tanto che si teme di poterle toccare. Assolutamente da provare!
Ci sono altri due roller coaster, lo Spinball e il Cockscrew. Il primo molto divertente con le navette rotanti che fanno aumentare l’effetto disorientamento. Il secondo dev’essere tra i più datati, con due avvitamenti soltanto ed una velocità davvero bassa. Da fare se c’è bassa affluenza, altimenti da saltare a piè pari, viste le altre meraviglie che offre il parco.
Infine ci sono alcune attrazioni tipiche da luna park, con effetto centrifuga, e ribaltamento..e la classica nave dei pirati. A mio avviso ottime perchè comunque aumentano l’offerta e impegnano i guest nei giorni di alta affluenza.
Come tematizzazione generale non mi ha proprio estasiato, ok ci sono dei bei giardini ma secondo me manca un po’ di magia… spero che facciano qualcosa per aumentarla.
Per concludere, devo dire che si tratta di un ottimo parco, e anche se è piuttosto scomodo da raggiungere, vale comunque una visita. Ah, preparatevi a scarpinare, il parco è immenso!!
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Londra, 17 marzo 2007, ore 8:25. Il treno parte dalla stazione St. Pancras sotto un cielo nuvoloso e leggermente malinconico. Derby, 10:10 Saliamo sul pullman e, in perfetto orario rispetto alla tabella di marcia, partiamo alla volta di Alton Towers, nascosto tra le stupende colline calcaree a fianco del Peak District National Park.
Ore 11. Scendo con la mia ragazza dal pullman e, come un ragazzino di dieci anni, inizio a correre verso la biglietteria del parco; le nubi sono soltanto un ricordo, anche se in terra piccole pozzanghere mi rammentano che il tempo, qua in Inghilterra, cambia molto rapidamente. Devo dire che le aspettative erano molto alte: stavo infatti varcando i confini di quello che da molti viene considerato uno tra i migliori parchi di divertimento del Regno Unito…
Una volta superato l’ingresso, lo scenario offerto dal castello e dal lago è stato fenomenale: la grande mole dell’edificio storico si staglia lontano e sicuro di sé mentre la poco convincente tematizzazione ai lati della corte d’ingresso vacilla in modo imbarazzante. Più che altro gli edifici ai lati dell’ingresso tendono a far fuggire lo sguardo degli occhi dei guest, sconcertati dal connubio, verso la decisamente più armonica e piacevole visione del lago e del castello nell’area centrale.
Seguendo gli utilissimi consigli carpiti dal sito parksmania.it volto immediatamente a sinistra trascinando la mia ragazza verso la funivia ma ohibò, l’attrazione era chiusa… Che fosse dovuto al fatto che si trattava del primo giorno di apertura del 2007? Non so, sta di fatto che abbiamo dovuto spostarci nel parco col solo ausilio delle nostre forze!
Raggiungiamo immediatamente Nemesis, inverted coaster della B&M: circa 25 minuti di coda e poi via, sferragliando in mezzo a profonde "incisioni vallive" e piccole cascate ridenti: è stata la mia prima volta su un coaster firmato B&M…che dire, comodissime le postazioni dei guest, niente sballottamenti durante il tragitto ma, a mio modesto parere, non troppo elettrizzante in fatto di scariche adrenaliniche. Inoltre la velocità dei veicoli è abbastanza contenuta, e questo secondo me guasta il rendimento finale; non che a maggior velocità corrisponda sempre un aumento direttamente proporzionale della resa dell’attrazione, ma a mio avviso Nemesis risulta un po’ lento…è chiaro comunque che questo fattore è legato alla contenuta altezza del coaster.
Una volta scesi ci dirigiamo verso Air, altra realizzazione della B&M sita a poca distanza da Nemesis; due minuti di coda ed eccoci appesi a questa diavoleria di coaster! Strana sensazione quella che si prova a bordo di quest’attrazione, anche se non ho avvertito la percezione del senso di volo pubblicizzata dal parco: inoltre il tracciato è piuttosto calmo e il disagio di dover tenere il capo sollevato per poter guardare avanti si fa sentire alla fine del tracciato! Sicuramente da provare.
A questo punto, poiché la mia ragazza non ha mai provato coaster di questa levatura (a parte Magic Mountain di Gardaland, vi lascio immaginare!), abbiamo deciso di dedicarci ad attrazioni più calme. Ed allora, data l’ora calda (le 12 circa) ci siamo imbarcati su The Flume: orrenda la tematizzazione (il tracciato in vetroresina sopraelevato dal terreno e poggiante su pali di acciaio è osceno!) e la discesa clou è risultata desolante (come anche la piccola discesa al buio con grossa paperotta chiassosa!).
Siamo poi saliti su Congo River, sicuramente meglio tematizzato (a parte alcune mura in cemento a vista); abbastanza divertente il tragitto con rapide movimentate e cascate di tutto rispetto! Poi è stata la volta di Duel, dark ride curiosa per le pistole in dotazione al fine di uccidere i mostri indicati dai led verdi (ho realizzato 92200 punti!) ma, a mio parere, con tematica non troppo accattivante. Ripsaw non l’ho provata perché quei pazzoidi del parco lavavano completamente la faccia ai guest, e visto la non caldissima temperatura, ho preferito evitare…
Ci dirigiamo quindi verso Spinball Wizard ma purtroppo ci attende una lunghissima coda, la più lunga che abbiamo dovuto subire: l’attrazione è però è risultata decisamente divertente. Ele ed io abbiamo riso durante tutto il tragitto, durante il quale non si capisce mai in quale posizione ci si trova…peccato duri così poco! Ed eccoci arrivati ad Oblivion, una delle attrazioni più adrenaliniche del parco: con un piccolo stratagemma ho convinto Ele a fare con me l’attrazione omettendo 20 metri di caduta libera. Nonostante la breve durata del ride la sensazione di vuoto e di caduta è fenomenale…solo Ele ha potuto dire che non le ha fatto un baffo ma che ha trovato più paurosa Spinball Wizard! In realtà la sensazione di vuoto secondo me è minore rispetto alle torri di caduta, in quanto in Oblivion il sedile ti spinge verso il basso dandoti un maggior senso di sicurezza, cosa che invece non si verifica nelle free fall towers.
A questo punto abbiamo pranzato da Pizza Hut (nei pressi di Oblivion) e poi ci siamo diretti verso Hex, carina mad house dove il senso di compressione è sicuramente maggiore rispetto, ad esempio, a Magic House di Gardaland, anche se però in quest’ultima la sensazione di ribaltamento è più efficiente. Carucci anche i due pre-show che introducono all’attrazione, anche se la storia di un vecchio passaggio segreto nel castello non è il massimo dell’originalità!
Poi è stata la volta della Fabbrica di Cioccolato dove il tracciato con le imbarcazioni è risultato carino (interessante l’aroma di cioccolato che si avvertiva nei cunicoli), ma lo show nel simulatore di movimento non mi è parso un granché. A seguire abbiamo raggiunto Rita che, per qualche strano motivo, al momento del nostro arrivo aveva le file d’ingresso chiuse ai guest nonostante l’attrazione funzionasse smaltendo la breve coda che si trovava oltre gli operatori. Visto che non ci lasciavano passare abbiamo quindi scelto di provare Corcskrew, la più sballottante e dolorosa attrazione del parco con tracciato poco interessante ma da provare solo per poter dire di essere saliti su un coaster preistorico della Vekoma (l’unica attrazione a tema con l’area UG-Land!).
Poi, fortunatamente, gli operatori hanno aperto le file ai guest e via per Rita, a mio parere una delle più belle attrazioni del parco! L’accelerazione è spettacolare, ti incolla ai sedili e non riesci più a muoverti: oltretutto il tracciato mantiene sui guest l’accelerazione prolungando il senso di schiacciamento e di velocità acquisito sulla "rampa di lancio". Buono anche l’intrattenimento musicale rockettaro e i semafori sulla linea di partenza, anche se il percorso viene realizzato in brevissimo tempo…sigh! A questo punto io ed Ele abbiamo puntato di nuovo Oblivion facendo un secondo giro e poi ci siamo incamminati verso il family coaster (Mine RunWay) che però era chiuso…peccato. A
bbiamo ancora fatto un giro su Nemesis prendendo la foto e poi, correndo come un forsennato, mi muovo verso Air, ma ahimè, il coaster era già chiuso! Erano infatti le diciassette passate e le principali attrazioni iniziavano a chiudere: in un ultimo disperato tentativo ho cercato di raggiungere nuovamente Nemesis ma, con profondo rammarico, anche quella era stata chiusa!
La giornata era quindi volta al termine: il pullman ci attendeva per le 17:50 quindi siamo usciti lasciandoci alle spalle il castello ed il lago. Saliamo sul bus e inizia a piovere… che fondello! Siamo quindi riusciti a provare le principali attrazioni del parco anche se alcune aree le abbiamo solamente attraversate: ad esempio i giardini li abbiamo visti solo di sfuggita e dall’esterno.
Sicuramente l’offerta di Midland Maialine è risultata economicamente vantaggiosa (40£ che includevano viaggio a/r in treno da Londra per Derby, trasferimento a/r con bus da Derby ad Alton e viceversa ed ingresso al parco) ma, dal punto di vista del tempo a disposizione, bisogna effettivamente sottolineare che è meglio poter disporre di un’intera giornata. Da un lato l’essere andati a marzo al parco ha giocato a nostro favore perché non c’era tanta gente, ma i ridotti orari d’apertura sicuramente limitano la possibilità di godersi appieno la struttura.
In merito agli operatori bisogna dire che sono tutti molto gentili e disponibili, anche quando si ha difficoltà ad esprimersi correttamente in inglese. Il parco nel complesso invece risulta strutturalmente piuttosto eterogeneo (non come a Gardaland dove, per fare un esempio, gli elementi d’arredo urbano sono stilisticamente omogenei). Il verde è l’aspetto preponderante, anche se personalmente alcuni sentieri che portano all’area Forbidden Valley li avrei almeno sistemati con dei ciottoli (la fanghiglia che si può formare in questi sentieri di terra battuta è pazzesca!).
La tematizzazione invece lascia a desiderare: spesso assente (area di Submission) oppure non coinvolgente (area di Rita e Corcskrew tematizzata a "Flinstones"), oppure ancora non ben identificabile in un concetto tematico chiaro (area di Nemesis). Alcune idee effettivamente originali (The Flume con vasche da bagno anziché tronchi) non rendono per le scarsissime componenti tematiche e per la poca sostanza dell’attrazione.
Nonostante ciò alcune attrazioni risultano molto interessanti ed originali pertanto, se ne avete la possibilità, fateci un giro, con la speranza che, col tempo, il parco si rinnovi e si migliori colmando almeno le principali lacune della struttura. Buon divertimento!!
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Ho visitato il parco nella sola giornata di Sabato 17 giugno 2006. Sono arrivato all’aereoporto di East Midland nella giornata di venerdi 16, con un volo pomeridiano della Ryanair (grande compagnia!!!) da Roma Ciampino. Ho pernottato a Nottingham.
L’indomani, alle 7:34, partenza da Nottingham col treno verso Derby, quindi cambio e discesa a Uttoxeter, da dove abbiamo preso l’autobus per il parco. Alle 09:40, in perfettissimo orario eravamo già ad Alton Twers, con in mano i biglietti d’ingresso. Devo dire che l’impatto col parco ti lascia senza fiato, dal momento che abituato a Mirabilandia, Gardaland, Disneyland Paris ed Europa Park, mi aspettatvo aree tematizzate: invece ci siamo trovati di fronte ad una splendida tenuta inglese, con un lago e il castello e ti rendi conto di quanto ambiente e divertimento possono andare di pari passo. A questo punto devo fare anche una sottolineatura del mio modo d’intendere la vita del parco di divertimento. In effetti, il mio obbiettivo era visitarlo tutto, e anche se non riuscivo a fare piu’ volte il giro sulla stessa attrazione, poco male. Del resto, il primo giro, e la scarica di adrenalina della prima emozione, non si dimentica. Ogni attrazione poi ha una sua caratteristica. Inoltrandomi nel parco (di sabato, poca gente???) facciamo un giro sul trenino delle miniere, e quindi un giro in DUEL, tipica casa di fantasmi con vagoncini dotati di pistola laser per accumulare punteggio. Ottimi effetti e tante risate. E quindi Nemesis ed AIR. Nemesis è letteralmente "incastrata" nel parco ed è affascinante (anche se io sono affezionato al Katun), ma AIR è qualcosa di spettacolare. Una sensazione di volo che vi lascerà senza fiato. Mamma mia che bello. Da provare, grandi e piccoli. Il momento piu’ emozionante è quando dopo la prima discesa ti ritrovi a pancia in su a bagnarti di sole e nuovole (che bella giornata abbiamo trovato). Per disdetta la funivia era chiusa quindi gambe in spalla, e si va nei Giardini. E che giardini!!!! Quindi arriviamo al castello e vistiamo HEX. Chi è stato nella casa di prezzemolo sa di cosa parlo, ma immergete quell’attrazione in un’atmosfera che ricorda il film "The Ring", e ringraziate Dio di aver avuto la possibilità di viverla. Vogliamo parlare di Rita??? DOVETE farla. Non si puo’ andare via senza aver provato una sensazione di schiacciamento e velocità così unica. Wow che bello. Potete saltare a piè pari, CORCKSCREW. Il classico ottovolante dove non puoi non farti male con tutte quelle curve. Peccato. Girando ancora, abbiamo incontrato Charlie’s Factory. Bello, veramente bello, ma direi che puo’ soddisfare soprattutto quelle persone (come la mia accompagnatrice) che non amano i rollercoaster. Molto carino, e senz’altro superba l’ambientazione degli ascensori di zucchero. Quindi, OBLIVION. Senza parole. ragazzi, vi giuro, non trovo le parole per descrivere cosa si prova quando si trova a tanti metri d’altezza sospesi, su una scritta che ti dice "Don’t look down". Bellissimo. Che accellerazione. Prima di uscire ecco un altro gioellino. Lo Spinball Whizzer. Sei letteralmente una pallina da flipper, e si deve provare. Uscendo, mi sono reso conto perchè alla fine ce l’ho fatta a fare tutte. La maggior parte delle persone tra le 13:00 e le 15:00 schiaccia un pisolino sdraiata tra l’erba, consentendo a me e gli altri di poter fare le attrazioni. Un’altra invenzione molto importante, e da esportare, è la fila dei "single riders". Pensate che in Air imboccando la suddetta fila (quella normale prevedeva ca. 30 minuti d’attesa), non ho aspettato nessuno e in piu’…colpo di scena….il mio posto libero era davanti. In prima fila!!!! Mai successo!!!! Un’ultima parola la voglio spendere sul personale che è stato sempre di grande cordialità e simpatia, accettando di buon grado e col sorriso sulle labbra, il mio inglese maccheronico. Vi consiglio di andarci e fare come abbiamo fatto noi, senza macchina, e godere in pieno la bellezza di questo parco.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Ho sempre creduto che i Parchi Europei fossero di gran lunga inferiori ai più blasonati parchi statunitensi ma dopo questo anno ho cominciato a ricredermi. È il mio primo anno da parksmaniaco e sono già a quota 6 parchi (in ordine di vistita: Port Aventura, Europa Park, Gardaland, Mirabilandia, Alton Towers e Drayton Manor). Per me l’esperienza di Alton Towers è stata veramente indimenticabile. Premetto che sono un fanatico dei roller coaster e enza quelli per me un parco mi annoia un poco. Ho deciso di visitarlo a Ottobre per evitare le lunghe code che si formano d’estate ed in effetti non hanno mai superato i dieci minuti (era anche un giovedì). Io e Manu (la mia ragazza) siamo arrivati a Londra il mercoledì (rigorosamente Ryanair) e abbiamo noleggiato un’auto per tutta la settimana e ci siamo diretti verso Alton dove abbiamo prenotato un B&B: il Thyte Barn House (consigliato sul sito ufficiale di Alton Towers). Se ci dovete andare io ve lo consiglio vivamente: gestori gentilissimi, colazione da favola, camere accoglienti, a 2 Km dal parco, tutto a 30 euro a testa a notte. Inoltre i gestori ci hanno regalato un voucher che ci ha permesso di non pagare un ingresso (e poi dicono che gli inglesi sono gente freddina!). Dopo varie peripezie con l’auto (le rotonde vanno prese in senso orario!!!) in due ore siamo arrivati ad Alton e ci siamo diretti subito al parco solo per vedere come’era. Si trova sperduto tra le colline e l’ingresso non mostra proprio l’arrivo ad un parco a tema. Abbiamo parcheggiato di fronte ad una monorotaia (gratis) che ci ha portato diretti all’ingresso del parco. L’abbiamo guardato da fuori e poi siamo ritornati al parcheggio (erano le 17). Allora abbiamo deciso di entrare nel parco acquatico di Alton Towers: Cariba Creek che restava aperto fino alle 20 ed era indoor. È un parco bellissimo:
Veramente da provare e con un prezzo moderato (circa 11 euro) Il giorno dopo ci siamo diretti di buon mattino al parco vero e proprio: come al solito c’era una leggera nebbiolina che pizzicava la faccia, ma fa parte dell’atmosfera. L’ingresso del parco è fatto molto bene (forse l’area più tematizzata) con un negozio di gadget veramente grande. Da qui si vede il castello del parco: da lontano è un immagine d’altri tempi: sembra di essere tornati al Medioevo. Da vicino lascia un po’ a desiderare (il tempo ha fatto il suo corso) anche se ora hanno cominciato a ristrutturarlo. Le diverse aree sono molto scollegate tra loro e per passare da una all’altra ci vuole molto tempo e una buona gamba. Per passare da Ug Land alla Forbidden Valley è quasi obbligatorio usare lo Skyride. Abbiamo trovato una scorciatoia ma ci siamo trovati su una strada sterrata vicino ad uno stagno e in mezzo agli scoiattoli. Il parco vive della tematizzazione del castello: giardini, mura e lago. Per il resto (unica nota negativa) la tematizzazione è appena accennata e così si perde un po’ di magia che forse non guasterebbe. Vi descrivo le attrazioni principali e vi do un mio personalissimo parere:
River Rapids: è l’unica attrazione presente in tutti i parchi che ho visitato. Rapide con gommone bagnate ma mai al livello di quelle di Mira a tema africano: ricorda un po’ Tunga di Gardaland (soprattutto per l’acqua)
Duel: shooting ride divertente anche se con la frenesia di sparare si perde il contenuto dell’attrazione. Non mi ricordo nulla dell’interno!
Runeway mine Train: treno elettrico della Mack divertente anche se tre giri sono forse un po’ troppo: tematizzazione un po’ scarsa.
Nemesis: l’inverted fatto meglio che io abbia mai visto. Finalmente si vede il tocco degli scenografi. Peccato che il percorso lasci a desiderare: non si trova mai una discesa! Katun è molto più divertente.
Air: la sensazione è proprio quella di volare anche se è poco emozionante. Anche qui mancano le discese. Discreto.
Corkscrew: se tenete alla schiena non fatelo! Oltre la prima discesa e un paio di avvitamenti nient’altro. Da metà in poi non c’è più nulla. Deludente.
Rita: l’arte del roller coaster! Si viene lanciati a 100 Km/h in meno di tre secondi e si comincia un percorso tortuoso con un camelback da mancafiato. Sono riusciato a farlo 3 volte di fila. Non capisco cosa ci faccia nell’area preistorica.Magnifico!
Oblivion: non c’è molto da dire. Qui la B&M ha fatto le cose in grande: l’emozioni che si prova quando si è sospesi prima di lanciarsi nel buco è indescrivibile. 10 e lode. Peccato la mancanza di tematizzazione.
Creed Streed: è una zona con giochi per bambini. È molto deprimente e lasciata andare al suo destino. Il prossimo anno inseriranno un nuova attrazione a tema Willy Wonka. Forse andrà meglio.
Spinball Whizzer: roller coaster veramente divertente con una parabolica moto ripida. L’idea dei vagoncini che ruotano liberi è geniale!
Per concludere devo dire che Alton Towers è un grande parco con limiti dati dalla tematizzazione e dalla mancanza di quella magia che ho trovato a Gardaland e ad Europa Park. Per gli amanti dei roller coaster è una tappa obbligata. Se riuscite passateci almeno due giorni: solo per scoprirlo e passeggiare tra i giardini ci vuole una giornata intera. Un altro neo: manca la tazza ufficiale del parco. Per un collezionista come me è stata una sventura!
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
E’ stato tutto fantastico… da amante dei rollercoaster credo questo sia il paradiso europeo per uno come me. Sia io che le mie tre amiche ci siamo divertiti un mondo… tutto davvero bello. Abbiamo pernottato a Liverpool, in un B&B (willow bank, davvero carino, ospitalissimi e nemmeno troppo caro), poi la mattina abbiamo usufruito dell’offerta delle ferrovie, trasferimenti e entrata al parco 37 sterline… piuttosto conveniente e comodo soprattutto. Arriviamo al parco alle 9:30, prendiamo subito un fasttrack a testa (è un biglietto speciale dal costo di 5 sterline che ti permette di saltare le code per 4 attrazioni, una volta ad attrazione), entriamo e ci fiondiamo subito su spinball wizzer. Essendo presto la coda non è lunga e dopo una ventina di minuti di coda (che non si è neppure “vista”, Gardaland, impara da un parco come AT a tematizzare le code) eccoci a salire. Davvero carino; la curva verticale è davvero emozionante. Mi ha stupido positivamente questo piccolo RC, pensavo fosse meno emozionante e più lento. Da subito poi ho apprezzato l’utilità della “single rider line”. Ottimizziamo in questo modo la portata oraria delle attrazzioni anche in Italia… ma perchè per esempio in un’attrazione come Sequoia Adventure a Gardaland non l’hanno fatta questa coda? Poi di corsa verso oblivion… mamma mia che bello vedere quel salto nel vuoto. La coda non è lunga, quindi decidiamo di non usare il fasttrack ma di conservrlo per un ipotetico secondo giro.
Anche qui meno di mezz’ora di coda (non sono nemmeno le 10 e mezza di mattina) ed eccoci su questo bellissimo coaster. Cosa dire? Bellissimo ed emozionante; forse me lo aspettavo più pauroso. ma mi è piaciuto un sacco. Poi ci siamo incamminati verso il mastodontico maniero centrale, forse lasciato troppo a se stesso (ma forse è voluto… dato l’attrazione che poi vi hanno costruito dentro) e
abbiamo approfittato della coda quasi assente per gustarci HEX. Non sapevo cosa fosse, non ricordavo bene, mi pareva fosse un qualcosa di simile a Magic House di Gardaland, ma non ero sicuro. Tutta la parte al coperto è fatta benissimo, tutto in tema di paura, con più schermi che proiettano il video introduttivo che spiega la storia, con un odore di vecchio che circonda i visitatori, tutto magnifico. Alla fine della coda (mi ha sconvolto, questa volta negativamente) non vi è un tornello automatico, ma un dipendente che schiaccia un bottone per contare le persone. Ok, così si evitano magari gli errori di alcuni guest che passano in due o che fanno girare a vuoto il tornello, ma è strano a vedersi. In attesa che poi si aprano le porte vi è un piccolissimo preshow, poi ecco che si entra in una stanza dove si assiste ad un’altro video che spiega meglio la storia, poi un altra stanza, davvero davvero bella, ed ecco un’altro piccolo preshow (che mi ha fatto saltare dallo spavento almeno due volte… davvero coinvolgente) ed ecco finalmente l’attrazione vera e propria. E’ esattamente una mad house house e quindi nulla di troppo particolare (anche se a me piace come tipologia di attrazione) ma ragazzi, vi garantisco che ne vale la pena anche solo per i preshow). Poi prendiamo la funivia per l’area Hugland, arriviamo e decidiamo subito di allontanarci, dato che l’attrazione Rita è temporaneamente fuori servizio. Andiamo alla Forbidden valley, mamma mia, al solo vedere Nemesis mi è venuto un coccolone, quella si che è tematizzazione… Bellissima davvero la stazione. La coda è lunga e ovviamente noi usiamo il fasttrack ed eccoci dopo soli 10 minuti in stazione… decidiamo di fare 10 minuti in più di coda per fare la “front line queue” (anche questo è un’ottimo modo per gestire la coda, non una front line queue a se stante come in Katun di Mirabilandia, ma che si divide verso la fine). Che dire poi del percorso? Magnifico… a causa dei vincoli paesaggistici non possono costruire attrazioni che siano più alte degli alberi e quindi devono sfruttare al meglio la morfologia del terreno… e il risultato è strabiliante. Un lift iniziale corto, poi la prima curva, la prima elica, il tutto non a velocità stratosferiche essendo il dislivello piccolo, ma in costante accellerazione. Poi il loop, l’acqua rossa a pochi centimetri dai piedi, i muri a pochi centimetri dalle braccia (almeno questa è l’impressione), e ancora un elica e un avvitamento… Mamma che bello! Ovviamente poi un po’ di pausa e ci gustiamo da fuori Ripsaw (top spin). Non lo facciamo perchè rimaniamo shoccati da quanto i guest vengano bagnati dalle fontane, lo riteniamo divertentissimo, ma fuori luogo per noi che stavamo già morendo dal freddo. Dopo aver mangiato e gustato il panorama della Forbidden valley andiamo a fare Duel… non ricordavo cosa fosse, sapevo solo che si trattava di un dark ride a tema horror. Ottimo, coda all’esterno inesistente, all’interno meno di 5 minuti, supertematzzata, poi la sopresa graditissima che si trattava di una shooting dark ride. Con il laser devi colpire i vari puntini rossi sparsi in giro per il percorso, divertentissimo e più volte sono saltato sulla sedia dallo spavento. Ottimo, bravi, bravi!
Poi abbiamo finalmente provato Air. Avevo una voglia matta di provare questo flying coaster (il primo mai fatto) e qui la coda, nonostane il fasttrack, non era indifferente, soprattutto perchè abbiamo deciso di fare ancora una volta la front line queue. La doppia stazione è interessante per vedere come funziona il metodo di sollevamento dei treni e come poi il percorso si adegua per mettere il circolo il treno che deve partite. La musica (forse un po’ bassa) la si confondeva con quella di sottofondo del parco). Bello il percorso, emozionante il metodo di fruizione, alla superman, alla fine un po’ di mal di testa ma tanta soddisfazione. Rita è finalmente in funzione e ci mettiamo in coda sapendo che sarà lunga, molto lunga. Non è previsto il fasttarck e i cartelloni in giro per il parco indicano circa 2 ore di coda… cosa puntualmente rispettata, anche qui la allunghiamo un po’ per la front line queue, ma che dire? Tempo secondo me investito benissimo. L’accelerazione, seppure fortissima, non da fastdio, anzi… davvero bello come coaster, me lo aspettavo meno emozionante… Purtroppo sono le 17:30 e le attrazioni iniziano a chiudere, andiamo a controllare Oblivion per il quale avremmo voluto usfrure del fasttrack, ma purtroppo la coda è già chiusa, ma in definitiva è stata una giornata stupenda. Da amante dei rollercoaster non poteva andare altrimenti, ma anche da amante dei parchi a tema… Alton è un bel parco, tanta natura, buona gestione in generale, prezzi non esagerati per la ristorazione, buona gestione delle code… Insomma, davvero bello!
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.