Ho appena visto il video pubblicato da Parksmania, e devo dire che praticamente poco o nulla è cambiato ad oggi. Ho portato mia figlia a Fiabilandia 2 anni fa, quando aveva 4 anni, ma già quest’anno non ha voluto più andarci preferendo un giorno in più a Mirabilandia. Sicuramente è piacevole per portare bimbi fino ad una certa età, con attrazioni quasi tutte a portata di piccoli, ma dopo i 6 / 7 anni lascia il tempo che trova
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Andreadice
A me non piace!
Sono andato con la famiglia il 31/7/11, arrivo ore 10:30 siamo usciti alle 13:00 speso 81 euro in 4 considerando i 3 euro per il parcheggio! Soldi buttati via, per me troppo caro per quello che offre.
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Michele Granatadice
Il paese italiano delle fiabe
Ero già stato a fiabilandia da piccolo, ma, da nostalgico che sono, ho deciso di andarci con altri amici “bambini dentro”. Il parco appare esternamente come un castello verde in mezzo alla città (che spiega perchè la chiusura è solitamente alle 18/19/20). Le attrazioni principali (e degne di nota sono le seguenti:
IL CASTELLO DI MAGO MERLINO: carinissimo castello semi-horror e giostra della mia infanzia. Non fa paura (forse a bambini molto piccoli un po’), ma le scenografie sono piuttosto fantasiose. Peccato solo che Merlino non muova più le braccia e non abbia più la sfera. La fila è generalmente abbastanza lunga, forse la più lunga del parco.
LABIRINTO DI FU-MING: eccezionale labirinto tematizzato. Molto divertente, anche se lo sarebbe di più se si salisse sulla torre (chiusa quando ci sono stato l’ultima volta)…
LAGO DEL SOGNO: water-ride con tema asiatico e scenografie interessanti. L’interno del drago non è più come prima, ma è comunque un attrazione particolare e molto carina.
MINIERA D’ORO: bel mini coaster che vorrebbe essere un disneyano BIG THUNDER MOUNTAIN in miniatura. Peccato che molti animatronic siano poco o per niente funzionanti… Però divertente.
FORT LARAMIE: un forte simile a quello disneyano, ma più piccolo e fumettoso. Simpatico lo sceriffo Copperfield.
CINEMA 4D: uno dei peggiori che abbia mai visto. E tra l’altro è a pagamento! Guardatelo da fuori e andate oltre…
LA VALLE DEGLI GNOMI: forse il bruco-mela migliore d’Italia. Le scenografie fiabesche sono un po’ confuse, ma molto fantasiose. Peccato per gli animatronic poco funzionanti…
SPACE MOUSE: divertentissimo!!! Non adatto a chi soffre mal d’auto e simili, ma è eccezionale (e non c’è nè a Gardaland, nè a Mirabilandia!)!!!
CAPITANO NEMO ADVENTURE: scenografia abbastanza scarsa, ma grande divertimento nel primo splash-battle italiano.
BAIA DI PETER PAN: interessante percorso a piedi sul folletto inglese, col suo rifugio e il forte dei pirati. Bello vedere dai balconcini le otarie che nuotano nel lago.
SCIVOLONE GIGANTE: divertente scivolo, ma lunga fila.
Le altre attrazioni sono perlopiù attrazioni prettamente per bimbi piccoli. Fiabilandia non credo sia spesso affollato, il che lo rende un posto rilassante. Un must per le famiglie con bambini piccoli in vacanza in Riviera! Per chi non ne ha, c’è Mirabilandia.
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Simradadice
Ma scusate
Innanzitutto, una premessa: come si pretende di godersi Fiabilandia il 31 dicembre? Quando tutti sanno che è un parco all’APERTO, cioè, all’aperto significa che le attrazioni sono costruite per essere fruibili all’aperto… Quindi se ci vai il 31 dicembre, puoi goderti il parco – che rimane tale anche senza buona parte delle attrazioni -, ma almeno non dire di esserne deluso… Per di più, quando il prezzo viene ridotto proprio perchè siamo in inverno
Ma, detto questo, l’involontario (credo = malinteso in cui sono incorsi molti è presto svelato: FIABILANDIA è destinato ai più piccoli (2 -6 anni) e d’estate il suo dovere – DIVERTIRE I PIU’ PICCOLI – lo fa egregiamente.
Nessuno dice che è in competizione con altre strutture ben più ampie, complesse e ricche.
Infatti, se cercate attrazioni mozzafiato, divertimenti complicati (tipo Gardaland, Mirabilandia) non andate a Fiabilandia, Vi prego! Sarebbe come andare su una bella utilitaria, comoda e funzionale, e pretendere di essere in Ferrari!
Lo dice lo stesso nome FIABILANDIA è un percorso per i più piccoli che, occhi sgranati, penseranno di essere davvero in una delicata fiaba.
Come si può giudicare Fiabilandia con gli occhi di un adulto?? Nooo, nooo, non si può proprio.
Amici, portateci i vostri piccini e vi divertirete a guardare i loro (forse e giustamente ingenui) occhi.
Questo sì vi basterà!
PS: attenzione a usare certe parole (furto, ecc), non esagerate, su…
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Giuliadice
Fiabilandia?
Oggi, 30/12/09, in una fredda giornata di (quasi) fine anno, decidiamo di andare a scoprire questo parco, che il volantino invernale pubblicizza con tanta enfasi e fantasia. Eh sì, perchè di fantasia sul volantino ce n’è molta!!!
Sapendo che il parco sarà deserto, sia per la stagione, sia per la giornata uggiosa e fredda, verso le 10:30 di mattina entriamo comunque contenti di pagare il prezzo di 16 euro a testa, che ci garantisce l’utilizzo illimitato di tutte le attrazioni. Il nostro entusiasmo si smorza dopo un paio di passi…
Da grandi frequentatori di parchi di divertimento in Europa (Europa Park, Phantasialand, Portaventura, Disneyland, LegoLand, ecc…) ci basta uno sguardo per capire che la situazione è disastrosa. Sarà l’atmosfera invernale, ma… no, non è quello, qui è tutto squallido!
Con i nostri braccialetti di carta da 16 euro l’uno, ci avviamo verso “La grotta Magica”: un’esposizione di statuine di fate, gnomi, ecc…, appoggiate su delle rocce (finte, ma questo ci sta)… in vendita!!! Seguiamo il percorso di ben 3 metri ed arriviamo al retrostante negozio di souvenir, da dove usciamo ed entriamo direttamente nella stazione del treno, che la commessa del negozio ci dice che passerà tra dieci minuti…
Ci guardiamo intorno nell’attesa per capire se è tutto un sogno, anzi un incubo e dopo una bella attesa al gelo arriva questo lunghissimo convoglio, trainato da una locomotiva a gasolio, con i vagoni bianchi con le porticine rosa (automatiche, c’è scritto sopra, anche se il macchinista deve poi venire a chiuderle a mano una-per-una!!!), con le panchine marroncine (sono proprio panchine, messe una di fronte all’altra) ed il pavimento di legno completamente graffiato e consumato…
Il treno parte, siamo gli unici a bordo. Il percorso, tutto intorno al parco, dovrebbe magnificarne le attrazioni ed in effetti ci dà il quadro completo del disastro; facciamo tutto il giro, passando anche in una bella galleria dove siamo quasi soffocati dalla puzza dei gas di scarico del locomotore e scendiamo dove siamo saliti.
A questo punto ci dirigiamo alla prima, grande, vera attrazione (controllo braccialetto): “I Fuoripista”, un’avvincente percorso su macchinine guidate liberamente, tanto liberamente che i conducenti se sbagliano la curva devono scendere, spingere indietro la macchina e poi possono continuare i due magnifici giri intorno al nulla!!! Veramente un’attrazione interattiva ed affascinante!!!
Gasati dall’esperienza (in effetti abbiamo riso come dei matti, con la povera signora che ci diceva come spingere le macchine e si complimentava per come uscivamo dall’empasse, ma in fondo la disperazione ti fà scoprire delle risorse che non sapevi di avere!) cerchiamo nuove avventure ed approdiamo a “La Miniera d’oro” (controllo braccialetto), dove facciamo un giro su un piccolo otto (anzi, sette) volante con dei sacchi di sabbia sull’ultimo vagoncino (…???…) e quando chiediamo di farne un altro, rimanendo seduti, tanto non c’è nessuno, l’addetta alla giostra ci fà comunque scendere, uscire e rientrare! Risate a crepapelle!!!
Per espletare i nostri bisogni corporei, dietro una stupenda e microscopica fattoria, con bestie da stalla in condizioni di vero stallaggio (‘na puzza!!!), andiamo nei bagni, anch’essi a tema: infatti ci sono i water, i lavandini, le piastrelle (un bel pò datate), la carta igienica, il sapone e persino l’asciugamani! Una vera “fiaba”!!! Almeno, ad onor del vero, sono puliti, ma in fondo, perchè non dovrebbero esserlo, visto che non c’è nessuno???
Passiamo di volata dalla giungla, quella con le palline e gli scivoli (qui è un pò più sporco: su un tavolo di legno e relative panche campeggiano delle patatine fritte lasciate chissà in quale occasione da chissà chi) ed approdiamo all’unica cosa decente che abbiamo trovato: lo “Space Mouse”(controllo braccialetto), già visto mi pare al Leolandia Park, sul quale facciamo ben due giri entusiasmanti (a parte il fatto che in un giro quasi si blocca tutto e che è talmente brusco che rischiamo lussazioni alle anche…)!
Nel “Borgo Magico” dobbiamo aspettare seduti sui trattori, perchè c’è solo una signorina a controllare le giostre ed essendoci ben due altre attrazioni in movimento (è incredibile, sì, abbiamo incontrato altri esseri umani), non può far andare la terza finchè almeno una delle due non si ferma… è stato… cioè… ecco… vabbeh, andiamo avanti…
L'”Exotarium” ci fa venire le lacrime agli occhi… Sì, letteralmente, ma non per la bellezza, per la pena che fanno questi poveri animali in questo squallido ambiente, con molte gabbie con il vetro sporco o completamente coperto di umido, dove quindi è difficile vedere qualcosa e ci vengono dei dubbi anche sulle descrizioni delle specie ospitate, visto che dove c’è scritto pirana ci sono invece due pesci, uno bianco e l’altro rosso…!!! Cerchiamo di chiuderci la porta alle spalle, per rispetto ed anche perchè in un rettilario il caldo è fondamentale, ma chiusa bene proprio non ci sta… mah…
A questo punto ci sorbiamo “Il Labirinto di Fu Ming”, che potrebbe essere carino, ma è tenuto tanto male che non vedi l’ora di uscire! Per non parlare poi de “il Lago del Sogno” (sogno???)!!! Anzi, non ne parliamo…
E meglio non va con “Il Castello di Mago Merlino” (controllo braccialetto), sporco, incasinato, con “mostri” che fanno ridere anche i bambini di tre anni e vagoncini che per poco non ci hanno provocato degli strappi alla schiena, visti gli strattoni che danno quando si muovono!!! Una vera delizia!!! Finalmente (finalmente!!!), verso le 13:30, dopo ben tre ore di divertimento arriviamo all’agognata uscita e ce ne andiamo di filatoooooo!!!
Perchè non siamo usciti prima? Perchè la speranza è l’ultima a morire, perchè dopo aver speso 16 euro a testa (alla fin fine solo per quattro attrazioni, su quel poco che restava nessuno ci ha controllato il braccialetto) dovevamo andare fino in fondo, perchè alla fine eravamo curiosi di sapere fino a che punto un parco divertimenti (???) può cadere in basso!!!
Certo, siamo coscienti che, forse, d’estate, con il casino, la gente, le code, più attrazioni aperte (quelle a tema acqua erano chiuse ed anche altre, tipo “La Valle degli Gnomi”, boh…), questo parco può arrivare ad essere accettabile, ma in queste condizioni è meglio che lo tengano chiuso!!!
Inoltre c’erano delle cose anche a pagamento!!! Inaudito: mi fai spendere 16 euro e poi devo pagare altri soldi!!! E’ un furto!!! Per non parlare, citando il sito, della “magica atmosfera Natalizia, tra mille luci, musica, attrazioni e mercatini di Natale!”!!! Ma quale atmosfera??? Quattro palline di natale e qualche nastro!!! E basta!!! E la, ricitando, “favolosa pista di pattinaggio sul ghiaccio”??? Favolosa??? Nel senso che te la devi immaginare come nelle favole, visto che nella realtà è minuscola???!!!
Insomma, ci dispiace, veramente, ma non è proprio possibile dare un giudizio positivo di questo posto, perchè chiamarlo parco è offensivo per le altre strutture che si trovano in giro; persino i luna park itineranti sono meglio!!! Scusate la negatività, non è nostra abitudine, noi amiamo divertirci e siamo positivi ed ottimisti, ma forse proprio per questo siamo rimasti tanto male impressionati!
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Giovanni Vitadice
La scorsa estate, per la prima volta, ho visitato questo parco che era diventato uno dei miei obiettivi prioritari.
Pur essendo, infatti, una meta privilegiata per famiglie, se vissuto con lo spirito giusto può essere interessante anche per i giovani e può offire attrazioni divertenti e spazi rilassanti.
Sono tornato anche quest’anno e la mia visita risale ai giorni 21 e 22 agosto 2007, purtroppo durante una settimana piuttosto piovosa, per cui soprattutto il secondo giorno non ho potuto godere fino in fondo del parco. Fortunatamente vi è la presenza di attrazioni e spazi al coperto per cui anche in situazioni come questa si può sfruttare il tempo nel migliore dei modi; inoltre, nel mio caso, le condizioni meteo del primo giorno erano più favorevoli ed ha permesso, a me ed ai miei amici, di usufruire praticamente di tutte le attrazioni nell’arco dei due giorni.
Positivo il fatto che, pur con lo sconto Parksmania, si può usufruire del "secondo giorno gratis"; non tutti i parchi permettono di cumulare le due offerte.
Il parco si trova in una zona facilmente raggiungibile anche se, purtroppo, durante quei giorni la scritta era coperta da un mucchio di terreno alto alcuni metri, che proveniva dal vicino cantiere della strada statale in costruzione (che, tra l’altro, ha occupato parte del terreno del parco).
Gli spazi sembrano organizzati bene; il parco non è grandissimo ma nemmeno piccolo, tanto che una giornata è appena sufficiente per visitarlo tutto.
Purtroppo alcune attrazioni sembrano lasciate un po’ all’abbandono, come il Labirinto, che, se ben tenuto sarebbe molto carino.
Decisamente interessante la presenza di spazi educativi, come l’Exotario (spazio coperto con animali esotici), la Casa degli Insetti, la Vecchia Fattoria, la Casa del Contadino, il Giardino dei Frutti ed il Planetario, decisamente un po’ piccolo ma assolutamente da visitare per i bambini.
Vi sono poi almeno due "gioielli" come la Baia di Peter Pan, molto ben tematizzata, e Capitano Nemo Adventure, grande esempio di Splash Battle firmato Preston & Barbieri che, però, risulta un po’ incompleto e spesso non esattamente funzionante (sparando sui bersagli si dovrebbero spegnere le docce… ma nella realtà non sempre ciò accade). Nonostante questo è, a mio avviso, l’attrazione più divertente!
Altre attrazioni "minori" sono comunque interessanti, come La miniera d’oro, rollercoaster abbastanza ben tematizzato, e la Valle degli Gnomi, un classico "brucomela" ma ben inserito in un villaggio colorato.
Uno dei cavalli di battaglia del parco, il Castello di Merlino, si presenta come una dark ride a tema horror: un classico treno fantasma ma chiaramente inserito in un ambiente più adatto ad una struttura permanente che ad un luna park; il percorso, quindi, è certamente più lungo, situato all’interno di un "vero" castello tra passaggi coperti e scoperti, anche se in alcuni punti si vede una scarsa manutenzione dovuta perlopiù agli anni di vita dell’attrazione.
Quello che non manca a questo parco è l’originalità: si può trovare anche un tendone sotto il quale fare un giro sui pony (per i bambini), si trova una piscina per i più piccoli denominata Mar dei Ranocchi, vi è il Troll (animatronic ben fatto) che racconta la storia di Azzurrina e di come è nato il Babau, la mascotte di Fiabilandia.
Anche la Ricciovisione potrebbe essere considerata un’attrazione originale, o almeno lo era certamente all’epoca in cui era stata installata; oggi risente molto della sua età: si tratta, in pratica, di un cinema dinamico ma su pedana anzichè su sedili; la pedana, tra l’altro, è di dimensioni ridotte, soprattutto se paragonata alla superficie del tendone in cui si trova. In effetti, al giorno d’oggi, una tecnologia del genere risulta nettamente superata da altri esempi…
Per quanto concerne gli spettacoli, sebbene non numerosi, sono piacevoli, soprattutto quello a tema circense; lo show di magia, anche se coreograficamente impressionante, risulta poco adatto ad un pubblico di bambini, data la presenza di alcune scene un po’ forti (come le lame infuocate che "trafiggono" una ragazza). Non ho avuto invece la possibilità di vedere lo spettacolo dei pappagalli. Carina, comunque, l’idea di nominare i vari "teatri" con i colori dei loro tendoni. Durante la giornata, inoltre, gli sponsor del parco organizzano alcuni giochi e momenti di svago al termine dei quali distribuiscono camipioni omaggio dei prodotti reclamizzati.
Per quanto riguarda la ristorazione, molto buoni ed abbondanti i piatti forniti da La Pagoda, così come prelibate le pizze (io ho mangiato quelle, ma c’era molto altro) nel Saloon, tra l’altro ben tematizzato. Altra nota positiva: lo sconto del 10% per i tesserati Parksmania. Presenti anche alcuni chioschi, inclusa una frulleria molto fornita, ma qui forse la nota dolente è proprio nei prezzi un po’ alti.
Un particolare fascino assume il parco di sera; l’illuminazione mi è sembrata ben organizzata e lo spettacolo delle Fontante danzanti in mezzo al lago, che chiude la giornata, è di buona qualità.
Un problema che ho riscontrato in un paio di occasioni è quello della sicurezza per i più piccoli: nel Labirinto già citato, per esempio, vi sono soprattutto degli elementi "contundenti" e taglienti se non si fa abbastanza attenzione, mentre mi sembra alquanto strano che la giostra dei cavalli abbia il perimetro non recintato, permettendo a chiunque di poter salire o scendere anche con l’attrazione in movimento, rendendola appunto poco sicura.
In conclusione, si tratta di un parco decisamente da visitare soprattutto se si accompagnano bambini e ragazzi; per persone più adulte l’offerta sembra meno allettante, ma se si vuole trascorrere una giornata di relax sembra il luogo ideale, anche considerando il fatto che anche in giornate con alta affluenza le code non sono mai spropositate. Inoltre, se la giornata è bella, un giro su Capitano Nemo è d’obbligo!
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enzo plaiadice
Fiabilandia: tutto fumo e niente arrosto. Pubblicita ingannevole, le attrazioni sono deludenti e datate.
Per bambini? Ci sono piu attrazioni per bambini a Gardaland che non è specifico per bambini che non a Fiabilandia.
Alcuni del personale addetto sono poco gentili anche nelle risposte visto che hanno a che fare con dei bambini.
18 euro d’ingresso è un po’ caro ed in piu alcune attrazioni sono a pagamento:
2 euro 3 giri con poni
3 euro 4 minuti tappeti elastici
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simonedice
Ho letto i commenti precedenti.
Non si può giudicare FIABILANDIA solo da com’è adesso. Bisogna saperne la sua storia ed averne vissuto le sue evoluzioni, positive e negative che siano.
Ho avuto il piacere di iniziare a frequentarla da piccolo, "accompagnato" dagli adulti …ebbene, la nave dei pirati (allora visitabile), il brucomela, il lago dei cigni…erano attrazioni per chi immaginava solamente il mondo disney (non accessibile coi low cost odierni)…e immaginava ad occhi aperti un mondo di favole…
Erano i favolosi anni 80..ricordo ancora oggi una bella serata, conclusa con le FONTANE DANZANTI…gli occhi sgranati e la mano a mia madre…l’estate era tutta lì, ed era il massimo per un bambino.
Bisogna storicizzare FIABILANDIA..ora, nel 2007 i parchi a tema sono tanti, sono accessibili anche quelli che (allora) sembravano lontani e…è facile giudicare FIABILANDIA come una "delusione"…ma quante battaglie ha combattuto per resistere??
KING KONG…chi non se lo ricorda? lì, sdraiato nel capannone, ogni anno sempre più spelacchiato..ma quanta paura…!
Poi gli anni 90, da ragazzo ci si andava in compagnia per una serata alternativa, tutto sommato divertente: una birra al saloon , con una rapina dei cow boys e lo sceriffo che sparava…e tutti affacciati alla ringhiera, a guardare questo show che – seppur artigianale – faceva impressione…
Il LABIRINTO CINESE….bello perdersi con gli amici, chiamarsi a vicenda…chi faceva brutta figura? chi usciva per ultimo…e niente telefonini allora!
Ci sono stato nel 2004, coi nipoti: ebbene, anche loro erano entusiasti, perchè travolti dal fascino che , ancora oggi, FIABILANDIA riesce a tranettere a quel bambino degli anni "80…
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Giovanna (Como)dice
Ho visitato Fiabilandia e devo ammettere che la visita mi ha lasciato tanta amarezza e delusione. Non mi riferisco ad attrazioni e tematizzazioni ma a tutto il resto, in particolare al personale, alla ristorazione, alle indicazioni. 1) ero curiosa di vedere il troll delle fiabe. L’ho cercato e dopo 3 giri l’ho trovato per caso, dietro a 3 saracinesche nella frulleria di Merlino. Onestamente me ne sono accorta perchè un addetto alle pulizie stava aspirando la foglie proprio nella zona troll… Credo che un’insegna o qualche indicazione per trovare il troll (tra l’altro una delle novità dell’anno se non sbaglio) sarebbero di aiuto per gli ospiti.! La cosa che mi ha dato fastidio, però, è stato quando mi sono avvicinata per fare qualche foto e l’addetto alle pulizie mi ha detto con toni ben poco gentili che lui stava pulendo… Il tempo di scattare qualche foto e poi sono andata a chiamare un paio di amici che erano anche loro alla ricerca del Troll. Siamo tornati dal troll e il tipo, ancora più scocciato, ha chiesto ad una sua collega che stava pulendo i tavolini a che ora si sarebbe “esibito” il troll e visto che mancava ancora un’ora… ha iniziato a chiudere le saracinesche per farci sloggiare… Oltretutto il troll, che se non sbaglio dovrebbe essere un animatronics, era spento, fermo e immobile. 2) come da regolamento esposto, le attrazioni osservano un’ora di riposo a rotazione tra le 13 e le 15… peccato che la rotazione non esista e tutte hanno chiuso tra le 13 e le 14… la poca gente che era al parco si lamentava tutta… un’ora a passare da un’attrazione all’altra alla ricerca di qualcosa di funzionante… invano! 3) siamo andati a mangiare, verso le 12.30 (dopo lo spettacolo del Far West) nel fast food della zona western, il Saloon. Io ho preso un panino caldo con prosciutto e scamorza, mia mamma e un nostro amico un hot dog e un altro paio di panini mio papà e la nostra amica. Il mio panino non era caldo (il formaggio non era minimamente sciolto e il prosciutto era freddo) e il nostro amico ha detto che il suo panino era vecchio… mia mamma si è dovuta far cambiare il suo perchè la ragazza sbagliava a mettere le salse (lei chiedeva maionese e senape, e la tipa, per due volte, ha fatto maionese e ketckup!) 4) ho chiesto in due negozi vicini all’ingresso del parco se per caso avevano il portachiavi con Babau e mi è stato detto che non ne esistevano… sapevo di sicuro che ne erano stati fatti e alla fine l’ho trovato al bar dietro al lago dei sogni! Nei primi negozi a cui ho chiesto non potevano dirmi “non ne abbiamo, prova da qualche altra parte?” 5) nel “cinema dinamico” durante la pausa pranzo non era esposto nessun cartello che indicava l’orario di pausa… così come altra gente siamo entrati, visto che era aperto, e solo dopo circa 5 minuti senza vedere niente abbiamo dedotto che fosse la pausa pranzo… oltre a questo, nessuna traccia degli orari degli “spettacoli”. Dopo le 14 siamo comunque riusciti a vedere un filmato dall’inizio alla fine. Credo che in un parco, e soprattutto un parco per bambini, la gentilezza dei cast member e del personale in generale sia una cosa fondamentale. Ho apprezzato molto il Babau che alla mattina accoglieva gli ospiti (sia i più piccoli che gli adulti) e posava per le foto ricordo. Era bello vedere i bambini che aspettavano di entrare al parco e già osservavano felici la mascotte che li attendeva all’ingresso. Ho anche apprezzato la cordialità della ragazza della biglietteria che prima di emettere i biglietti ci ha spiegato e ricordato che usufruendo dello sconto Parksmania non avremmo potuto chiedere il secondo giorno gratis e ci ha chiesto se eravamo sicuri di non essere interessati all’ingresso per il giorno successivo. Molto cordiale anche l’omino degli spiedini di frutta del villaggio western che, così come durante una mia precedente visita, ha chiacchierato amichevolmente con noi e ci ha anche fatto un piccolo sconto sugli spiedini di frutta e sul cocco. Durante la mia prima visita, circa un mese prima, non avevo notato tutto queste cose perché ero entrata al parco dopo pranzo ed ero uscita verso le 17.30. La mia visita tra l’altro si era limitata alla sola osservazione delle tematizzazioni e alle attrazioni e l’unico acquisto che avevo fatto era stato uno spiedino di frutta. So che il parco è prettamente rivolto ai bambini, ma proprio per questo credo che la gentilezza e l’armonia siano una delle cose fondamentali. Tra l’altro, durante la mia visita ho sentito alcune delle persone presenti al parco che si lamentavano soprattutto della “pausa-pranzo delle attrazioni”. I bambini ovviamente non si accorgono di tutte queste cose (al massimo di annoiano perché non funzionano le loro “giostre” ma basta portarli nel children playground e alcuni di loro stanno tranquilli un’oretta) ma i genitori, soprattutto se sono alla loro prima visita al parco, restano molto delusi e sarebbe un peccato se iniziassero a fare cattiva pubblicità ai loro amici quando basterebbe solo organizzare meglio i turni della pausa pranzo dei dipendenti. Altre cose: – nell’Exotarium (molto ben tematizzato e con ottime riproduzioni di dinosauri) faceva bella mostra di sé anche una modernissima moto, parcheggiata in fondo alla corsia di sinistra (abbiamo anche la foto a testimonianza di questo) – dopo aver fatto un giro sul bruco della Valle degli gnomi, siamo scesi e, desiderosi di farne un altro, (nonostante io proponessi agli altri di chiedere alla ragazza se fosse possibile farlo senza dover rifare tutto il percorso uscita e rientro – c’erano solo due persone in attesa), siamo usciti dall’attrazione e rientrati. Quando ci siamo seduti nel bruco ho detto agli altri, ma facendo in modo che anche la ragazza sentisse: potevamo chiederle se potevamo restare su, tanto non c’è nessuno in fila d’attesa, e l’addetta all’attrazione mi ha risposto: “non posso, se faccio un’eccezione per voi poi devo farla per tutti”. Se ci fosse stata la coda in attesa (anche solo di 10 persone) non mi sarei mai sognata di fare una richiesta simile, ma ripeto c’erano SOLO due persone in coda e mi è sembrato inutile fare il giro dall’uscita all’entrata, sotto il sole cocente, per risalire subito sul bruco! Neanche a Gardaland è mai successa una cosa del genere, anzi su Peter Pan una volta in cui non c’era coda è stato proprio l’addetto a dirci se volevamo fare un altro giro di stare pure seduti. – alla frulleria, oltre a quello già raccontato, è capitato un altro inconveniente, a mio parere non molto bello. I nostri amici hanno preso un gelato e un frullato e ci siamo avvicinati ad un tavolo per sederci a gustarlo. Subito l’addetto alle pulizie (quello di prima) e un’altra ragazza, si sono avvicinati al tavolo per riordinare le sedie e pulire, impedendoci così di sederci. E questo è capitato anche con altre persone. Ma se il locale è aperto, anche se manca poco all’orario di chiusura, non ci si dovrebbe poter sedere ai tavoli? Un’altra cosa che non capisco è perché se il parco è aperto fino a mezzanotte, la frulleria debba chiudere alle 17. In questa stagione un frullato o un gelato lo mangi volentieri anche alle 10 di sera! So che questo è un parco per bambini e che i bambini queste cose non le notano, però noi parksmaniaci si sa che siamo molto critici sui particolari, perciò mi sono permessa di esprimere queste mie osservazioni allo scopo di aiutare il parco a migliorare sempre più.
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Fabio Ghiottodice
Percorrendo da Nord a Sud la statale Adriatica, poco dopo aver superato Rimini, in località Rivazzurra, si arriva a Fiabilandia: il primo impatto non è dei migliori, le indicazioni per raggiungere il parco (che dalla strada è quasi impossibile vedere) non sono tante, non c’è uno stradone che porta all’ingresso (assomiglia molto più ad una traversa) e il parcheggio è tutt’altro che sconfinato, rispetto a Mirabilandia o a Gardaland. Nonostante ciò, ci troviamo di fronte a un pezzo di storia del divertimento (è nato nel lontano 1965) che nel corso degli anni, pur non riuscendo a fare il grande salto come il vicino Mirabilandia o Gardaland, è riuscito ritagliarsi uno spazio più che meritato tra le strutture di divertimento per bambini. Infatti il target principale a cui è rivolta Fiabilandia è proprio quello delle famiglie con figli piccoli, perciò gli amanti delle emozioni forti e dell’adrenalina, rimarranno decisamente delusi dall’offerta di attrazioni di questo parco. Premesso, come doveroso, tutto ciò, andiamo alla scoperta di questo regno della fantasia: dopo aver fatto il biglietto presso una delle due casse, si varca il castello di ingresso e ci si trova davanti alla collina del Babau. Il Babau è la mascotte del parco, è simpatica e sorridente, una delle meglio riuscite che io abbia mai visto, in grado di fare invidia a molti parchi ben più quotati. Il tagliando d’ingresso va conservato perché alcune attrazioni del parco sono ad accesso limitato, nel senso che si possono fare solo due giri per ogni biglietto presentato (per questo bisogna all’ingresso dell’attrazione mostrare il biglietto che viene punzonato): questa cosa non è molto simpatica e trovo sia da abolire, ma per ora funziona così. Come si può vedere dalla piantina (un altro piccolo capolavoro, chiara, allegra, colorata ed esauriente), il parco ha forma circolare e si sviluppa attorno ad un piccolo lago centrale solcato dall’immancabile battello bianco di legno a pale, qui chiamato Fiaby Boat. Superato il Babau sulla sinistra troviamo l’area orientale in cui possiamo trovare due attrazioni e un self service (oltre al pontile di attracco del battello): Il lago del Sogno, Il labirinto di Fu-Ming e La Pagoda. Il Lago del Sogno è un percorso sull’acqua fatto a bordo di convogli a forma di drago da due posti per fila: la prima parte del viaggio è all’aperto, la scenografia è decisamente scarna, si limita a qualche fiore che spruzza acqua e a qualche “ombrello” roteante (in compenso nell’acqua si possono vedere molti pesci). Poi si entra nella bocca di un grosso drago, si percorre il corpo fino a raggiungere una sala centrale dove c’è una piccola sorpresa che riscatta in parte il viaggio fino a quel punto abbastanza spoglio. Il Labirinto di Fu-Ming è ambientato all’interno di una casa anch’essa il stile orientale ed è, appunto, un labirinto che si dipana su due piani: non è nulla di particolare, anche se la tematizzazione esterna non è fatta male. La Pagoda è un self service che si affaccia sul lago e in cui non si mangia male (e non si spende tanto), si può trovare un po’ di coda se ci si va all’orario di apertura, ma in generale, come in tutto il resto del parco, non si fanno mai code sopra il quarto d’ora. A destra dell’area orientale, c’è il Castello di Mago Merlino: il principio è lo stesso dei trenini fantasma del Luna Park, cambiano però l’ambientazione (è ricostruito un intero castello), il percorso più lungo e vario e le cose che si incontrano (non è tutto al buio, ci sono oggetti legato al mondo di Merlino). Tutto sommato non è male e anche se risente un po’ degli anni. Proseguendo in senso antiorario lungo i binari del trenino (Fiabilandia Express) che corre lungo il perimetro del parco, troviamo sulla destra una piccola area tipo giardinetti pubblici con piccoli giochi e sulla sinistra una zona dedicata ai bambini con scivoli, altalene , piccole giostrine e costruzioni gonfiabili. Poco oltre, sulla destra trovano luogo la zona più recente del parco in cui possiamo trovare il Ranger, il Jamming e il Savana Trail. Fino all’anno scorso in questa zona c’erano altre due attrazioni da luna park più rivolte ad un pubblico in cerca di “adrenalina” che però a causa dello scarso successo sono state eliminate (è rimasto solo il Ranger). Il Jamming ha, da quest’anno, sostituito il Roller Boom (un roller coaster che si faceva a bordo di vetture da 4 posti che ruotavano su se stesse) ed è uno spinning family coaster alla portata di tutti e che sta riscuotendo un discreto successo. Il Savana Trail è un percorso che fino all’anno scorso si percorreva a bordo di sferraglianti trenini e da quest’anno si fa a piedi: si possono ammirare animali veri, quali giraffe, cammelli, struzzi, etc. Fino al 2002 l’intera zona era abbastanza desolante, pochi alberi, gli animali stretti in un quadrato d’ombra mettevano molta tristezza, spero che le cose siano un po’ migliorate. Di fronte al Jamming, si trova l’Exotarium, una mostra di animali esotici e serpenti, e la Giungla Molle, un’altra area dedicata allo svago dei più piccoli. Proseguendo, si incontra il gioiellino del parco: La valle degli Gnomi, il classico bruco mela che presenta, però, una scenografia veramente “fumettosa” e colorata, una vera gioia per gli occhi e per i più piccini. Si passa all’interno di enormi mele, si costeggia un piccolo laghetto popolato di simpatici animali, si incontrano casette che sembrano uscite da Alice nel Paese delle meraviglie. Passando oltre si vede il Palaverde (dove si tengono alcuni spettacoli) e la Ricciovisione: in tanti anni non sono mai riuscito a dare un senso a questa attrazione. Si entra all’interno di questa cupola, si sale su una piattaforma al centro e ci si aggrappa ad una maniglia restando in piedi: viene poi proiettato un filmato (senza una storia) che mostra prima l’universo (l’infinitamente grande) per arrivare fino al Dna e agli atomi (l’infinitamente piccolo). Mentre scorrono le immagini la piattaforma si muove sempre con lo stesso ritmo a destra e a sinistra, indipendentemente da ciò che in quell’istante viene proiettato. Fortunatamente dovrebbe essere rimossa per lasciare spazio ad una piccola interactive ride (sempre che il progetta vada in porto). Vicino c’è Il Mar dei Ranocchi, una piccola piscina con cascate dove “gettare” i bambini nelle giornate calde, Il Palagiallo e i classici autoscontri sull’acqua per i più piccoli. Da qui in poi si estende la zona Far west, la meglio curata e tematizzata di tutto il parco: è ricostruito un piccolo villaggio (Laramie City) al cui interno si può trovare la stazione del treno (l’altra è vicino all’ingresso), il saloon, la casa del contadino, la vecchia fattoria (in cui si possono ammirare veri animali da cortile) e una serie di altri edifici in cui si possono trovare negozi e il tiro al bersaglio. Di fronte alla stazione si svolge lo Stunt Show Mezzogiorno di Fuoco che però per vari motivi non ho mai visto. Dietro il villaggio è ricostruito un fortino e un villaggio indiano (Navaho): non sarò Frontierland (Disneyland Paris), ma nel suo piccolo è una zona ben fatta e curata. Il pezzo forte della zona è La miniera d’oro: un mine train che passa attraverso un villaggio Apache, all’interno di grotte e miniere buie e sopra cascate d’acqua. Molto in piccolo e con le dovute proporzioni è sullo stile di Big Thunder Mountain dei parchi Disney, manca, però, ancora qualcosa nella tematizzazione, alcune parti del percorso sono ancora troppo spoglie. Usciti dall’area west, troviamo i Fuoripista, un percorso a bordo di piccole jeep che si guidano davvero e che a causa della scarsa portata oraria, ha sempre un po’ di coda (ma più che sopportabile). Anche qui non c’è una particolare scenografia purtroppo, c’è solo un piccolo ruscello che si attraversa a bordo delle jeep. Poco oltre c’è lo Scivolone Gigante, il classico scivolo coi tappeti da Luna Park. Di fronte nel lago c’è la Baia dei Pirati, dove è ricostruito il Galeone di Peter Pan e dove dall’anno prossimo dovrebbe trovare posto la ricostruzione della casa di Peter Pan. In queste acque vivono due foche vere che si esibiscono in piccoli numeri quando arriva il guardiano col mangiare. Concludendo il giro del lago, poco prima dell’ingresso/uscita del parco, c’è la stazione del treno e la Casa degli Insetti (un luogo in cui sono messi in mostra vari insetti). In conclusione, il parco non è di grandi pretese e ha molti difetti, ma è molto tranquillo, adatto alle famiglie con bambini piccoli che vogliono trascorrere una giornata allegra, ma senza la solita confusione e calca dei parchi maggiori. La strada che il parco sta seguendo verso una maggiore tematizzazione delle varie aree è probabilmente la migliore per consolidare il proprio target e se il progetto della interactive ride dovesse andare in porto sarebbe un gran bel passo avanti (e una vera novità all’interno del panorama italiano). La direzione è molto gentile e disponibile per qualunque informazione, basta mandare un’email a fiabilandia@fiabilandia.it.
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Fiabilandia nel 1996
Ho appena visto il video pubblicato da Parksmania, e devo dire che praticamente poco o nulla è cambiato ad oggi. Ho portato mia figlia a Fiabilandia 2 anni fa, quando aveva 4 anni, ma già quest’anno non ha voluto più andarci preferendo un giorno in più a Mirabilandia. Sicuramente è piacevole per portare bimbi fino ad una certa età, con attrazioni quasi tutte a portata di piccoli, ma dopo i 6 / 7 anni lascia il tempo che trova
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A me non piace!
Sono andato con la famiglia il 31/7/11, arrivo ore 10:30 siamo usciti alle 13:00 speso 81 euro in 4 considerando i 3 euro per il parcheggio! Soldi buttati via, per me troppo caro per quello che offre.
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Il paese italiano delle fiabe
Ero già stato a fiabilandia da piccolo, ma, da nostalgico che sono, ho deciso di andarci con altri amici “bambini dentro”. Il parco appare esternamente come un castello verde in mezzo alla città (che spiega perchè la chiusura è solitamente alle 18/19/20). Le attrazioni principali (e degne di nota sono le seguenti:
IL CASTELLO DI MAGO MERLINO: carinissimo castello semi-horror e giostra della mia infanzia. Non fa paura (forse a bambini molto piccoli un po’), ma le scenografie sono piuttosto fantasiose. Peccato solo che Merlino non muova più le braccia e non abbia più la sfera. La fila è generalmente abbastanza lunga, forse la più lunga del parco.
LABIRINTO DI FU-MING: eccezionale labirinto tematizzato. Molto divertente, anche se lo sarebbe di più se si salisse sulla torre (chiusa quando ci sono stato l’ultima volta)…
LAGO DEL SOGNO: water-ride con tema asiatico e scenografie interessanti. L’interno del drago non è più come prima, ma è comunque un attrazione particolare e molto carina.
MINIERA D’ORO: bel mini coaster che vorrebbe essere un disneyano BIG THUNDER MOUNTAIN in miniatura. Peccato che molti animatronic siano poco o per niente funzionanti… Però divertente.
FORT LARAMIE: un forte simile a quello disneyano, ma più piccolo e fumettoso. Simpatico lo sceriffo Copperfield.
CINEMA 4D: uno dei peggiori che abbia mai visto. E tra l’altro è a pagamento! Guardatelo da fuori e andate oltre…
LA VALLE DEGLI GNOMI: forse il bruco-mela migliore d’Italia. Le scenografie fiabesche sono un po’ confuse, ma molto fantasiose. Peccato per gli animatronic poco funzionanti…
SPACE MOUSE: divertentissimo!!! Non adatto a chi soffre mal d’auto e simili, ma è eccezionale (e non c’è nè a Gardaland, nè a Mirabilandia!)!!!
CAPITANO NEMO ADVENTURE: scenografia abbastanza scarsa, ma grande divertimento nel primo splash-battle italiano.
BAIA DI PETER PAN: interessante percorso a piedi sul folletto inglese, col suo rifugio e il forte dei pirati. Bello vedere dai balconcini le otarie che nuotano nel lago.
SCIVOLONE GIGANTE: divertente scivolo, ma lunga fila.
Le altre attrazioni sono perlopiù attrazioni prettamente per bimbi piccoli. Fiabilandia non credo sia spesso affollato, il che lo rende un posto rilassante. Un must per le famiglie con bambini piccoli in vacanza in Riviera! Per chi non ne ha, c’è Mirabilandia.
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Ma scusate
Innanzitutto, una premessa: come si pretende di godersi Fiabilandia il 31 dicembre? Quando tutti sanno che è un parco all’APERTO, cioè, all’aperto significa che le attrazioni sono costruite per essere fruibili all’aperto… Quindi se ci vai il 31 dicembre, puoi goderti il parco – che rimane tale anche senza buona parte delle attrazioni -, ma almeno non dire di esserne deluso… Per di più, quando il prezzo viene ridotto proprio perchè siamo in inverno
Ma, detto questo, l’involontario (credo = malinteso in cui sono incorsi molti è presto svelato: FIABILANDIA è destinato ai più piccoli (2 -6 anni) e d’estate il suo dovere – DIVERTIRE I PIU’ PICCOLI – lo fa egregiamente.
Nessuno dice che è in competizione con altre strutture ben più ampie, complesse e ricche.
Infatti, se cercate attrazioni mozzafiato, divertimenti complicati (tipo Gardaland, Mirabilandia) non andate a Fiabilandia, Vi prego! Sarebbe come andare su una bella utilitaria, comoda e funzionale, e pretendere di essere in Ferrari!
Lo dice lo stesso nome FIABILANDIA è un percorso per i più piccoli che, occhi sgranati, penseranno di essere davvero in una delicata fiaba.
Come si può giudicare Fiabilandia con gli occhi di un adulto?? Nooo, nooo, non si può proprio.
Amici, portateci i vostri piccini e vi divertirete a guardare i loro (forse e giustamente ingenui) occhi.
Questo sì vi basterà!
PS: attenzione a usare certe parole (furto, ecc), non esagerate, su…
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Fiabilandia?
Oggi, 30/12/09, in una fredda giornata di (quasi) fine anno, decidiamo di andare a scoprire questo parco, che il volantino invernale pubblicizza con tanta enfasi e fantasia. Eh sì, perchè di fantasia sul volantino ce n’è molta!!!
Sapendo che il parco sarà deserto, sia per la stagione, sia per la giornata uggiosa e fredda, verso le 10:30 di mattina entriamo comunque contenti di pagare il prezzo di 16 euro a testa, che ci garantisce l’utilizzo illimitato di tutte le attrazioni. Il nostro entusiasmo si smorza dopo un paio di passi…
Da grandi frequentatori di parchi di divertimento in Europa (Europa Park, Phantasialand, Portaventura, Disneyland, LegoLand, ecc…) ci basta uno sguardo per capire che la situazione è disastrosa. Sarà l’atmosfera invernale, ma… no, non è quello, qui è tutto squallido!
Con i nostri braccialetti di carta da 16 euro l’uno, ci avviamo verso “La grotta Magica”: un’esposizione di statuine di fate, gnomi, ecc…, appoggiate su delle rocce (finte, ma questo ci sta)… in vendita!!! Seguiamo il percorso di ben 3 metri ed arriviamo al retrostante negozio di souvenir, da dove usciamo ed entriamo direttamente nella stazione del treno, che la commessa del negozio ci dice che passerà tra dieci minuti…
Ci guardiamo intorno nell’attesa per capire se è tutto un sogno, anzi un incubo e dopo una bella attesa al gelo arriva questo lunghissimo convoglio, trainato da una locomotiva a gasolio, con i vagoni bianchi con le porticine rosa (automatiche, c’è scritto sopra, anche se il macchinista deve poi venire a chiuderle a mano una-per-una!!!), con le panchine marroncine (sono proprio panchine, messe una di fronte all’altra) ed il pavimento di legno completamente graffiato e consumato…
Il treno parte, siamo gli unici a bordo. Il percorso, tutto intorno al parco, dovrebbe magnificarne le attrazioni ed in effetti ci dà il quadro completo del disastro; facciamo tutto il giro, passando anche in una bella galleria dove siamo quasi soffocati dalla puzza dei gas di scarico del locomotore e scendiamo dove siamo saliti.
A questo punto ci dirigiamo alla prima, grande, vera attrazione (controllo braccialetto): “I Fuoripista”, un’avvincente percorso su macchinine guidate liberamente, tanto liberamente che i conducenti se sbagliano la curva devono scendere, spingere indietro la macchina e poi possono continuare i due magnifici giri intorno al nulla!!! Veramente un’attrazione interattiva ed affascinante!!!
Gasati dall’esperienza (in effetti abbiamo riso come dei matti, con la povera signora che ci diceva come spingere le macchine e si complimentava per come uscivamo dall’empasse, ma in fondo la disperazione ti fà scoprire delle risorse che non sapevi di avere!) cerchiamo nuove avventure ed approdiamo a “La Miniera d’oro” (controllo braccialetto), dove facciamo un giro su un piccolo otto (anzi, sette) volante con dei sacchi di sabbia sull’ultimo vagoncino (…???…) e quando chiediamo di farne un altro, rimanendo seduti, tanto non c’è nessuno, l’addetta alla giostra ci fà comunque scendere, uscire e rientrare! Risate a crepapelle!!!
Per espletare i nostri bisogni corporei, dietro una stupenda e microscopica fattoria, con bestie da stalla in condizioni di vero stallaggio (‘na puzza!!!), andiamo nei bagni, anch’essi a tema: infatti ci sono i water, i lavandini, le piastrelle (un bel pò datate), la carta igienica, il sapone e persino l’asciugamani! Una vera “fiaba”!!! Almeno, ad onor del vero, sono puliti, ma in fondo, perchè non dovrebbero esserlo, visto che non c’è nessuno???
Passiamo di volata dalla giungla, quella con le palline e gli scivoli (qui è un pò più sporco: su un tavolo di legno e relative panche campeggiano delle patatine fritte lasciate chissà in quale occasione da chissà chi) ed approdiamo all’unica cosa decente che abbiamo trovato: lo “Space Mouse”(controllo braccialetto), già visto mi pare al Leolandia Park, sul quale facciamo ben due giri entusiasmanti (a parte il fatto che in un giro quasi si blocca tutto e che è talmente brusco che rischiamo lussazioni alle anche…)!
Nel “Borgo Magico” dobbiamo aspettare seduti sui trattori, perchè c’è solo una signorina a controllare le giostre ed essendoci ben due altre attrazioni in movimento (è incredibile, sì, abbiamo incontrato altri esseri umani), non può far andare la terza finchè almeno una delle due non si ferma… è stato… cioè… ecco… vabbeh, andiamo avanti…
L'”Exotarium” ci fa venire le lacrime agli occhi… Sì, letteralmente, ma non per la bellezza, per la pena che fanno questi poveri animali in questo squallido ambiente, con molte gabbie con il vetro sporco o completamente coperto di umido, dove quindi è difficile vedere qualcosa e ci vengono dei dubbi anche sulle descrizioni delle specie ospitate, visto che dove c’è scritto pirana ci sono invece due pesci, uno bianco e l’altro rosso…!!! Cerchiamo di chiuderci la porta alle spalle, per rispetto ed anche perchè in un rettilario il caldo è fondamentale, ma chiusa bene proprio non ci sta… mah…
A questo punto ci sorbiamo “Il Labirinto di Fu Ming”, che potrebbe essere carino, ma è tenuto tanto male che non vedi l’ora di uscire! Per non parlare poi de “il Lago del Sogno” (sogno???)!!! Anzi, non ne parliamo…
E meglio non va con “Il Castello di Mago Merlino” (controllo braccialetto), sporco, incasinato, con “mostri” che fanno ridere anche i bambini di tre anni e vagoncini che per poco non ci hanno provocato degli strappi alla schiena, visti gli strattoni che danno quando si muovono!!! Una vera delizia!!! Finalmente (finalmente!!!), verso le 13:30, dopo ben tre ore di divertimento arriviamo all’agognata uscita e ce ne andiamo di filatoooooo!!!
Perchè non siamo usciti prima? Perchè la speranza è l’ultima a morire, perchè dopo aver speso 16 euro a testa (alla fin fine solo per quattro attrazioni, su quel poco che restava nessuno ci ha controllato il braccialetto) dovevamo andare fino in fondo, perchè alla fine eravamo curiosi di sapere fino a che punto un parco divertimenti (???) può cadere in basso!!!
Certo, siamo coscienti che, forse, d’estate, con il casino, la gente, le code, più attrazioni aperte (quelle a tema acqua erano chiuse ed anche altre, tipo “La Valle degli Gnomi”, boh…), questo parco può arrivare ad essere accettabile, ma in queste condizioni è meglio che lo tengano chiuso!!!
Inoltre c’erano delle cose anche a pagamento!!! Inaudito: mi fai spendere 16 euro e poi devo pagare altri soldi!!! E’ un furto!!! Per non parlare, citando il sito, della “magica atmosfera Natalizia, tra mille luci, musica, attrazioni e mercatini di Natale!”!!! Ma quale atmosfera??? Quattro palline di natale e qualche nastro!!! E basta!!! E la, ricitando, “favolosa pista di pattinaggio sul ghiaccio”??? Favolosa??? Nel senso che te la devi immaginare come nelle favole, visto che nella realtà è minuscola???!!!
Insomma, ci dispiace, veramente, ma non è proprio possibile dare un giudizio positivo di questo posto, perchè chiamarlo parco è offensivo per le altre strutture che si trovano in giro; persino i luna park itineranti sono meglio!!! Scusate la negatività, non è nostra abitudine, noi amiamo divertirci e siamo positivi ed ottimisti, ma forse proprio per questo siamo rimasti tanto male impressionati!
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La scorsa estate, per la prima volta, ho visitato questo parco che era diventato uno dei miei obiettivi prioritari.
Pur essendo, infatti, una meta privilegiata per famiglie, se vissuto con lo spirito giusto può essere interessante anche per i giovani e può offire attrazioni divertenti e spazi rilassanti.
Sono tornato anche quest’anno e la mia visita risale ai giorni 21 e 22 agosto 2007, purtroppo durante una settimana piuttosto piovosa, per cui soprattutto il secondo giorno non ho potuto godere fino in fondo del parco. Fortunatamente vi è la presenza di attrazioni e spazi al coperto per cui anche in situazioni come questa si può sfruttare il tempo nel migliore dei modi; inoltre, nel mio caso, le condizioni meteo del primo giorno erano più favorevoli ed ha permesso, a me ed ai miei amici, di usufruire praticamente di tutte le attrazioni nell’arco dei due giorni.
Positivo il fatto che, pur con lo sconto Parksmania, si può usufruire del "secondo giorno gratis"; non tutti i parchi permettono di cumulare le due offerte.
Il parco si trova in una zona facilmente raggiungibile anche se, purtroppo, durante quei giorni la scritta era coperta da un mucchio di terreno alto alcuni metri, che proveniva dal vicino cantiere della strada statale in costruzione (che, tra l’altro, ha occupato parte del terreno del parco).
Gli spazi sembrano organizzati bene; il parco non è grandissimo ma nemmeno piccolo, tanto che una giornata è appena sufficiente per visitarlo tutto.
Purtroppo alcune attrazioni sembrano lasciate un po’ all’abbandono, come il Labirinto, che, se ben tenuto sarebbe molto carino.
Decisamente interessante la presenza di spazi educativi, come l’Exotario (spazio coperto con animali esotici), la Casa degli Insetti, la Vecchia Fattoria, la Casa del Contadino, il Giardino dei Frutti ed il Planetario, decisamente un po’ piccolo ma assolutamente da visitare per i bambini.
Vi sono poi almeno due "gioielli" come la Baia di Peter Pan, molto ben tematizzata, e Capitano Nemo Adventure, grande esempio di Splash Battle firmato Preston & Barbieri che, però, risulta un po’ incompleto e spesso non esattamente funzionante (sparando sui bersagli si dovrebbero spegnere le docce… ma nella realtà non sempre ciò accade). Nonostante questo è, a mio avviso, l’attrazione più divertente!
Altre attrazioni "minori" sono comunque interessanti, come La miniera d’oro, rollercoaster abbastanza ben tematizzato, e la Valle degli Gnomi, un classico "brucomela" ma ben inserito in un villaggio colorato.
Uno dei cavalli di battaglia del parco, il Castello di Merlino, si presenta come una dark ride a tema horror: un classico treno fantasma ma chiaramente inserito in un ambiente più adatto ad una struttura permanente che ad un luna park; il percorso, quindi, è certamente più lungo, situato all’interno di un "vero" castello tra passaggi coperti e scoperti, anche se in alcuni punti si vede una scarsa manutenzione dovuta perlopiù agli anni di vita dell’attrazione.
Quello che non manca a questo parco è l’originalità: si può trovare anche un tendone sotto il quale fare un giro sui pony (per i bambini), si trova una piscina per i più piccoli denominata Mar dei Ranocchi, vi è il Troll (animatronic ben fatto) che racconta la storia di Azzurrina e di come è nato il Babau, la mascotte di Fiabilandia.
Anche la Ricciovisione potrebbe essere considerata un’attrazione originale, o almeno lo era certamente all’epoca in cui era stata installata; oggi risente molto della sua età: si tratta, in pratica, di un cinema dinamico ma su pedana anzichè su sedili; la pedana, tra l’altro, è di dimensioni ridotte, soprattutto se paragonata alla superficie del tendone in cui si trova. In effetti, al giorno d’oggi, una tecnologia del genere risulta nettamente superata da altri esempi…
Per quanto concerne gli spettacoli, sebbene non numerosi, sono piacevoli, soprattutto quello a tema circense; lo show di magia, anche se coreograficamente impressionante, risulta poco adatto ad un pubblico di bambini, data la presenza di alcune scene un po’ forti (come le lame infuocate che "trafiggono" una ragazza). Non ho avuto invece la possibilità di vedere lo spettacolo dei pappagalli. Carina, comunque, l’idea di nominare i vari "teatri" con i colori dei loro tendoni. Durante la giornata, inoltre, gli sponsor del parco organizzano alcuni giochi e momenti di svago al termine dei quali distribuiscono camipioni omaggio dei prodotti reclamizzati.
Per quanto riguarda la ristorazione, molto buoni ed abbondanti i piatti forniti da La Pagoda, così come prelibate le pizze (io ho mangiato quelle, ma c’era molto altro) nel Saloon, tra l’altro ben tematizzato. Altra nota positiva: lo sconto del 10% per i tesserati Parksmania. Presenti anche alcuni chioschi, inclusa una frulleria molto fornita, ma qui forse la nota dolente è proprio nei prezzi un po’ alti.
Un particolare fascino assume il parco di sera; l’illuminazione mi è sembrata ben organizzata e lo spettacolo delle Fontante danzanti in mezzo al lago, che chiude la giornata, è di buona qualità.
Un problema che ho riscontrato in un paio di occasioni è quello della sicurezza per i più piccoli: nel Labirinto già citato, per esempio, vi sono soprattutto degli elementi "contundenti" e taglienti se non si fa abbastanza attenzione, mentre mi sembra alquanto strano che la giostra dei cavalli abbia il perimetro non recintato, permettendo a chiunque di poter salire o scendere anche con l’attrazione in movimento, rendendola appunto poco sicura.
In conclusione, si tratta di un parco decisamente da visitare soprattutto se si accompagnano bambini e ragazzi; per persone più adulte l’offerta sembra meno allettante, ma se si vuole trascorrere una giornata di relax sembra il luogo ideale, anche considerando il fatto che anche in giornate con alta affluenza le code non sono mai spropositate. Inoltre, se la giornata è bella, un giro su Capitano Nemo è d’obbligo!
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Fiabilandia: tutto fumo e niente arrosto. Pubblicita ingannevole, le attrazioni sono deludenti e datate.
Per bambini? Ci sono piu attrazioni per bambini a Gardaland che non è specifico per bambini che non a Fiabilandia.
Alcuni del personale addetto sono poco gentili anche nelle risposte visto che hanno a che fare con dei bambini.
18 euro d’ingresso è un po’ caro ed in piu alcune attrazioni sono a pagamento:
2 euro 3 giri con poni
3 euro 4 minuti tappeti elastici
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Ho letto i commenti precedenti.
Non si può giudicare FIABILANDIA solo da com’è adesso. Bisogna saperne la sua storia ed averne vissuto le sue evoluzioni, positive e negative che siano.
Ho avuto il piacere di iniziare a frequentarla da piccolo, "accompagnato" dagli adulti …ebbene, la nave dei pirati (allora visitabile), il brucomela, il lago dei cigni…erano attrazioni per chi immaginava solamente il mondo disney (non accessibile coi low cost odierni)…e immaginava ad occhi aperti un mondo di favole…
Erano i favolosi anni 80..ricordo ancora oggi una bella serata, conclusa con le FONTANE DANZANTI…gli occhi sgranati e la mano a mia madre…l’estate era tutta lì, ed era il massimo per un bambino.
Bisogna storicizzare FIABILANDIA..ora, nel 2007 i parchi a tema sono tanti, sono accessibili anche quelli che (allora) sembravano lontani e…è facile giudicare FIABILANDIA come una "delusione"…ma quante battaglie ha combattuto per resistere??
KING KONG…chi non se lo ricorda? lì, sdraiato nel capannone, ogni anno sempre più spelacchiato..ma quanta paura…!
Poi gli anni 90, da ragazzo ci si andava in compagnia per una serata alternativa, tutto sommato divertente: una birra al saloon , con una rapina dei cow boys e lo sceriffo che sparava…e tutti affacciati alla ringhiera, a guardare questo show che – seppur artigianale – faceva impressione…
Il LABIRINTO CINESE….bello perdersi con gli amici, chiamarsi a vicenda…chi faceva brutta figura? chi usciva per ultimo…e niente telefonini allora!
Ci sono stato nel 2004, coi nipoti: ebbene, anche loro erano entusiasti, perchè travolti dal fascino che , ancora oggi, FIABILANDIA riesce a tranettere a quel bambino degli anni "80…
simrada@yahoo.it
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Ho visitato Fiabilandia e devo ammettere che la visita mi ha lasciato tanta amarezza e delusione.
Non mi riferisco ad attrazioni e tematizzazioni ma a tutto il resto, in particolare al personale, alla ristorazione, alle indicazioni.
1) ero curiosa di vedere il troll delle fiabe. L’ho cercato e dopo 3 giri l’ho trovato per caso, dietro a 3 saracinesche nella frulleria di Merlino. Onestamente me ne sono accorta perchè un addetto alle pulizie stava aspirando la foglie proprio nella zona troll… Credo che un’insegna o qualche indicazione per trovare il troll (tra l’altro una delle novità dell’anno se non sbaglio) sarebbero di aiuto per gli ospiti.!
La cosa che mi ha dato fastidio, però, è stato quando mi sono avvicinata per fare qualche foto e l’addetto alle pulizie mi ha detto con toni ben poco gentili che lui stava pulendo… Il tempo di scattare qualche foto e poi sono andata a chiamare un paio di amici che erano anche loro alla ricerca del Troll.
Siamo tornati dal troll e il tipo, ancora più scocciato, ha chiesto ad una sua collega che stava pulendo i tavolini a che ora si sarebbe “esibito” il troll e visto che mancava ancora un’ora… ha iniziato a chiudere le saracinesche per farci sloggiare…
Oltretutto il troll, che se non sbaglio dovrebbe essere un animatronics, era spento, fermo e immobile.
2) come da regolamento esposto, le attrazioni osservano un’ora di riposo a rotazione tra le 13 e le 15… peccato che la rotazione non esista e tutte hanno chiuso tra le 13 e le 14… la poca gente che era al parco si lamentava tutta… un’ora a passare da un’attrazione all’altra alla ricerca di qualcosa di funzionante… invano!
3) siamo andati a mangiare, verso le 12.30 (dopo lo spettacolo del Far West) nel fast food della zona western, il Saloon.
Io ho preso un panino caldo con prosciutto e scamorza, mia mamma e un nostro amico un hot dog e un altro paio di panini mio papà e la nostra amica. Il mio panino non era caldo (il formaggio non era minimamente sciolto e il prosciutto era freddo) e il nostro amico ha detto che il suo panino era vecchio… mia mamma si è dovuta far cambiare il suo perchè la ragazza sbagliava a mettere le salse (lei chiedeva maionese e senape, e la tipa, per due volte, ha fatto maionese e ketckup!)
4) ho chiesto in due negozi vicini all’ingresso del parco se per caso avevano il portachiavi con Babau e mi è stato detto che non ne esistevano… sapevo di sicuro che ne erano stati fatti e alla fine l’ho trovato al bar dietro al lago dei sogni! Nei primi negozi a cui ho chiesto non potevano dirmi “non ne abbiamo, prova da qualche altra parte?”
5) nel “cinema dinamico” durante la pausa pranzo non era esposto nessun cartello che indicava l’orario di pausa… così come altra gente siamo entrati, visto che era aperto, e solo dopo circa 5 minuti senza vedere niente abbiamo dedotto che fosse la pausa pranzo… oltre a questo, nessuna traccia degli orari degli “spettacoli”. Dopo le 14 siamo comunque riusciti a vedere un filmato dall’inizio alla fine.
Credo che in un parco, e soprattutto un parco per bambini, la gentilezza dei cast member e del personale in generale sia una cosa fondamentale.
Ho apprezzato molto il Babau che alla mattina accoglieva gli ospiti (sia i più piccoli che gli adulti) e posava per le foto ricordo. Era bello vedere i bambini che aspettavano di entrare al parco e già osservavano felici la mascotte che li attendeva all’ingresso.
Ho anche apprezzato la cordialità della ragazza della biglietteria che prima di emettere i biglietti ci ha spiegato e ricordato che usufruendo dello sconto Parksmania non avremmo potuto chiedere il secondo giorno gratis e ci ha chiesto se eravamo sicuri di non essere interessati all’ingresso per il giorno successivo.
Molto cordiale anche l’omino degli spiedini di frutta del villaggio western che, così come durante una mia precedente visita, ha chiacchierato amichevolmente con noi e ci ha anche fatto un piccolo sconto sugli spiedini di frutta e sul cocco.
Durante la mia prima visita, circa un mese prima, non avevo notato tutto queste cose perché ero entrata al parco dopo pranzo ed ero uscita verso le 17.30. La mia visita tra l’altro si era limitata alla sola osservazione delle tematizzazioni e alle attrazioni e l’unico acquisto che avevo fatto era stato uno spiedino di frutta.
So che il parco è prettamente rivolto ai bambini, ma proprio per questo credo che la gentilezza e l’armonia siano una delle cose fondamentali. Tra l’altro, durante la mia visita ho sentito alcune delle persone presenti al parco che si lamentavano soprattutto della “pausa-pranzo delle attrazioni”.
I bambini ovviamente non si accorgono di tutte queste cose (al massimo di annoiano perché non funzionano le loro “giostre” ma basta portarli nel children playground e alcuni di loro stanno tranquilli un’oretta) ma i genitori, soprattutto se sono alla loro prima visita al parco, restano molto delusi e sarebbe un peccato se iniziassero a fare cattiva pubblicità ai loro amici quando basterebbe solo organizzare meglio i turni della pausa pranzo dei dipendenti.
Altre cose:
– nell’Exotarium (molto ben tematizzato e con ottime riproduzioni di dinosauri) faceva bella mostra di sé anche una modernissima moto, parcheggiata in fondo alla corsia di sinistra (abbiamo anche la foto a testimonianza di questo)
– dopo aver fatto un giro sul bruco della Valle degli gnomi, siamo scesi e, desiderosi di farne un altro, (nonostante io proponessi agli altri di chiedere alla ragazza se fosse possibile farlo senza dover rifare tutto il percorso uscita e rientro – c’erano solo due persone in attesa), siamo usciti dall’attrazione e rientrati. Quando ci siamo seduti nel bruco ho detto agli altri, ma facendo in modo che anche la ragazza sentisse: potevamo chiederle se potevamo restare su, tanto non c’è nessuno in fila d’attesa, e l’addetta all’attrazione mi ha risposto: “non posso, se faccio un’eccezione per voi poi devo farla per tutti”. Se ci fosse stata la coda in attesa (anche solo di 10 persone) non mi sarei mai sognata di fare una richiesta simile, ma ripeto c’erano SOLO due persone in coda e mi è sembrato inutile fare il giro dall’uscita all’entrata, sotto il sole cocente, per risalire subito sul bruco! Neanche a Gardaland è mai successa una cosa del genere, anzi su Peter Pan una volta in cui non c’era coda è stato proprio l’addetto a dirci se volevamo fare un altro giro di stare pure seduti.
– alla frulleria, oltre a quello già raccontato, è capitato un altro inconveniente, a mio parere non molto bello. I nostri amici hanno preso un gelato e un frullato e ci siamo avvicinati ad un tavolo per sederci a gustarlo. Subito l’addetto alle pulizie (quello di prima) e un’altra ragazza, si sono avvicinati al tavolo per riordinare le sedie e pulire, impedendoci così di sederci. E questo è capitato anche con altre persone. Ma se il locale è aperto, anche se manca poco all’orario di chiusura, non ci si dovrebbe poter sedere ai tavoli?
Un’altra cosa che non capisco è perché se il parco è aperto fino a mezzanotte, la frulleria debba chiudere alle 17. In questa stagione un frullato o un gelato lo mangi volentieri anche alle 10 di sera!
So che questo è un parco per bambini e che i bambini queste cose non le notano, però noi parksmaniaci si sa che siamo molto critici sui particolari, perciò mi sono permessa di esprimere queste mie osservazioni allo scopo di aiutare il parco a migliorare sempre più.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Percorrendo da Nord a Sud la statale Adriatica, poco dopo aver superato Rimini, in località Rivazzurra, si arriva a Fiabilandia: il primo impatto non è dei migliori, le indicazioni per raggiungere il parco (che dalla strada è quasi impossibile vedere) non sono tante, non c’è uno stradone che porta all’ingresso (assomiglia molto più ad una traversa) e il parcheggio è tutt’altro che sconfinato, rispetto a Mirabilandia o a Gardaland.
Nonostante ciò, ci troviamo di fronte a un pezzo di storia del divertimento (è nato nel lontano 1965) che nel corso degli anni, pur non riuscendo a fare il grande salto come il vicino Mirabilandia o Gardaland, è riuscito ritagliarsi uno spazio più che meritato tra le strutture di divertimento per bambini. Infatti il target principale a cui è rivolta Fiabilandia è proprio quello delle famiglie con figli piccoli, perciò gli amanti delle emozioni forti e dell’adrenalina, rimarranno decisamente delusi dall’offerta di attrazioni di questo parco.
Premesso, come doveroso, tutto ciò, andiamo alla scoperta di questo regno della fantasia: dopo aver fatto il biglietto presso una delle due casse, si varca il castello di ingresso e ci si trova davanti alla collina del Babau. Il Babau è la mascotte del parco, è simpatica e sorridente, una delle meglio riuscite che io abbia mai visto, in grado di fare invidia a molti parchi ben più quotati. Il tagliando d’ingresso va conservato perché alcune attrazioni del parco sono ad accesso limitato, nel senso che si possono fare solo due giri per ogni biglietto presentato (per questo bisogna all’ingresso dell’attrazione mostrare il biglietto che viene punzonato): questa cosa non è molto simpatica e trovo sia da abolire, ma per ora funziona così.
Come si può vedere dalla piantina (un altro piccolo capolavoro, chiara, allegra, colorata ed esauriente), il parco ha forma circolare e si sviluppa attorno ad un piccolo lago centrale solcato dall’immancabile battello bianco di legno a pale, qui chiamato Fiaby Boat.
Superato il Babau sulla sinistra troviamo l’area orientale in cui possiamo trovare due attrazioni e un self service (oltre al pontile di attracco del battello): Il lago del Sogno, Il labirinto di Fu-Ming e La Pagoda.
Il Lago del Sogno è un percorso sull’acqua fatto a bordo di convogli a forma di drago da due posti per fila: la prima parte del viaggio è all’aperto, la scenografia è decisamente scarna, si limita a qualche fiore che spruzza acqua e a qualche “ombrello” roteante (in compenso nell’acqua si possono vedere molti pesci). Poi si entra nella bocca di un grosso drago, si percorre il corpo fino a raggiungere una sala centrale dove c’è una piccola sorpresa che riscatta in parte il viaggio fino a quel punto abbastanza spoglio.
Il Labirinto di Fu-Ming è ambientato all’interno di una casa anch’essa il stile orientale ed è, appunto, un labirinto che si dipana su due piani: non è nulla di particolare, anche se la tematizzazione esterna non è fatta male.
La Pagoda è un self service che si affaccia sul lago e in cui non si mangia male (e non si spende tanto), si può trovare un po’ di coda se ci si va all’orario di apertura, ma in generale, come in tutto il resto del parco, non si fanno mai code sopra il quarto d’ora.
A destra dell’area orientale, c’è il Castello di Mago Merlino: il principio è lo stesso dei trenini fantasma del Luna Park, cambiano però l’ambientazione (è ricostruito un intero castello), il percorso più lungo e vario e le cose che si incontrano (non è tutto al buio, ci sono oggetti legato al mondo di Merlino). Tutto sommato non è male e anche se risente un po’ degli anni.
Proseguendo in senso antiorario lungo i binari del trenino (Fiabilandia Express) che corre lungo il perimetro del parco, troviamo sulla destra una piccola area tipo giardinetti pubblici con piccoli giochi e sulla sinistra una zona dedicata ai bambini con scivoli, altalene , piccole giostrine e costruzioni gonfiabili.
Poco oltre, sulla destra trovano luogo la zona più recente del parco in cui possiamo trovare il Ranger, il Jamming e il Savana Trail. Fino all’anno scorso in questa zona c’erano altre due attrazioni da luna park più rivolte ad un pubblico in cerca di “adrenalina” che però a causa dello scarso successo sono state eliminate (è rimasto solo il Ranger).
Il Jamming ha, da quest’anno, sostituito il Roller Boom (un roller coaster che si faceva a bordo di vetture da 4 posti che ruotavano su se stesse) ed è uno spinning family coaster alla portata di tutti e che sta riscuotendo un discreto successo.
Il Savana Trail è un percorso che fino all’anno scorso si percorreva a bordo di sferraglianti trenini e da quest’anno si fa a piedi: si possono ammirare animali veri, quali giraffe, cammelli, struzzi, etc. Fino al 2002 l’intera zona era abbastanza desolante, pochi alberi, gli animali stretti in un quadrato d’ombra mettevano molta tristezza, spero che le cose siano un po’ migliorate.
Di fronte al Jamming, si trova l’Exotarium, una mostra di animali esotici e serpenti, e la Giungla Molle, un’altra area dedicata allo svago dei più piccoli.
Proseguendo, si incontra il gioiellino del parco: La valle degli Gnomi, il classico bruco mela che presenta, però, una scenografia veramente “fumettosa” e colorata, una vera gioia per gli occhi e per i più piccini. Si passa all’interno di enormi mele, si costeggia un piccolo laghetto popolato di simpatici animali, si incontrano casette che sembrano uscite da Alice nel Paese delle meraviglie.
Passando oltre si vede il Palaverde (dove si tengono alcuni spettacoli) e la Ricciovisione: in tanti anni non sono mai riuscito a dare un senso a questa attrazione. Si entra all’interno di questa cupola, si sale su una piattaforma al centro e ci si aggrappa ad una maniglia restando in piedi: viene poi proiettato un filmato (senza una storia) che mostra prima l’universo (l’infinitamente grande) per arrivare fino al Dna e agli atomi (l’infinitamente piccolo). Mentre scorrono le immagini la piattaforma si muove sempre con lo stesso ritmo a destra e a sinistra, indipendentemente da ciò che in quell’istante viene proiettato. Fortunatamente dovrebbe essere rimossa per lasciare spazio ad una piccola interactive ride (sempre che il progetta vada in porto).
Vicino c’è Il Mar dei Ranocchi, una piccola piscina con cascate dove “gettare” i bambini nelle giornate calde, Il Palagiallo e i classici autoscontri sull’acqua per i più piccoli.
Da qui in poi si estende la zona Far west, la meglio curata e tematizzata di tutto il parco: è ricostruito un piccolo villaggio (Laramie City) al cui interno si può trovare la stazione del treno (l’altra è vicino all’ingresso), il saloon, la casa del contadino, la vecchia fattoria (in cui si possono ammirare veri animali da cortile) e una serie di altri edifici in cui si possono trovare negozi e il tiro al bersaglio. Di fronte alla stazione si svolge lo Stunt Show Mezzogiorno di Fuoco che però per vari motivi non ho mai visto.
Dietro il villaggio è ricostruito un fortino e un villaggio indiano (Navaho): non sarò Frontierland (Disneyland Paris), ma nel suo piccolo è una zona ben fatta e curata. Il pezzo forte della zona è La miniera d’oro: un mine train che passa attraverso un villaggio Apache, all’interno di grotte e miniere buie e sopra cascate d’acqua. Molto in piccolo e con le dovute proporzioni è sullo stile di Big Thunder Mountain dei parchi Disney, manca, però, ancora qualcosa nella tematizzazione, alcune parti del percorso sono ancora troppo spoglie.
Usciti dall’area west, troviamo i Fuoripista, un percorso a bordo di piccole jeep che si guidano davvero e che a causa della scarsa portata oraria, ha sempre un po’ di coda (ma più che sopportabile). Anche qui non c’è una particolare scenografia purtroppo, c’è solo un piccolo ruscello che si attraversa a bordo delle jeep.
Poco oltre c’è lo Scivolone Gigante, il classico scivolo coi tappeti da Luna Park. Di fronte nel lago c’è la Baia dei Pirati, dove è ricostruito il Galeone di Peter Pan e dove dall’anno prossimo dovrebbe trovare posto la ricostruzione della casa di Peter Pan. In queste acque vivono due foche vere che si esibiscono in piccoli numeri quando arriva il guardiano col mangiare.
Concludendo il giro del lago, poco prima dell’ingresso/uscita del parco, c’è la stazione del treno e la Casa degli Insetti (un luogo in cui sono messi in mostra vari insetti).
In conclusione, il parco non è di grandi pretese e ha molti difetti, ma è molto tranquillo, adatto alle famiglie con bambini piccoli che vogliono trascorrere una giornata allegra, ma senza la solita confusione e calca dei parchi maggiori. La strada che il parco sta seguendo verso una maggiore tematizzazione delle varie aree è probabilmente la migliore per consolidare il proprio target e se il progetto della interactive ride dovesse andare in porto sarebbe un gran bel passo avanti (e una vera novità all’interno del panorama italiano). La direzione è molto gentile e disponibile per qualunque informazione, basta mandare un’email a fiabilandia@fiabilandia.it.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.