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Costa Caribe
Parto subito col parco acquatico di Port Aventura. Il parco non è molto grande, anche se ha un discreto numero di scivoli, è molto colorato e ben tematizzato (almeno la parte iniziale). Ha una capienza massima di circa 4900 persone, perciò dopo una certa ora può essere difficile riuscire ad entrare.
Parto subito con i punti negativi: il costo di ingresso è di 18,50 € (un ingresso gratis per chi alloggia negli alberghi del parco). Per un armadietto in cui stava una zaino e niente di più mi hanno chiesto 7 € + caparra. Le sdraio costano 4 € l’una e come se non bastasse l’affitto dei gommoni porta via altri euro. In più l’acqua delle docce negli spogliatoi è gelida. Se volevo regalare dei soldi, mi sarei rivolto a Emergency, non certo ad alla Universal.
Intendiamoci, non è obbligatorio affittare i gommoni (e infatti io non l’ho affittato), perchè gli scivoli che prevedono l’eso del gommone, sono dotati di gommoni "free". L’unico inconveniente è che questi gommoni free non sono molti, perciò ti tocca fare la coda per prendere il gommone e poi la coda per lo scivolo insieme a tutti quelli che hanno il proprio gommone (doppia coda).
Detto ciò, il parco è diviso in una parte al coperto e in una all’aperto. Nella parte indoor, oltre ad alcune piscine per bimbi, sono presenti due scivoli a corpo libero chiusi molto veloci. All’aperto si può trovare il classico fiume lento, una bella piscina ad onde, un playground per i più piccoli (tipo quello di Mirabeach), 2 scivoli a corpo libero, 2 scivoli da fare con gommoni a 1 o 2 posti e uno scivolo da fare a bordo di gommoni a 6 posti.
Ci si diverte abbastanza e visto il caldo è anche molto piacevole passare le ore più calde nell’acqua. Va detto che visto lo scarso numero di scivoli, le code sono di un certo peso (20 minuti per scivolo).
Manca un’area verde sufficentemente grande per poter stendere l’asciugamano (quella che c’è è abbastanza piccola), visto che non tutti vogliono pagare anche la sdraio.
Comunque tutto sommato il parco è carino e piacevole, manca un po’ la tematizzazione degli scivoli.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Mi sono recato in visita con la mia famiglia nell’estate 2003. Prima di tutto un cenno ad Universal Costa Caribe, il parco acquatico adiacente a Port Aventura, che nelle giornate di caldo sembra emettere un canto di Sirena per attirare i visitatori diretti a Port Aventura (gli ingressi sono uno di fianco all’altro). Avendo resistito stoicamente come novello Ulisse a tale richiamo non posso raccontare niente di Costa Caribe che dall’esterno sembrava promettere bene. Grande soddisfazione all’ingresso di Port Aventura perchè con le tessere Parksmania saltiamo le lunghe code alla biglietteria e ne facciamo una breve al Guest Relation Office (da cercare perchè è un pò nascosto) dove le nostre tessere vengono immediatamente riconosciute con conseguente sconto del 50% da 32 a 16 Euro (visto che la tessera è costata 6 Euro, l’investimento ha reso moooolto di più del Conto Arancio). Universal Port Aventura si presenta come un parco di respiro più americano che europeo: grande, tematizzato nei minimi dettagli, con molta vegetazione e con grandi attrazioni. Impossibile non citare il famosissimo Dragon Kahn, super roller-coaster che si fregia del record europeo dei loop: nel corso di un giro si finisce a testa in giù ben otto volte!!! Devo dire però che nella mia lista dei "top three" roller-coaster rimangono immutate le posizioni con Katun (Mirabilandia), the best, seguito dal Tonnerre de Zeus (Parc Asterix) e Rock’n Roller Coaster (Disney Studios Paris). Altre grandi attrazioni di Universal Port Aventura sono Sea Odissey ed El Templo del Fuego. E’ riduttivo definire Sea Odissey "cinema dinamico" vista la tematizzazione e principalmente il filmato di alta qualità, i movimenti dei sedili veramente realistici e infine gli effetti a sorpresa collaterali. Ed è riduttivo definire El Templo del Fuego "spettacolare" perchè quello che succede in pochi minuti è indescrivibile: il fuoco è dappertutto, il calore è notevolissimo, tutto trema scosso dal terremoto, mostri e scheletri compaiono all’improvviso: imperdibile! Originale, poi, è la Stampida, un doppio roller-coaster in legno con due percorsi paralleli lungo i quali si svolge una gara tra i vagoni rossi e quelli blu. Per concludere, un gran bel parco di altissimo livello, che merita una visita da tutti i parksmaniaci anche se non è così vicino a Barcellona come potrebbe sembrare (sono circa 100 Km). Unico rimpianto: quando siamo andati noi il parco chiudeva alle 20,00 per cui non c’era Fiestaventura, straordinario spettacolo notturno.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Il parco si trova in una posizione abbastanza scomoda da raggiungere dagli itinerari turistici tradizionali, in quanto distante circa 120 Km a sud di Barcellona e comunque situato in una zona turisticamente povera ( non mi venite a dire che Tarragona è bella! ), lontana da tutto e da tutti; insomma si tratta di un parco che bisogna andarci apposta e non tanto per dire ci vado già che ci sono, si perdono due giorni di preziosa vacanza… che per inciso vale la pena perdere!
Alle 7.30 del 01/08/02 sento rumori sinistri provenire fuori dalla finestra della mia camera d’albergo a Tarragona… Un temporale estivo! Mi sarei messo a pregare in ginocchio sui ceci ma la pioggia continuava a cadere, con la mia ragazza che cominciava a dire “Non mi voglio mica ammalare, oggi non ci andiamo” ma, per fortuna, alle 10.00 la pioggia cessa e dopo una bella discussione trascino la mia ragazza all’entrata del parco che si presenta deserta, con al massimo 100 auto parcheggiate nell’enorme piazzale ( un sogno per ogni Parksmaniaco ) e siamo pronti ad entrare subito dopo aver pagato l’ingresso costato 31 € a testa più l’essenziale spesa accessoria di ben 18€ a testa per l’Universal Express Gold, vale a dire una sorta di biglietto vip sottoforma di bracciale colorato, che permette di scavalcare totalmente la fila nelle 7 maggiori attrazioni del parco tutte le volte che si ha voglia di farle, della serie pago ma almeno non mi faccio un fegato tanto in coda e vedo tutto il parco in un solo giorno (parchi italiani imparate..).
Gia alle casse sono colpito dal fatto che queste sono le stesse sia per il parco tradizionale, sia che per il nuovissimo parco acquatico Costa Caribe, costruito lungo i confini del parco preesistente. Dopo un rapido controllo dei biglietti e degli zaini (11 settembre docet), ci addentriamo nella prima parte del parco, ovvero l’area Mediterranea, una zona tematizzata come un piccolo villaggio di pescatori, con case bianche, negozi di ogni genere e tutti i servizi che si trovano all’ingresso di ogni parco di divertimenti. Il primo impatto non è dei migliori, in quanto l’entrata non ha una tematizzazione che dia l’impressione di entrare in un’altra dimensione come avviene ad’esempio a Mirabilandia, sembra invece che sia stato voluto mantenere un continuum fra l’ambiente esterno ed interno al parco. Le mie perplessità iniziali vengono subito spazzate via alla vista del nuovissimo hotel Portaventura, un capolavoro di design e di architettura, sembra una ricostruzione di Portofino! Peccato che le camere abbiano un prezzo inconcepibilmente alto anche per un 4 stelle ( si parla di oltre 140€ a persona con ingresso al parco incluso).
Passato il punto iniziale del parco, si fa una lunga passeggiata obbligata lungo l’enorme lago che ospita lo show serale Fiestaventura per poi arrivare al bivio che porta da una parte all’area Polynesia e dall’altra alla zona del Far West. Decidiamo di andare nella prima e subito rimaniamo a bocca aperta per la qualità dell’elevata tematizzazione, cascate, piante tropicali e musica di sottofondo in tema, ma ormai è tempo per il divertimento sulle attrazioni dell’area!
SEA ODISSEY. Sfruttiamo il nostro pass per scavalcare la coda e ci caliamo in una base oceanografica futuristica, con sottomarini, luci e forte umidità creata artificialmente. Entriamo dopo un bel filmato introduttivo tenuto dalla dottoressa Alga (!!!) in una delle due sale che costituiscono l’attrazione vera e propria, ovvero una bella sala cinematografia (ovviamente tematizzata) con 60 spettatori seduti su piattaforme idrauliche che si muovono furiosamente durante il bellissimo e lungo filmato in tema oceanografico, con tanto di mostro sottomarino, delfini e spruzzi di acqua in sala.
Voto 9: Superlativa risposta a Star Tours di Disneyland Paris, non altrettanto tematizzata la zona della coda ma abbondantemente superiore la qualità dell’attrazione nel suo complesso. Ottimo il negozio presente all’uscita.
TAMI TAMI. Si tratta di un piccolo family coaster realizzato dalla Vekoma, estremamente divertente ma anche estremamente corto (neanche 300mt) ;
Voto 5: peccato perché se fosse stato solo 200mt più lungo o avesse effettuato 2 giri del tracciato sarebbe stato un’altra attrazione veramente interessante del parco.
TUTUKI SPLASH. Una delle tante attrazioni di punta del parco. Si tratta del classico “barcone acquazzone” presente in svariati parchi di divertimento (Mirabilandia con Niagara), stavolta caratterizzata da una tematizzazione totale del tracciato e con una doppia discesa molto divertente.
Voto 8 ½ : Veramente bello il tracciato, la tematizzazione e la foto in corsa! Sarebbe stato un 10 netto se la discesa finale fosse stata più lunga e da un’altezza più elevata.
ALOHA TAHITI. Tranquillo show per tutta la famiglia con ballerine e ballerini che interagiscono con il pubblico con canti e balli tipici polinesiani.
Voto 6: Carino
AVES DEL PARAISO. Divertente spettacolo tenuto da un abile e simpatico ammaestratore di uccelli tropicali con presentazione di simpatici volatili esotici, pappagalli giganti che passano a volo radente sopra le teste degli spettatori, giochi con il pubblico e foto di rito con pappagallino in testa.
Voto 8 : veramente divertente e spensierato
Da qui ci siamo spostati all’area dedicata al Far West, decisamente la meglio riuscita del parco, con negozi, attrazioni e area arcade perfettamente integrati fra loro e tematizzati in maniera eccellente, a mio giudizio sicuramente superiore a Frontierland di Disneyland Paris. Vediamo in dettaglio le attrazioni e gli show:
GRAN CANYON RAPIDS: Classico percorso di rafting su gommoni circolari a 6 posti presente in quasi tutti i parchi del mondo, decisamente tranquillo e asciutto.
Voto 6 : Carina l’idea di posizionare pistole ad acqua ( a pagamento !! 1 € ) con le quali gli ospiti del parco possono spruzzare addosso ai passeggeri dei gommoni da punti sovrastanti il suo percorso.
SILVER STAR FLUME: Divertente, spettacolare e bagnatissimo percorso sui classici tronchi, caratterizzato da rapide salite multiple e velocissime discese in uno scenario strepitoso. Al contrario di tanti altri percorsi sparsi in molti parchi, questo è estremamente ricco di acqua lungo tutto il suo percorso, garantendo divertimento anche nei tratti pianeggianti.
Voto 9 : Sicuramente il miglior percorso sui tronchi che abbia mai provato.
FORT FRENZEE: Uno stunt show a tema far west con cavalli, esplosivi, sparatorie, interazioni con il pubblico ed esilaranti gag perfettamente comprensibili anche da un pubblico straniero.
Voto 9: Assolutamente da vedere! Praticamente Scuola di Polizia di Mirabilandia in tema far west; tra l’altro ho notato diverse similitudini tecniche fra i due spettacoli, a partire dai suoni fino alle attrezzature piriche. Stessa realizzazione?
STAMPIDA : Siamo di fronte ad uno dei fiori all’occhiello del parco, una realizzazione tecnica da me mai vista prima, un double wood coaster realizzato dalla Custom Coaster International su disegno del mitico John Wardley, che ingloba nella stessa struttura in legno un altro percorso di montagne russe in legno (Tomahawk) di dimensioni più ridotte! All’entrata decidi su quale vagone del doppio tracciato vuoi salire, rosso o blu e, alla partenza, i due vagoni partono contemporaneamente per poi compiere una sorta di corsa fra i due (vince sempre il blu). Spettacolare, divertentissimo, ricco di saliscendi mozzafiato, qualche sezione al coperto e un incrocio fra i due treni!
Voto 10: Lo stato dell’arte dei wood coaster, perfetto in ogni dettaglio, con percorso molto lungo (quasi 1Km) e divertente.
TOMAHAWK: Realizzato nella stessa struttura in legno di Stampida, questo mini wood coaster è solo sulla carta una montagna russa per i più piccoli, in quanto posso garantire che il suo tracciato nonostante non sia molto lungo, è ricco di saliscendi e curve abbastanza brusche in uno scenario veramente bello, ovvero l’essere totalmente avvolti dalla struttura in legno del fratello maggiore Stampida.
Voto 8: A parte la prima curva che ho riscontrato essere decisamente troppo violenta, questo woodcoaster è veramente divertente, peccato solo per i treni che sono a poltrona singola e non doppia, il che causa nelle giornate di medio/alta affluenza code esasperanti.
Finito di visitare l’area del Far West ci siamo spostati nell’area denominata MEXICO, ovviamente a tema latinoamericano, caratterizzata da una tematizzazione non particolarmente incisiva (specie passando dall’area denominata Far West), ma comunque efficace. Probabilmente questa area è la peggio riuscita dell’intero parco. Vediamo le attrazioni:
EL DIABLO – TREN DE LA MINA: Il classico Mine Train è presente anche a Port Aventura, solo che qui nasce con la pretesa di essere meglio di Big Thunder Mountain dei parchi Disney, pretesa a mio parere fallita. Il tracciato, realizzato dalla Arrow, è molto lungo con salite multiple e discese con curve molto brusche.
Voto 5: Quello che sulla carta doveva essere uno dei fiori all’occhiello del parco si è rivelato essere a mio parere una bufala pazzesca, forse perché ho avuto la sfortuna di salire proprio nella carrozza in fondo al lungo treno. Il percorso nato come risposta a Big Thunder Mountain di Disneyland Paris ha dalla sua un tracciato molto lungo ma proprio il tracciato secondo me è il suo limite, in quanto non avendo un’unica salita ma al contrario salite multiple, genera forti scossoni ai passeggeri dei treni in fase di rallentamento pre-salita; inoltre, ha un tracciato veramente brutto, con un susseguirsi di curve violente. Mi dispiace dare un giudizio fortemente negativo, ma questa attrazione non solo non mi è piaciuta, ma ha generato in me ed alla mia ragazza una fortissima nausea. Non mi sento di dare un voto più basso di 5 perché, anche se l’attrazione in se è veramente deludente, la tematizzazione è al contrario veramente buona.
TEMPLO DEL FUEGO: Ecco forse l’attrazione per la quale merita venire in Spagna, il Templo del Fuego! Un’attrazione (anche se sarebbe più corretto chiamarlo show) che dire spettacolare è dire poco!. Ambientata in una spedizione archeologica nella foresta tropicale degli anni 20, questa “giostra” è suddivisa in due fasi, un preambolo con attori in carne ed ossa e il templo del fuego vero e proprio. Nella prima fase gli ospiti vengono fatti entrare a gruppi di 60 per volta in una sorta di sala con davanti un’enorme porta ricca di geroglifici, con tanto di impalcatura su cui si trova appollaiata un’attrice nei panni di un archeologa. Una volta entrati tutti quanti, comincia la commedia: l’archeologa ci spiega che ci troviamo davanti all’antica porta che da accesso al templo del fuego e, interpretando i geroglifici, ha scoperto che aldilà della porta è custodito un’enorme tesoro in oro; al sentir pronunciare la parola tesoro compare un secondo attore che veste i panni dell’archeologo avido e pasticcione, pronto con una serie di gag a cercare di aprire a picconate la porta. L’archeologa spiega che l’unico modo per aprire la porta è posizionare in una certa posizione una serie di dischi che fungono da chiave e, guarda a caso, lo ha scoperto! L’attore comincia a posizionare il primo dei 3 dischi e allo scatto si spengono per un attimo le luci con fare minaccioso; al posizionamento del secondo disco le luci si spengono e cominciano ad udirsi grida tenebrose ed occhi rossi lungo le pareti della sala a mo di pipistrello. Una volta posizionato il terzo ed ultimo disco le luci si spengono del tutto e cominciano a sentirsi forti rumori, grida e di vedono immagini luminose sul soffitto di spettri… ma finalmente la porta si è aperta! Tornata la luce l’archeologo è pronto a fiondarsi sul tesoro ma la collega prova a fermarlo invano in quanto sul tesoro grava una maledizione. A questo punto inizia la seconda fase dell’attrazione, l’ingresso al tempio vero e proprio, costituito da un bacino d’acqua sul quale sorgono diverse strutture antichissime, come una scalinata, diverse stature e un’enorme bocca con inserita all’interno il tesoro vero e proprio; il pubblico si trova esattamente davanti al tempio posizionato su una sorta di tribuna. Dopo pochi attimi arriva l’archeologo avido e, ad ogni suo passo, si apre una finestra contenente montagne d’oro; l’archeologo se ne frega perché vuole il tesoro vero e proprio ma, nel momento in cui lo afferra, le luci soffuse della sala improvvisamente si accendono di un rosso sangue, la terra comincia a tremare (tribuna compresa) finchè un enorme spaccatura compare sulla scalinata del tempio (mentre la tribuna fa uno scatto verso il basso di 5/6 centimetri) e da questa cominciano a uscire lingue di fuoco (VERE!!!). In poco tempo il templo del fuego si trasforma in un inferno, fiamme enormi escono da diversi punti (nel frattempo l’archeologo è stato inghiottito da una spaccatura nel terreno), l’acqua comincia a prendere fuoco, trasformandosi in un vero e proprio lago di fuoco ed anche il soffitto sopra le nostre teste comincia a prendere fuoco, dall’acqua in fiamme compaiono all’improvviso scheletri legati ad un palo… fuoco, fuoco e ancora fuoco dappertutto, con il colpo finale dello show di un’enorme vampata che arriva al massimo a 3 metri dai nostri visi!
Voto: 10 e lode: Semplicemente unico, non pensavo nemmeno nei miei sogni che potesse essere così bello e spettacolare; in questa attrazione costata qualcosa come più di 50 miliardi delle vecchie Lire, il gruppo Universal Studios ci ha messo tutta la sua lunga esperienza maturata nelle centinaia di pellicole d’azione girate nei suoi studi ad Hollywood, con effetti speciali che difficilmente sono e saranno visibili nei parchi della concorrenza, complimenti!
Ed ora finalmente siamo arrivati all’ultima area del parco, vale a dire quella denominata CHINA.L’area nel complesso non è molto spettacolare ma comunque efficace. Al contrario di tutte le altre zone del parco e comunque al contrario di tutti i parchi da me visitati, questa area non è concentrata in un unico punto a mo di quartiere, ma bensì suddivisa in due distinte parti, quella alta e quella bassa per far fronte ad un forte dislivello naturale. In quella alta troviamo l’ingresso a qualche attrazione oltre agli immancabili ristoranti mentre nella seconda, collegata da un lungo sentiero simil muraglia cinese, troviamo una vasta zona arcade games e ampi spazi dedicati ai più piccoli. Vediamo le attrazioni maggiori che completano il parco.
DRAGON KAHN : Meraviglioso Steel Coaster realizzato dalla Bolliger & Mabillard nel lontano 1995 che domina tutto il parco col suo bellissimo color rosso fuoco. Questo rollercoaster ha avuto l’onore di esser presente a lungo nel guinnes dei primati come il percorso con più inversioni al mondo, ben 8! Appena seduti in uno dei quattro posti che caratterizzano i vagoni di questo lungo treno, si sale rapidamente una lunga salita dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato sull’intero parco e su Tarragona e, appena giunti a ben 45 metri da terra, si effettua una discesa velocissima ( vel. Massima 108 Km/h ), dopo la quale ogni riferimento gravitazionale si perde; si procede compiendo tutta una serie di figure mozzafiato: un gigantesco Vertical Loop seguito da uno splendido Diving Loop, un HeartLine Roll seguito dalla firma B&M vale a dire la doppia inversione del Cobraroll, un altro Vertical Loop e per finire un doppio avvitamento ( Twin Corkscrew ) veramente estremo.
Voto: 10 e lode. Credo si tratti dello stato dell’arte nel mondo dei rollercoaster, un bellissimo tracciato dove sono perfettamente bilanciate le emozioni estreme (le 8 inversioni) con la velocità e soprattutto con i G laterali e verticali, una perla a livello mondiale negli steel coaster, superiore di gran lunga persino a Katun di Mirabilandia.
EL SOL D’ORIENTE : Bellissimo spettacolo (a detta della mia ragazza, visto che me lo sono dormito tutto), tenuto da bravissimi acrobati provenienti dal grande Circo di Pechino.
Voto 8: Curioso notare che questo spettacolo (che ha ingresso nella parte alta dell’area China) si svolge nello stesso teatro che ospita anche uno show tenuto nell’area Mexico (Mexico Embrujo Y Pasion che non ho fatto in tempo a vedere) con ingresso nella stessa area; vale a dire due ingressi perfettamente tematizzati ( Grand Imperial Theatre per il settore China e la Piramide Maya per il Mexico) che conduco nello stesso posto! Ingegnoso!
Oltre a queste attrazioni se ne trovano altre minori di tipo meccanico sparse nelle varie aree del parco, fra cui il classico barcone dei pirati (in veste polinesiana), la giostra dei cavalli, il classico calcinculo (in veste cinese), le tazze (da tè cinese), la piovra e music (in veste messicana) oltre a molte giostrine per i più piccolini.
Alla conclusione di questa magnifica giornata Universal regala agli ospiti sia di Port Aventura che di Costa Caribe la classica ciliegina sulla torta, ovvero FIESTAVENTURA, considerato il più bel live show nel mondo… e a ragione. Alle 24:00 in punto, attorno al grande lago della zona Mediterranea, tutte le luci si spengono e sull’acqua cominciano a comparire i primi segni della festa: un acquascooter traina un semplicissimo aquilone che viene illuminato a giorno da potenti spot (tutto questo ha la funzione di concentrare l’attenzione del pubblico su un oggetto nascondendo i preparativi in corso sul lago). Ad un certo punto l’aquilone scompare ed appare una scritta lungo la parete rocciosa che fa da scenografia a Gran Canyon Rapids: FAR WEST. Non ho fatto in tempo a farmi delle domande che sull’acqua cominciano ad apparire dei veicoli simili ai carri da parata della Disney, soltanto che qui sono acquascooter camuffati; infatti cominciano ad arrivare cinque/sei carri che inscenano un’attacco alla carovana, quindi con una carovana seguita da banditi armati fino ai denti a cavallo che sparano dei colpi con tanto di effetti pirici che escono dai fucili, il tutto condito da musica in tema ed effetti sonori emanati da decine di casse nascoste ovunque! Semplicemente sbalorditivo! Dopodiché riecco apparire il solito aquilone e dopo un po’ un’altra scritta: MEXICO. Finalmente ho capito! Viene rappresentata ogni area tematica del parco! Infatti ecco apparire il classico messicano con megasombrero che suona una chitarra insieme alla sua muchacha. A seguire MEDITERRANEA con barche tipo pescatore che lanciano tanti fuochi d’artificio, la sbalorditiva CHINA con ninfee che si schiudono a pelo d’acqua e molti carri che simulano un enorme dragone cinese che col corpo entra ed esce dall’acqua, oltre che sputare enormi fiammate dalla bocca. Infine ecco il turno dell’area POLYNESIA; sopra le rocce che fanno da sfondo al lago rapidamente si gonfiano enormi totem stile Isola di Pasqua e si accendono una miriade di fiaccole, condite da ritmi tribali…. e da enormi fiamme che si propagano a pelo d’acqua in tutto il lago, condito per finire da un meraviglioso spettacolo pirotecnico finale. Un unico giudizio: a confronto la parata finale di Disneyland Paris fa semplicemente ridere i polli! Voto 11! Ritengo che al momento sia veramente difficile fare di meglio.
IMPRESSIONI GENERALI
Sono veramente entusiasta per l’organizzazione veramente eccellente, sia a livello di pulizia, sia a livello di ristorazione, di merchandising, personale addetto alle attrazioni e comunque qualsiasi dettaglio inerente al parco stesso e credo che questo discorso meriti qualche approfondimento.
La pulizia dovrebbe essere normale in ogni parco ma qui si raggiunge la maniacalità, appena entrato mi sono chiesto se c’erano più addetti al parco che ospiti!
Per quanto riguarda la ristorazione mi sento di dare una promozione a pieni voti alla qualità ma soprattutto al coraggio di certe scelte fatte in partenza; ogni area tematica presenta quasi esclusivamente solo ristoranti etnici! Nell’area far west ad esempio a pranzo ho mangiato un’eccellente pannocchia sulla piastra e della carne di ottima qualità cotta in stile texano mentre sul palco che sovrasta i tavoli del ristorante un gruppo musicale suonava ottima musica county! La sera invece nell’area cinese mi sono imbattuto in dei discreti Involtini primavera, riso alla cantonese e Pollo alle Mandorle, accompagnati da musica a tema in un giardino alla giapponese. Tirate voi le vostre conclusioni…. Ovviamente erano presenti anche i classici panini (boccadillos in casigliano) e cibi internazionali (compreso le tagliatelle alla bolognese che esistono solo fuori dall’Italia).
Per quanto riguarda il mechandising rimango dell’opinione che nei parchi si spendono un sacco di soldi in aggeggi inutili, però devo dire che qui rispetto a tutti gli altri parchi da me visitati, si raggiunge l’eccellenza, anche se i prodotti Disney hanno un appeal tutto diverso. Pensate, in ogni attrazione di quelle che ho menzionato prima, esiste sia la photo ride, ovvero la foto durante il percorso, sia (e questo è magnifico) negozi con capi d’abbigliamento e gadget personalizzati con il nome dell’attrazione! Ad esempio nel negozio de IL TEMPLO DEL FUEGO ci saranno stati senza esagerare 200/300 articoli diversi personalizzati con il nome dell’attrazione o con il suo logo e comunque veramente belli e di ottima fattura. Mi è capitato di vedere a Madrid (quasi 600Km da Port Aventura) decine di ragazze e ragazzi che indossavano capi con i vari nomi delle attrazioni! Fantastico!
Altra nota veramente positiva è stata la rigidezza del personale addetto alle attrazioni; pensate, ogni attrazione ha una persona che controlla con un asta a L l’altezza di TUTTI i bambini che vogliono salire sull’attrazione; veramente eccellente quest’aspetto, perché hanno capito che in nessun caso e senza eccezioni bisogna scherzare con la sicurezza degli ospiti. Altro aspetto è la rigidità nel far salire tutti gli ospiti sull’attrazione, nel senso che se un treno è da 24 persone, parte con 24 persone a bordo, senza mai avere buchi vuoti dovuti a persone che non sono voluti salire perché aspettavano un amico, perché volevano stare davanti ecc ecc ecc, della serie hai fatto mezzora di coda, non mi interessa, sali dove capita perché è una forma di rispetto nei confronti di chi aspetta! I parchi italiani dovrebbero imparare. L’unica e giusta tolleranza l’ho riscontrata per le coppie e genitore con figlio.
I dettagli relativi al parco sono innumerevoli, a cominciare dalla mappa del parco, ricchissima in tutti i dettagli, con addirittura segnato tutti gli orari degli spettacoli (e sono oltre 90 al giorno), la già citata Universal Express Gold, la comoda presenza all’entrata delle maggiori attrazioni del parco di semplici lavagne (quelle nere di una volta) con segnalato il tempo di attesa in tutte le attrazioni maggiori del parco, tanto semplice quanto ingegnoso!
Concludendo, questo parco è semplicemente stupendo e sinceramente faccio fatica a dire se è meglio questo o DisneyLand Paris, penso solo che siano due parchi completamente diversi, Disney più adatto alle famiglie con tutto l’appeal di Topolino e Company, mentre questo è più indicato per i ragazzi giovani o famiglie con figli già abbastanza grandi. Credo che se a Parigi manca un po’ di thrill, qui manca invece del soft. In particolar modo si sente la mancanza di un dark ride di alto livello, di un punto panoramico (magari una flying Island) e di una generale sostituzione delle attrazioni meccaniche di basso livello eredità della gestione precedente a Universal. Con questi passi in avanti sicuramente scalzerà come qualità Disneyland Paris, specie se (e ne sono certo) verrà realizzato nell’arco di qualche anno un altro parco stile Universal Studios di Hollywood (lungo i confini del parco ho notato una montagna di gru e una bella spianata… chissà), quel che sono certo è che il parco e comunque l’apprezzamento da parte degli ospiti non sarà affatto turbato dalla presenza del nuovo Warner Bros Movie World di Madrid.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Nel nostro tour spagnolo viene finalmente il giorno di Port Aventura, tappa tanto attesa per visitare il parco degli Universal Studios. Il parco apre alle 10 e noi, puntuali, siamo sul vialone che immette al parcheggio. Abbiamo trovato segnalazioni dappertutto e Port Aventura è anche un’uscita dell’autostrada Barcellona-Valencia. Parcheggiamo abbastanza vicino e siamo davanti alle casse quando mi colpiscono le innumerevoli gru a destra e a sinistra dell’ingresso…Scoprirò poi che sono lì per la costruzione dell’ hotel Port Aventura e del Costa Caribe, parco acquatico che aprirà nel 2002 così come gli alberghi (l’hotel El Paso è a 5 minuti dall’ingresso). Fiduciosi,con le nostre tessere, veniamo mandati all’ Informaciò ed in 5 minuti abbiamo tra le mani 4 biglietti a metà prezzo, con un risparmio di 100.000 £… grande Parksmania!!!! E’ bello vedersi riconosciuti soprattutto lontano dall’Italia. Passiamo così gli ingressi e in un attimo ci immergiamo in un mondo veramente incantevole, Mediterrania. Posto ai bordi del laghetto, Mediterrania raggruppa una serie di negozietti tematizzati che rappresentano un piccolo paese ai bordi del mare. Il primo impatto alla vista del lago circondato da numerose barche, è veramente splendido! Dalla cartina scopriamo che da Mediterrania c’è la stazione del trenino e il porto per fare il giro del laghetto. Mentre molta gente devia per Polinesia, noi puntiamo al punto più lontano, in Mexico, per visitare il Templo del fuego, la novità del 2001. Camminando velocemente (c’è poca gente a quest’ora), attraversiamo tutto il Far West, che visto così la mattina piuttosto presto sembra veramente molto grande.
Davanti al Silver River Flume (i tronchi) non c’è nessuno e decidiamo di entrare, anche perché la giornata si presenta già particolarmente calda. Questa attrazione, che troviamo un po’ dappertutto, qui è particolarmente lunga e presenta ben tre discese di cui l’ultima altissima e molto ripida…non bagnarsi è praticamente impossibile!!! Fuori dai tronchi finiamo di attraversare il Far West passando a fianco di Stampida, una montagna russa parecchio veloce in cui si affiancano 2 serie di carrelli (vince sempre quello blu!!!). Varchiamo il cortile del Mexico presidiato da simpatiche guardie in costume e siamo davanti al Templo del Fuego. Non c’è fila e la vegetazione che circonda l’attrazione è incredibile. Entriamo nel pre-show, dove un paio di attori ai bordi di uno stanzone raccontano la storia del tempio, mentre sopra di noi si scatena di tutto, temporali, lampi, tuoni fino a quando non si apre la botola che immette nel cuore del tempio. Entriamo al buio; c’è molta acqua dappertutto e noi siamo in piedi, in una specie di anfiteatro. Davanti a noi uno degli attori entra saltellando su alcune rocce per non cadere nell’acqua, raccoglie il tesoro e a questo punto succede l’incredibile. C’è fuoco dappertutto e quando la temperatura sembra insopportabile enormi spruzzi d’acqua ci bagnano e dal lago escono scheletri legati a dei pali…è il finale! Ho raggruppato tutto in poche righe, ma ne basta solo una per commentare questa attrazione: SPLENDIDA!!!!Un boato saluta la fine dello show… Contenti, usciamo e finiamo di attraversare il Mexico e ci portiamo in China perché è venuta l’ora di…. Dragon Khan, pubblicizzata come l’unica montagna russa del mondo con 8 loopings. Il vialone che porta a Dragon Khan è una sorta di muraglia cinese ricostruita molto fedelmente. Anche qui poca coda ed in meno di 10 minuti io e mia figlia Silvia(12 anni) siamo agganciati!! Non amo molto simili attrazioni, lo confesso, mentre mia figlia ne è iper entusiasta. Saliamo lentamente molto ma molto in alto e in cima, dopo un attimo di pausa, comincia l’avventura. L’attrazione è veramente molto lunga e spesso, lo ammetto, ho chiuso gli occhi. Ad attrazione conclusa io realmente non so più cosa ho in tasca mentre Silvia urla dalla gioia e corre a comprare la foto e la maglietta ricordo. Un solo commento: è veramente TERRIBILE!!! Ritroviamo mia moglie e l’altra mia figlia Chiara e continuiamo il nostro giro. L’impressione è che gli spagnoli si sveglino tardi perché, mentre la mattina abbiamo fatto poche code dappertutto, il pomeriggio abbiamo incontrato file decisamente più lunghe! Un particolare: in diversi angoli del parco alcuni cartelli indicano i tempi di attesa delle attrazioni più importanti…è così che si fa!!! La giornata scorre poi velocemente. Noi proviamo tutte le attrazioni riuscendo a bissarne alcune col sistema “Universal express”: praticamente, consegnando il nostro biglietto d’ingresso, ci viene dato un ennesimo biglietto con l’orario in cui possiamo fare l’attrazione saltando la coda. Questo sistema era presente in Silver River Flume, Tiemlpo del Fuego, Dragon Khan, Tutuki Splash e Sea Odissey. Noi l’abbiamo utilizzato per queste ultime due attrazioni che si trovano in Polinesia. Tutuki Splash è una grossa barca che gira intorno ad un vulcano fino al discesone finale dove il bagno totale è assicurato. Qui è tutto estremamente tematizzato, compresa la fila sempre immersa nel verde. Noi ci siamo presentati ad un ingresso apposta con il nostro biglietto e in due minuti eravamo sulla barca!! Sea Odyssey invece è un cinema dinamico che racconta un’avventura su di un sottomarino attaccato da un grosso drago. Anche qui è tutto fedelmente ricostruito sin dalle code, ben fatto con un finale a sorpresa dove dell’acqua vera scende dal soffitto e bagna tutti gli spettatori…grande!!! Il tempo scorre veloce e facciamo molta coda per mangiare alla Old Steak House nel Far West. Il pomeriggio inoltrato lo passiamo per fare un giro in trenino, sulla barca che fa il giro del lago e per ammirare alcuni spettacoli (apprezzatissimi quelli in Polinesia e nel Far West). Scende ormai la sera e dopo un giretto nei negozietti vari bissiamo qualche attrazione come i tronchi…Il parco al buio ha un fascino decisamente particolare anche se forse un pochino di luce in più non guasterebbe ( qualche angolo sembrava molto buio). Il parco chiude a mezzanotte col Festaventura sul lago di Mediterrania ma purtroppo, attorno alle 23, usciamo perché siamo davvero cotti e domani ci aspetta un lungo trasferimento a Valencia. Lasciamo il parco alle spalle mentre una fontana luminosa ci saluta e ci dà l’arrivederci…a presto!!! Qualche considerazione finale. Il parco è veramente molto bello, estremamente tematizzato, con una foltissima vegetazione tutta ben curata. Sono convinto che con l’apertura degli alberghi e del parco acquatico diventerà ancora più interessante e non disterà molto dagli standard Disney (del resto qui hanno il clima, rispetto a Parigi!). Un giorno adesso è appena sufficiente, nel 2002 sarà troppo poco… La mattina va sfruttata al meglio perché è sicuramente meno affollata, mentre nel pomeriggio bisogna sfruttare il sistema “Universal Express”, per non fare code eccessive…Attenzione: per mangiare, in alcuni orari, si perde veramente molto tempo!!! Il periodo ideale per una visita sono convinto sia Giugno o Settembre. Luglio e Agosto non saprei, ma di certo li escluderei per il clima! Un consiglio: perché non programmare una visita ufficiale del Parksmania nel 2002?!?
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Cari amici del Parksmania, sono un affezionato del vostro club, ora mi trovo in Spagna (Barcellona) per studi, starò qui 6 mesi e ovviamente appena arrivato non ho potuto fare a meno di fare un salto a Port Aventura visto che non lo avevo mai visitato. Il parco mi ha letteralmente lasciato senza parole. Non pensavo di trovare un parco così bello e soprattutto così ben organizzato. La qualità dei parchi di proprietà americana si vedeva ovunque: la gentilezza del personale sempre sorridente e disponibilissimo, l’elevatissima tematizzazione delle attrazioni e delle aree del parco e la qualità stessa delle attrazioni, soprattutto delle ultime, realizzate appunto direttamente dalla Universal, mi hanno lasciato piacevolmente stupito. Una cosa che apprezzo moltissimo in un parco è la vegetazione e qui a Port Aventura il verde la è fa da padrone, soprattutto nell’area polinesiana, dove si ha veramente la sensazione di trovarsi all’interno di una giungla. A volte risulta addirittura eccessiva, ad esempio nei dintorni dell’attrazione tutuki splash la “coda” è totalmente immersa in “pareti di piante”. Le dimensioni del parco sono davvero notevoli e ogni area è tematizzata in modo eccellente. L’urbanistica è ben organizzata e i passaggi da un’area all’altra sono ben definiti e quasi mai tali passaggi risultano mal collocati o “stonati” all’interno delle diverse aree. Persino l’area west, tema a dire il vero un po’ inflazionato nei theme parks risulta veramente di qualità, addirittura forse il meglio riuscito. Gli edifici, le piante e il personale in costume creano un ambiente veramente piacevole. Unico neo della zona: la lentezza del servizio di ristorazione. Le attrazioni sono veramente di livello elevato, soprattutto come ho già detto quelle di ultima realizzazione come “Sea Odissey” o “El templo del fuego”. “Dragon Khan”, il roller coaster è stato realizzato all’apertura del parco nel ’95 ma merita senz’ombra di dubbio di essere messo nella top ten dei migliori coeaster nel mondo. So che è finito pure nel Guinnes dei primati come coaster dove si finisce piùvolte a testa in giù… ben 8 volte! Quando scendi ti chiedi dove sia il cielo e dove la terra…. davvero emozionante! E ora due parole per “Sea odissey” e “El templo del fuego”, due attrazioni veramente spettacolari. Iniziamo con la prima. Si tratta di un simulatore virtuale stile cinema dinamico… e fin qui verrebbe da dire: “La solita sala coi sedili che si muovono”… Per niente! Innanzitutto la coda in se è gia un’attrazione perchè si entra dentro una grotta e si aspetta insieme ad un’ottantina di persone di entrare in una sala; la sala di studi marini.
Quando si apre la porta si percorrono dei corridoi che portano ad un antro con al centro appeso un piccolo sommergibile con sotto una piscina piena d’acqua che simula il mare e già l’ospite si chiede se finirà dentro una di quelle “navicelle”. Alla fine si arriva in una stanza dove dei monitor spiegano che si dovrà andare in fondo al mare per una missione speciale di emergenza. A questo punto si aprono le porte e si entra nella sala di imbarco per il sottomarino. Tutto e’ incredibilmente riprodotto… i dettagli sono curatissimi, i colori, i suoni, le luci. Si cammina su passerelle di metallo con sotto un bacino d’acqua e quando le porte del sommergibile si aprono si viene invitati a prendere posto. L’interno della sala dove viene proiettato il filmato è un sommergibile ricostruito. Quando le luci si spengono e ci si prepara all’immersione si apre il grande oblò ed inizia la proiezione. I sedili non sono disposti per file come nel cinema dinamico a Gardaland, ma sono messi su 4 piattaforme semoventi all’interno del sommerglibile-sala di proiezione. I movimenti quindi risultano molto più ampi e la piattaforma durante la proiezione compie dei salti notevoli che provocano quasi dei vuoti d’aria. Durante il viaggio si incontrano creature marine spaventose e alla fine si finisce fuori dall’acqua con un salto nel cielo per poi tornare sott’acqua con un grande salto e all’impatto con l’acqua le pareti del sommergibile non reggono e allora ecco sgorgare dal soffito abbondante acqua unita a lampi di luce. Alla fine ovviamente ci si salva e si esce dalla sala un po’ frastornati ma davvero soddisfatti. Un’attrazione di eccezionale qualità costata circa 50 miliardi di lire. E ora parliamo del “Templo del fuego”, altro fiore all’occhiello del parco. Una nota positiva per iniziare: è la novità di quest’anno e la sua apertura è stata puntualissima; un’attrazione così complessa e così costosa (è la più costosa del parco, 60 miliardi di lire) aperta al pubblico in perfetto orario fa meritare al parco una stella in più di sicuro. In altri parchi invece, attrazioni ben più modeste ritardano molti mesi… Mi riferisco ad un parco sul lago di Garda e a un’attrazione che ha a che vedere con una casa… beh… lasciamo perdere… La vegetazione intorno al vecchio tempio e’ ricchissima; di solito le aree di nuova realizzazione si presentano sempre molto spoglie di piante, qui invece c’erano palme alte più di 10 metri e piante rampicanti onunque. Anche qui già dalla coda si intuisce che l’attrazione sarà qualcosa di speciale… si passa per vecchie rovine di templi, sentieri con rocce, vecchie lanterne appese qua e la e ventilatori d’epoca che spruzzano sul pubblico in attesa di accedere al tempio acqua nebulizzata. Quando ci si trova davanti alla porta del tempio si è in 90. Quando la porta si apre si entra nella prima sala e davanti si può vedere la vera porta del templo del fuego che ancora deve essere aperta. Ad aprirla ci penseranno due attori, un uomo e una donna che con divertenti gag riusciranno ad allineare un vecchio simbolo che si trova sulla parete vicino all’ingresso. Ad ogni passo per allineare i tre simboli le luci della stanza si spengono e prima si vedono gli occhi rossi di pipistrelli e poi escono fantasmi dalle pareti… alla fine la porta si apre e si entra nel mitico tempio. Il pubblico viene fatto passare su una sorta di pontile semicircolare. Il suolo della sala è totalmente pieno d’acqua e il pubblico è sospeso sull’acqua tramite la passerella di metallo. L’interno del tempio è molto buio e quello che si può vedere è una grossa figura di drago con la bocca aperta posto nella parete centrale della sala e delle cascate d’acqua che sgorgano dalle pareti laterali. Quando le luci si accendono si vede l’attore che è riuscito ad aprire il portale che trova il tesoro all’intrno, ma subito dopo “cade” dentro la bocca del drago e… qui ha inizio lo spettacolo! Subito la superficie dell’acqua inizia come per magia a prendere fuoco e presto tutta l’acqua presente all’interno del tempio è ricoperta di fiamme… la temperatura sale ogni secondo di più e le fiamme aumentano di continuo. Ad intervalli regolari escono dalla bocca del drago incredibili fiammate che riempiono l’intera sala. Dalle pareti laterali escono ulteriori fiamme… è difficile da descrivere ma tutto sembra simile ad un vero inferno! Come se non bastasse, ad un certo punto addirittura il soffitto inizia a coprirsi di fuoco e qui la temperatura si fa davvero insopportabile! A questo punto a rinfrescare il pubblico sudante ci pensano dei getti d’acqua che escono dal bacino sottostante spinti dall’improvvisa uscita di scheletri impalati che uno dopo l’altro saltano fuori dall’acqua velocissimamente. Quando tutto è avvolto dal fuoco, all’improvviso si spengono le luci e con un forte tremito della passerella a simulare un terremoto il fuoco se ne va e torna la calma… l’inferno è finito… Quando le luci si riaccendono ecco aprirsi il portale d’uscita, ecco di nuovo la luce del sole. Un’attrazione davvero ricchissima di effetti speciali da brivido,con una componente, il fuoco, poco usata nei parchi divertimento (la legislazione italiana non permette ancora l’uso di fiamme libere all’interno di padiglioni, n.d.r. parksmania) ma davvero emozionante! Credo che questa attrazione in breve sarà considerata da molti come una delle migliori in tutta Europa e non solo. Il giudizio finale che mi sento di esprimere sul parco è ovviamente positivo, anche se una mancanza si avverte e cioè quella di un dark ride. In fondo il “Templo del fuego” può considerarsi alla stessa stregua (si tratta di un “walk throw”, n.d.r. parksmania), ma la magia che da l’essere trasportati da una barca o da un qualsiasi convoglio dentro un altro universo, in effetti manca. Un’ultima nota positiva va al personale del parco. Il pomeriggio, mentre facevo un giro sulla montagna russa in legno “Stampida”, persi gli occhiali, domandai all’addetto all’attrazione e gentilmente mi rispose di recarmi alla chiusura del parco in un apposito ufficio e… incredibile… la sera i miei occhiali erano proprio li! Senza parole… I lavori per le novità del prossimo anno fervono, infatti per la stagione 2002 sono in costruzione due alberghi e un parco acquatico. Uno dei 2 alberghi (quello nell’area Mediterrania) è praticamente completo, la struttura delle case è già stata completata e mancano solo le decorazioni e le facciate delle case. Il parco acquatico e l’altro albergo verranno collocati a 5 minuti a piedi dal parco e sinceramente non so dirvi dove, dal momento che i cantieri nei dintorni del parco sono davvero tanti e quindi non so a che punto siano i lavori… Comunque si lavora tanto e penso proprio che per l’inizio della stagione sarà tutto pronto!
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.