Giunti sulle rive del Lago Lemano in Svizzera, ci si è posto davanti un dilemma amletico: andare all’Aquaparc o allo Swiss Vapeur Parc? Alla fine sia per il poco tempo a disposizione sia per la mia passione per i treni, convinco mio fratello ad accompagnarmi nel secondo. Questo parco si trova a Le Bouveret,nella stessa strada del parco acquatico ed è stato inaugurato nel 1989 dal Club Vapeur di Chablais su una superficie di circa 10000 m2 (oggi il parco copre circa 17000 m2). Seguendo le indicazioni (comuni per entrambi i parchi), si arriva ad un grosso parcheggio sterrato fuori città, da dove si raggiungono i parchi tramite una nevetta gratuita che parte ogni 15 minuti; in alternativa esattamente di fronte l’ingresso del parco c’è un piccolo parcheggio che, però, oltre ad essere sempre pieno, è a pagamento. Il tempo di pagare il biglietto (12 franchi a testa, circa 8/9 euro, aperto dalle 10 alle 18 in estate) e di farci timbrare la mano (serve per uscire e rientrare durante la giornata), e siamo all’interno del parco: il primo impatto è un po’ deludente, forse perché è diverso da un normale parco divertimenti, forse perché l’area occupata è abbastanza piccola, forse perché ci troviamo davanti a schiere di bambini piccoli (6/10 anni) e di mamme che li rincorrono, quasi fossimo in un giardinetto pubblico. Il parco è un grosso plastico ferroviario, con 2,3 km di binari che si snodano sopra e sotto piccole colline e piccoli laghetti e che sono percorsi da piccoli treni trainati da piccole locomotive a vapore ed elettriche a scartamento da 5 o 7 pollici: la particolarità è che in queste locomotive in miniatura ci sono veri macchinisti che le guidano e sui vagoni (alti circa 50 cm) ci si può sedere a cavalcioni. Praticamente, appena entrati sulla destra, c’è la stazione di partenza (Chablais City) con tre binari: da ogni binario parte un treno diverso che fa un percorso differente. Prendiamo posto sul primo treno che arriva, il macchinista fa rifornimento di acqua e carbone (proprio come si vede nei film sul Far West) e, appena il semaforo diventa verde, si parte. Passiamo in una piccola galleria (non preoccupatevi, anche se siete alti non battete la testa!), poi attraversiamo la riproduzione in scala di una stazione e di vari monumenti famosi: il castello di Aigle (scala 1:8), la Maison des Halles di Neuchatel (scala 1:5), la chiesa di Saanen, il ponte sospeso di Gorge Washington, e molti altri. Si fanno salite, discese, ponti coperti e gallerie, finchè si ritorna alla stazione di partenza, dove scendiamo dal treno, ci spostiamo di binario e ne aspettiamo un altro. Tra loro i vari percorsi si distinguono per brevi tratti, il più spettacolare si fa a bordo di un treno più corto degli altri: ad un certo punto prende uno scambio, innesta la cremagliera e si arrampica su una piccola collina e attraversa un piccolo ponte, prima di buttarsi in una ripida discesa. La prima volta che abbiamo fatto questo percorso pensavamo che il treno non ce l’avrebbe fatta e che ci sarebbe toccato scendere e spingere, in realtà, nonostante la pendenza e le tante persone a bordo, ci è riuscito perfettamente! In alternativa ci sono opportuni sentieri che permettono di girare il parco a piedi e di andare a vedere da vicino le varie miniature o di andare a vedere dove riparano i treni: naturalmente ci sono molti passaggi a livello, che suonano quando il treno sta per arrivare! Sempre a piedi si può raggiungere un piccolo paesino riprodotto in scala, dove si può guardare dentro gli edifici, dove si può mangiare e fare shopping. In alternativa ci si può riposare sulle numerose panchine all’ombra o sui prati o gustare un’ottima crepe! In conclusione, nonostante il primo impatto ci siamo divertiti, abbiamo trascorso un paio d’ore allegre: mi è sembrato di essere tornato bambino, quando nella mia camera giocavo coi trenini, con gli scambi. Alla fine noi n ero per nulla pentito della scelta, di parchi acquatici ne posso trovare in ogni posto, ma un piccolo gioiello come questo è, penso, unico. Ogni anno, nel mese di giugno, lo Swiss Vapeur Parc accoglie un raduno di locomotive che arrivano a decine da svariati paesi europei, dando vita ad uno spettacolo unico (almeno a giudicare dalle foto che ho visto nel parco). Un ultimo consiglio: se non avete fretta, per tornare in Italia fate il Passo del Sempione che oltre ad essere gratuito, vi da la possibilità di vedere paesaggi spettacolari, cosa che il traforo del Monte Bianco e compagnia tagliano via.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Giunti sulle rive del Lago Lemano in Svizzera, ci si è posto davanti un dilemma amletico: andare all’Aquaparc o allo Swiss Vapeur Parc? Alla fine sia per il poco tempo a disposizione sia per la mia passione per i treni, convinco mio fratello ad accompagnarmi nel secondo.
Questo parco si trova a Le Bouveret,nella stessa strada del parco acquatico ed è stato inaugurato nel 1989 dal Club Vapeur di Chablais su una superficie di circa 10000 m2 (oggi il parco copre circa 17000 m2). Seguendo le indicazioni (comuni per entrambi i parchi), si arriva ad un grosso parcheggio sterrato fuori città, da dove si raggiungono i parchi tramite una nevetta gratuita che parte ogni 15 minuti; in alternativa esattamente di fronte l’ingresso del parco c’è un piccolo parcheggio che, però, oltre ad essere sempre pieno, è a pagamento.
Il tempo di pagare il biglietto (12 franchi a testa, circa 8/9 euro, aperto dalle 10 alle 18 in estate) e di farci timbrare la mano (serve per uscire e rientrare durante la giornata), e siamo all’interno del parco: il primo impatto è un po’ deludente, forse perché è diverso da un normale parco divertimenti, forse perché l’area occupata è abbastanza piccola, forse perché ci troviamo davanti a schiere di bambini piccoli (6/10 anni) e di mamme che li rincorrono, quasi fossimo in un giardinetto pubblico.
Il parco è un grosso plastico ferroviario, con 2,3 km di binari che si snodano sopra e sotto piccole colline e piccoli laghetti e che sono percorsi da piccoli treni trainati da piccole locomotive a vapore ed elettriche a scartamento da 5 o 7 pollici: la particolarità è che in queste locomotive in miniatura ci sono veri macchinisti che le guidano e sui vagoni (alti circa 50 cm) ci si può sedere a cavalcioni.
Praticamente, appena entrati sulla destra, c’è la stazione di partenza (Chablais City) con tre binari: da ogni binario parte un treno diverso che fa un percorso differente. Prendiamo posto sul primo treno che arriva, il macchinista fa rifornimento di acqua e carbone (proprio come si vede nei film sul Far West) e, appena il semaforo diventa verde, si parte. Passiamo in una piccola galleria (non preoccupatevi, anche se siete alti non battete la testa!), poi attraversiamo la riproduzione in scala di una stazione e di vari monumenti famosi: il castello di Aigle (scala 1:8), la Maison des Halles di Neuchatel (scala 1:5), la chiesa di Saanen, il ponte sospeso di Gorge Washington, e molti altri. Si fanno salite, discese, ponti coperti e gallerie, finchè si ritorna alla stazione di partenza, dove scendiamo dal treno, ci spostiamo di binario e ne aspettiamo un altro.
Tra loro i vari percorsi si distinguono per brevi tratti, il più spettacolare si fa a bordo di un treno più corto degli altri: ad un certo punto prende uno scambio, innesta la cremagliera e si arrampica su una piccola collina e attraversa un piccolo ponte, prima di buttarsi in una ripida discesa. La prima volta che abbiamo fatto questo percorso pensavamo che il treno non ce l’avrebbe fatta e che ci sarebbe toccato scendere e spingere, in realtà, nonostante la pendenza e le tante persone a bordo, ci è riuscito perfettamente!
In alternativa ci sono opportuni sentieri che permettono di girare il parco a piedi e di andare a vedere da vicino le varie miniature o di andare a vedere dove riparano i treni: naturalmente ci sono molti passaggi a livello, che suonano quando il treno sta per arrivare!
Sempre a piedi si può raggiungere un piccolo paesino riprodotto in scala, dove si può guardare dentro gli edifici, dove si può mangiare e fare shopping. In alternativa ci si può riposare sulle numerose panchine all’ombra o sui prati o gustare un’ottima crepe!
In conclusione, nonostante il primo impatto ci siamo divertiti, abbiamo trascorso un paio d’ore allegre: mi è sembrato di essere tornato bambino, quando nella mia camera giocavo coi trenini, con gli scambi. Alla fine noi n ero per nulla pentito della scelta, di parchi acquatici ne posso trovare in ogni posto, ma un piccolo gioiello come questo è, penso, unico.
Ogni anno, nel mese di giugno, lo Swiss Vapeur Parc accoglie un raduno di locomotive che arrivano a decine da svariati paesi europei, dando vita ad uno spettacolo unico (almeno a giudicare dalle foto che ho visto nel parco).
Un ultimo consiglio: se non avete fretta, per tornare in Italia fate il Passo del Sempione che oltre ad essere gratuito, vi da la possibilità di vedere paesaggi spettacolari, cosa che il traforo del Monte Bianco e compagnia tagliano via.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.