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Sono appena rientrato da un bellissimo viaggio in Messico, negli stati Yucatan e Quintana Roo e ho avuto l’opportunità, anzi me la sono andata a cercare, di visitare il parco naturalistico di Xcaret (www.xcaret.com). E’ un bellissimo parco che, pur non avendo le caratteristiche di un parco divertimenti, è sicuramente degno di nota e di una visita se si capita in quelle zone. L’ambientazione è veramente esaltante visto che le varie strutture, naturali e non, sono distribuite tra foresta, lagune, calette e il Mar dei Caraibi con la possibilità di spaziare tra puma e orchidee, iguana e tartarughe giganti, cenote e un bellissimo reef, siti archeologici e amache invitanti. Evitando di ripetere tutto ciò che è già stato esposto nell’esauriente commento di Giorgia Tonini, sono sicuramente da non perdere il nuoto con i delfini, sebbene abbia un prezzo aggiuntivo rispetto a quello di entrata non indifferente (oltre 100 dollari), il Seatrek, il nuoto nei fiumi sotterranei e gli spettacoli serali relativi alla cultura maya e messicana. Il parco ha saputo conciliare in modo eccellente gli aspetti naturalistici e culturali con l’obbiettivo di fornire divertimento e relax ad un target prettamente familiare. Il tutto viene offerto con una buona organizzazione, di tipo molto americano (come è del resto la maggioranza degli ospiti) e un colore tutto messicano, a cominciare dai bus che prelevano gli ospiti presso i vari alberghi e che sono la ricostruzione dei vecchi torpedoni ultravariopinti e corredati di bagagli, zucche, chitarre e galline sul tetto.
E’ una formula che evidentemente si adatta molto bene alla zona, vista le sue peculiarità naturalistiche, sicuramente più di un classico theme park e a riprova di questo si può dire che, oltre alla presenza in Xcaret di diverse zone di futura espansione per ora chiuse al pubblico, esiste, pochi km più a sud nei pressi di Tulum, il parco Xel-ha (www.xel-ha.com) quasi gemello di Xcaret che purtroppo non ho potuto visitare: i due parchi sono della stessa proprietà a detta delle guide locali Xel-ha merita veramente una visita, soprattutto se si è appassionati di snorkeling.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Commento inviatoci da Michele Vaccai il 30.08.2002:
Sono stato un mese intero in Messico, e mi sono divertito moltissimo. Purtroppo dove ero io nella penisola dello Yucatan non ci sono parchi, mancando le risorse economiche come potrete immaginare. L’unico parco che sono riuscito a visitare è stato a Xcaret, circa 40 km da Cancun, abbastanza carino, un parco esclusivamente in tema naturalistico con alcune attrazioni veramente poco entusiasmanti, la sola attrazione più coinvolgente è stata il gioco della pelota degli antichi Maya. Quindi consiglio vivamente a tutti gli appassionati come noi degli amusement di evitare assolutamente il Messico, almeno nello Yucatan.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.
Commento e descrizione inviatoci da Giorgia Tonini, estate 2000: Xcaret, “piccola cala” in lingua maya, è una costante celebrazione di natura e cultura. Strategicamente costruito su quello che un millennio fa era un antico e famoso porto maya, esso è localizzato a 56 Km. a Sud dall’aeroporto di CANCUN di fronte alle chiare, azzurre acque del mar dei Caraibi nel bel mezzo della foresta tropicale. Con la presenza di numerose reliquie archeologiche e meraviglie naturali rappresentative della penisola dello Yucatan, il territorio ha ispirato i creatori a costruire un centro, un parco con una gran varietà d’attrazioni.
Uno dei loro obiettivi fu quello di fondere armoniosamente la storia e le bellezze naturali delle regioni con la moderna tecnologia, con il risultato di un bellissimo parco ricreativo ideale per esplorazioni, rilassamento e divertimento. L’aria magica e frizzante del parco s’inizia a respirare quando si sale su un curioso autobus variopinto (verde, blu, giallo con simpatiche decorazioni) e folcloristico che percorre un’ora di strada statale in cui la simpatia degli autisti messicani si mescola con la musica latina di sottofondo che trasmette allegria e soprattutto voglia di arrivare a godersi il parco, dove l’ingresso è relativamente semplice e affacciato su un ampio parcheggio. Dopo aver acquistato il biglietto, ci si appresta a percorrere il primo tratto di Parco, dopo un grande slargo con un bizzarro e alto spruzzo d’acqua collocato al centro di esso.
La prima attrazione che s’incontra e che noi abbiamo ovviamente provato è il “fiume sotterraneo”, che consiste in un percorso di 530 m di lunghezza in cui ci si lascia trasportare dalla leggera corrente d’acqua chiara e cristallina attraverso grotte, caverne millenarie, canali e tunnel illuminati solo dalla fioca luce naturale. Naturalmente per una comodità e una sicurezza della clientela (visto che si oltrepassano ” buche” di 10 m di profondità) c’è la possibilità di noleggiare in loco giubbotto di salvataggio e attrezzature da snorkeling (con la possibilità di trattenerla per tutta la giornata), ed inoltre è presente un deposito nel quale si può depositare zaini, oggetti personali (che saranno inseriti in un sacco), per poi riprenderli da una diversa postazione all’uscita del percorso. Una nota d’attenzione non è da sottovalutare: telecamere od oggetti personali meglio non lasciarli al deposito perché le sacche date a disposizione sono letteralmente scaraventate a terra. Un commento critico che non posso fare a meno d’effettuare è che, all’entrata o all’uscita del fiume, bisogna svestirsi, vestirsi e asciugarsi in piedi in mezzo alla folla e vi assicuro che la cosa non è delle più gradevoli. Con lo stesso principio è costruito il “fiume maya”, dove abbiamo avuto la possibilità di scoprire formazioni secolari di coralli fossilizzati della passata era glaciale, e la ricostruzione di un autentico villaggio maya, dove gli artigiani creano originali lavori artistici (tele colorate, bracciali….). Oltre a queste due bellezze naturali, sono presenti diverse insenature, casa di un acquario originale ricco di coralli e pesci multicolori, ideali per attività di snorkeling; oppure lungo la baia è possibile rilassarsi su una morbida distesa di sabbia bianca o su un curioso ciambellone giallo ondulante sull’acqua caraibica. Camminando lungo la spiaggia, le attività non finiscono, infatti, è offerto un tour speciale con una combinazione diving e “seawalker” dove, con un casco tecnologico si riesce a camminare sul fondo dell’oceano in una semplice, sicura e divertente maniera (prezzo non incluso nel biglietto d’entrata). Una delle esperienze più memorabili che si può fare all’interno del Parco è quella di nuotare con una delle creature più magiche e dolci del mare: i delfini. Sono disponibili, infatti, due delfinari dove più delfini (previo pagamento di supplemento da 30-80$ a secondo del tempo d’immersione), dopo 15 minuti informativi sul comportamento di questi animali, nuoteranno e interagiranno con te. Bellissima, personalmente, è stata quest’esperienza per la dolcezza e la tenerezza che tali “animaloni” marini riescono a trasmetterti con i loro grandi e sgranati occhioni neri.
Dopo aver passato ¾ d’ora circa al “delfinario 1” ci siamo avviati verso la caverna dei pipistrelli, dove in una buia e, vi assicuro suggestiva e tenebrosa grotta, si riescono a vedere centinaia di pipistrelli nel loro ambiente naturale, ma soprattutto sulle vostre teste!
ATTENZIONE : è d’obbligo rispettare un sacrale silenzio perché le conseguenze di un forte rumore sarebbero deleterie sia per il visitatore, sia per il povero animale che possiede un delicato apparato uditivo tramite il quale riesce facilmente ad orientarsi. Con lo stesso principio è strutturato il “padiglione delle farfalle”, un piccolo eden con fiori, fontane, e musica classica di sottofondo che offre l’opportunità di osservare numerose specie di farfalle anche grandissime e coloratissime. Il “giardino botanico” è dedicato alla preservazione e riproduzione di diverse specie di piante con una coltivazione di funghi e la nursery delle orchidee, dove si possono ammirare 52 specie e 26 ibridi di questi fiori. “The coral reef acquarium” permette al pubblico di scoprire l’affascinante mondo dei caraibi senza bagnarsi (compreso lo squalo e la possibilità di toccare una vera stella marina). Ci sono inoltre scimmie, giaguari, pappagalli, flamingo (fenicotteri) e lo stabilimento dei cavalli offre una cavalcata attraverso la selva, lungo la spiaggia, corredata da uno show equestre con performance del “charro” tradizionale. Quando il sole cala, XCARET si copre di un mistico splendore con diversi tipi di spettacoli tra cui il famoso gioco della pelotas, uno sport ispanico con carattere rituale, che è espressione massima del folclore messicano.
Le attività e le attrazioni si esauriscono ma, all’interno del Parco bar, ristoranti, negozi e chioschi contribuiscono alla magica atmosfera. Posso affermare che è un Parco che si distacca dal classico Parco giochi. Si tratta, infatti, di un’area che ha la possibilità di far scoprire al visitatore quello che il Messico nasconde, con specifiche attività interattive nel rispetto e nell’attenzione, divertendosi senza mettere a repentaglio la naturale bellezza di quei luoghi.
Questo commento rappresenta l’opinione personale di un visitatore e non di Parksmania.it.