(a cura di Roberto Canovi, Settembre 2002)
Confessiamo di essere rimasti piacevolmente sorpresi nello scoprire che sulle prime alture dei colli Piacentini, già famosi per l’ottimo vino e gli splendidi castelli, è stato realizzato un parco molto particolare, frutto della fantasia e dell’ingegno della famiglia Gibelli.
Stiamo parlando del PARCO DELLE FIABE, che pur non risultando un’idea originale (abbiamo avuto modo di visitare altre strutture simili nel “concept”, tra cui un allestimento molto simile in Scozia, oggi purtroppo chiusa), è stata realizzata splendidamente e inserita in un contesto estremamente interessante.
La natura del nostro Sito, dedicato esclusivamente al mondo dei “Theme Parks”, ci obbliga a prendere in esame la sezione PARCO DELLE FIABE, anche se un piccolo accenno al resto della struttura è d’obbligo, se non altro per fornire un quadro d’insieme sufficientemente chiaro.
I coniugi Gibelli hanno acquistato da qualche anno il Castello di Gropparello, piccolo ma grazioso esempio di architettura medioevale posizionato sull’orlo di un’orrido formato da rocce vulcaniche sul cui fondo scorre un piccolo e movimentato torrente.
Le colline (ci troviamo ad un’altezza di circa 300 metri s.l.m.) che circondano la piccola vallata offrono un verde spettacolo, specialmente dalla sommità della torre del castello, accessibile attraverso una stretta scala a chiocciola. La struttura è conosciuta come CASTELLO DI GROPPARELLO, che in se non si presenta molto dissimile dai numerosi piccoli e grandi manufatti d’epoca medioevale disseminati sui dolci colli piacentini.
La particolarità che lo contraddistingue e che ne ha fatto una delle mete preferite dal turismo scolastico è data da una serie di attività che pur restando distinte posseggono un’unico comune denominatore: la fantasia e il ricordo del tempo passato. Normalmente i gruppi effettuano una visita guidata di circa 40 minuti all’interno del castello, decisamente molto caratteristico ma in verità estremamente povero di opere artistiche (se escludiamo un pregevole caminetto ad opera di Giulio Romano) e in seguito si viene condotti dai “cast members” in abiti medioevali attraverso una serie di esperienze tra cui quella che contempla la visita del PARCO DELLE FIABE.
Si tratta molto semplicemente di un sentiero che attraversa un bosco scosceso (attenzione, in caso di pioggia o terreno umido, risulta molto scivoloso in alcuni tratti) dove i bambini e gli adulti possono incontrare diversi personaggi, la maggioranza dei quali legati ai miti celtici.
Ai margini del sentiero, ad intervalli regolari, si trovano alcune capanne che fungono da impianto scenico per le “performances” degli attori che presentano al pubblico uno spettacolo estremamente divertente, ben dosato e soprattutto ottimamente interpretato.
Gli attori sono in larga maggioranza giovani e giovanissimi, ma risultano essere estremamente preparati e riescono a catturare incondizionatamente l’attenzione di grandi e piccini con la loro recitazione. Complimenti anche agli autori dei testi, che sono brillanti e coinvolgenti.
Una nota di merito particolare, a mio parere, alla recitazione del Cavaliere Bianco, del Boscaiolo e del Minatore, anche se sono chiaramente favoriti dalle parti che devono interpretare, di gran lunga le più divertenti.
L’impianto scenico è ridotto e assolutamente povero, ma risulta molto credibile e appropriato. Si tratta di un valido esempio di come si possa realizzare senza troppo dispendio di denaro una coreografia azzeccata, anche se il tema affrontato ben si presta a questo tipo di soluzione.
E’ chiaro che stiamo parlando di un parco anomalo, in cui l’adrenalina scorre unicamente nel sangue dei più piccoli all’apparizione della strega o dell’orco, ma vi possiamo garantire che per i genitori che hanno bambini di età compresa tra i 4 e i 10 anni, sarà una esperienza diversa e divertente.
Riteniamo sia comunque una visita da effettuarsi nell’ambito di una gita scolastica in quanto questo parco è espressamente dedicato, sia negli orari che nella sua concezione generale, ai gruppi numerosi.
Il personale consta di circa 40 persone, come già accennato, quasi tutti giovani e tutta l’organizzazione è gestita internamente.