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Parksmania / Europa Park: Un grande parco

Europa Park: Un grande parco

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12 Luglio 2010 di Roberto Canovi

a cura di Roberto Canovi (ottobre 2008)

Questa struttura, nel corso degli anni, ha subito tali e tante trasformazioni che ad ogni visita si rivela degno di essere riscoperto e vissuto. L’organizzazione, tipicamente teutonica, è impeccabile e considerando che comunque stiamo parlando di un classico parco europeo che si è evoluto nel tempo partendo da basi molto povere, gli sforzi compiuti dalla Direzione sono veramente da applausi. Intendiamoci, non si tratta di una struttura esente da difetti, ma sicuramente li sa mascherare molto bene. Iniziamo comunque ad esaminare in modo sintetico le varie aree tematiche, ovviamente dedicate all’Europa, che possiamo visitare all’interno del parco:

GERMANIA
Inaugurata nel 1997, quest’area ha sostituito il vecchio ingresso del Parco ed ora possiamo ammirare una vera e propria MAIN STREET che riproduce alcune delle più famose costruzioni tedesche e soprattutto è quanto di più simile in Europa all’iconografia delle MAIN STREET Disney. E’ un’area da vedere, più che da provare, in quanto non esistono attrazioni particolarmente interessanti se non da un punto di vista storico. E’ anche il punto di partenza della nuova Monorotaia che permette di godere della vista di quasi tutto il parco. Posizionato tra la Germania e la Francia e con lo sviluppo del tracciato che si svolge quasi completamente all’esterno del parco, è possibile godere di uno dei più imponenti coaster europei: “Silver Star”. Altissimo, velocissimo e per nulla “frullastomaco” (nessuna inversione, proprio per renderlo gradito al più ampio target di pubblico possibile), questo coaster sponsorizzato dalla Mercedes, è la risposta europea ai grandi colossi d’acciaio americani. Nulla da dire, sotto certi aspetti risulta pure vincente… Da provare assolutamente.

Il “Castello Balthasar”, che dal 2010 è stato inserito in quest’area, è incastonato in un delizioso giardino con alberi, aiuole fiorite e giochi d’acqua. Restaurato completamente nel 1980, ospita ora pranzi e cene “a tema”, tra dame e cortigiani, in pieno stile medievale, ovviamente solo per gruppi, e con preventiva prenotazione. Nella stessa area, troviamo la stazione del “Panorama Train” che effettua il giro del Parco. Possiamo trovare, inoltre, un paio di attrazioni per i più piccoli, tra cui un piccolo percorso su barchette, tra felci, cespugli e sagome di animali, il tutto contornato da un’allegro motivetto.

ITALIA
Inaugurato nel 1982, consta di una grande piazza circondata dalla riproduzione di edifici in stile rinascimentale, all’interno dei quali possiamo trovare alcune attrazioni. La più importante è “Ghost Castle”, recentemente fatto oggetto di un discreto restyling, che, nello stile Disney, viene visitato a bordo di poltrone girevoli a due posti poggiate su un nastro trasportatore, tra gemiti, scricchiolii e un notevole numero di audioanimatronics di discreta fattura. Troviamo poi il “Teatro dell’Arte”, il “Kids Theatre”, l'”Open Air Stage” dove si susseguono spettacoli di acrobati o giocolieri. Per i bambini, un’attrazione indoor di modestissima fattura (una delle storiche attrazioni del parco) chiamata “Ciao, bambini”.

Si tratta di una delle aree più vecchie del parco e nonostante l’attenzione e la cura che viene dedicata alla sua manutenzione generale, la scenografia denuncia tutti i suoi limiti rendendola di fatto un’area minuscola e di quasi esclusivo passaggio. Da consigliare il rinnovato (2010) self service con pizzeria annessa e il negozio di dolci. 

FRANCIA
Dominato dalla sagoma della sfera metallica di “Eurosat”, che ricorda in piccolo, la favolosa struttura di “Spaceship Earth”, ad EPCOT, il quartiere si sviluppa attorno ad uno specchio d’acqua costellato di rilassanti ed ombreggiate panchine. Una lunga teoria di patisserie, boulangerie, negozi e bistrot, ingolosisce i visitatori e li proietta in un’atmosfera fin de siécle, rotta soltanto dal chiassoso spettacolo che si svolge un paio di volte al giorno nell’area antistante l’ingresso all’attrazione “Eurosat”. Si tratta di un roller coaster interamente al buio, che si dipana all’interno della gigantesca sfera, per la gioia dei numerosissimi fruitori di questo tipo di esperienza. Il percorso non prevede giri della morte ed è quindi un rollercoaster molto tranquillo, anche se le accelerazioni laterali sono più che discrete.

A nostro parere è troppo violento il colpo di frusta laterale dell’ultima curva che colpisce gli ospiti dei vagoni posteriori alla fine della corsa. Di fianco all’ingresso di “Eurosat”, generalmente con molta meno fila da affrontare, troviamo “Universe of energy, Dino ride”, una troppo poco reclamizzata attrazione dedicata al mondo dei dinosauri. All’interno di una piccola sala si può assistere alla proiezione di un filmato sulle risorse energetiche del nostro pianeta e dopo qualche minuto, percorrendo la riproduzione di una caverna, si accede all’attrazione vera e propria. Si sale sopra le poltroncine semoventi che conducono lo spettatore attraverso un viaggio nella foresta dell’epoca jurassica, a stretto contatto con i dinosauri, tra l’altro, riprodotti con discreto realismo e inseriti in una scenografia accurata e credibile, anche se molto compressa a causa dello spazio esiguo in cui è inserita.

Sempre nel quartiere francese, alla destra di “Eurosat” possiamo trovare la riproduzione di una strada parigina utilizzata per le riprese di alcune scene del film “Nadine”, che dal 2003 conduce all’ingresso di “Panda vision”, un cinema 3D con effetti speciali in sala. Questa grande struttura si trasforma in cinema “normale” la sera e ospita film in prima visione per il pubblico esterno. Il quartiere francese è dominato da una torre panoramica girevole (“Eurotower”) che offre una bellissima panoramica del parco e della campagna che lo circonda. Il tempo di attesa per potervi accedere, specialmente la mattina, può risultare frustrante… magari provate poco prima dell’orario di chiusura. Come di consueto poi, si possono trovare attrazioni per bambini come il “Circus Parade old ’99”, consistente in un piccolo percorso su un trenino, o il “Puppet boat ride”.

SVIZZERA
Recentemente ammodernato, questo quartiere basa parte del suo fascino su una delle attrazioni più interessanti del Parco, se non altro perchè costruita dalla stessa MACK anche in altri parchi del mondo e assurta a biglietto da visita per l’azienda nei primi anni ’90: “Swiss Bob sleigh”. A fianco di questa attrazione è stata ricostruita una deliziosa stradina di paese alpino, con casette in legno che si affacciano sulla pista di bob. L’odore caratteristico dello speck affumicato e del formaggio, inonda il vicolo su cui fanno bella mostra di se i caratteristici balconcini con le fioriere ricolme di gerani, e con un po’ di fantasia, mi sono ritrovato negli ambienti alpini che abbiamo visitato nei nostri viaggi. Il tempo di attesa per potere effettuare la discesa con il bob è spesso elevato, ma la fila si svolge con ordine prettamente teutonico. Il percorso è molto breve, purtroppo, ma la discesa su questi bob a ruote (e quindi liberi sulla pista) è estremamente divertente. Non aspettatevi emozioni da brivido, comunque, perchè la discesa si svolge in modo tranquillo. A nostro parere, nonostante ciò, rimane come tipologia una delle più belle attrazioni d’Europa per la famiglia.

Di recente costruzione, il divertente e ottimamente tematizzato “Matterhorn Bitz”, un wild mouse classico che abbina discreta velocità e curve a 180° ad una ambientazione alpina. Veramente simpatico il percorso di avvicinamento all’imbarco sui carrelli a quattro posti. I visitatori si avventurano all’interno del granaio di una fattoria, con animali audioanimatronici e scenografia eccezionalmente curata. Anche nel sistema di salita iniziale si rimane stupiti, in quanto viene utilizzato una specie di ascensore per i carrelli, che sale con un andamento altalenante, prima di iniziare la corsa vera e propria. Per i bambini possiamo trovare “Alpine Gliders “, giostra di aerei volanti molto simpatica e colorata. Per quelli che invece si sentono sempre bambini, esiste la possibilità di bagnarsi vicendevolmente con “Waterballon Catapult”. Il gioco è semplice: si acquistano palloncini pieni d’acqua e con l’ausilio di rudimentali catapulte ad elastico, si cerca di colpire l’avversario posto di fronte ad una decina di metri di distanza. Consigliabile solamente nelle giornate di sole…

RUSSIA
Inaugurato nel 1998, è stato completato solo nel 1999 e consta di alcune attrazioni create appositamente per questo quartiere e di qualche struttura riciclata dalla vecchia zona inglese, come il percorso su automobiline “Lada Autodrome” e il Simulatore “Taiga Shuttle”. Parliamo invece delle attrazioni nuove, di cui una è un piccolo ma carino “ride” per bambini, quasi una specie di “It’s a small world” su carrellini, con bamboline posizionate all’interno di un bianco scenario. Si tratta di “Snowflake Sleigh Ride” e devo dire che nel suo genere risulta abbastanza carino. Possiamo trovare anche una stazione intermedia del “Panorama Train” all’interno di una stazione piuttosto spoglia ma imponente.

Molto curiosa e originale, anche se per nulla adrenalinica, è la visita all’interno di “Space Lab MIR”. Si tratta di una delle tre stazioni originali MIR che sono state costruite come stazioni di terra allo scopo di allenare gli astronauti in Russia. E’ stata poi acquistata dal Parco, smontata, trasportata e ricostruita per la gioia degli appassionati della Storia della conquista dello Spazio. Potremo immediatamente renderci conto di come nessuno di noi vorrebbe essere al posto di quegli sventurati. Scherzi a parte, il percorso (a piedi) è istruttivo e interessante. Il punto di forza del quartiere e – fino all’avvento di “Poseidon” e “Silver Star” – in generale di tutto il parco, è “Euromir”, un innovativo Roller Coaster che si avvale di una scenografia spartana ma particolarmente suggestiva.Si prende posto (dopo una lunga coda) all’interno di capsule rotanti e si affronta una lunga salita all’interno di uno degli enormi cilindri rivestiti di specchi che fungono da struttura portante e si raggiunge la sommità dell’attrazione. L’altezza è notevole e le capsule iniziano a girare su se stesse lentamente durante la prima fase del percorso, praticamente pianeggiante, dando modo di godere della splendida vista sul parco. Giunti nei pressi della prima discesa, le capsule smettono di girare, bloccandosi in modo da consentire di affrontare il “tuffo” nel vuoto all’indietro per la metà dei passeggeri presenti su ogni carrello (due posti più due, schiena contro schiena). Dopo la prima serie di discese e salite, le capsule effettuano una rotazione che permette di affrontare l’ultimo tratto di percorso a parti invertite.

OLANDA
E’ un piccolo quartiere, raccolto intorno ad una piazzetta al cui centro troneggia l’attrazione “Le coffee cups”, conosciute universalmente come “tazze pazze”, presenti praticamente in ogni parco. L’attrazione di maggior richiamo è indubbiamente “Pirates in Batavia”, ambientata nelle Indie olandesi. Questo tipo di ride, ormai presente in quasi tutti i Parchi tematici di un cerrto livello del mondo, risulta essere piacevole nella misura in cui i progettisti riescono a variarne l’ambientazione. In questo caso, quella che col passare degli anni era divenuta un’attrazione obsoleta, con un opportuno restyling della scenografia si è ricollocata su un discreto livello, anche se alcuni audioanimatronics risultano piuttosto goffi ed impacciati. Sempre affacciato sulla piazza, possiamo trovare il “Magic music show”, teatro in cui si esibiscono alcuni buffi audioanimatronics. E’ comunque un’attrazione adatta soprattutto ai bambini. 

Non mancano poi le solite giostre per i bambini, ovviamente in tema olandese, oltre alla piscina con le palline, una piccola sala giochi e un percorso all’interno di alcune torri, rigorosamente “vietato ai maggiori”. La piazzetta e gli edifici che la circondano è indubbiamente accattivante, ma la presenza di alberi che col tempo sono decisamente aumentati di volume, non permette di assaporarne appieno la qualità architettonica. Onestamente, il quartiere olandese recentemente realizzato presso HEIDE PARK (sempre in Germania), è di gran lunga superiore.

SCANDINAVIA
Insieme a quello Svizzero, il più caratteristico dal punto di vista scenografico.
Ha un’unico difetto, frutto di una cattiva pianificazione urbanistica: praticamente ha un solo accesso e, logicamente, risulta troppo intasato, specialmente all’intersezione con l’entrata e l’uscita del “Fjord Rafting”, ovvero la discesa delle rapide a bordo dei gommoni. Praticamente, questa risulta essere l’unica vera attrazione attiva del quartiere, se si esclude “Windjammer”, l’ennesima versione del Barcone dei Pirati che si muove a pendolo. Gli ospiti degli alberghi “El Andaluz” e “Castillo Alcazar”, hanno la possibilità di entrare mezz’ora prima dell’apertura del Parco, proprio allo scopo di potere usufruire di questa attrazione che risulta essere una delle più frequentate e oltretutto con una non brillantissima capacità di carico oraria. A differenza delle numerose versioni di questa attrazione, presenti in molti parchi (es. MIRABILANDIA), possiamo trovare una lunga caverna avvolta da una nebbiolina che crea l’atmosfera, ma che non la eleva comunque di molto sopra la media. Per intenderci, “Jungle Rapids” di GARDALAND è nettamente superiore come impatto scenografico. 

Il percorso è comunque molto movimentato e risulta oltremodo piacevole, anche se non è tematizzato e si snoda incassato tra le rocce, decisamente sotto il livello del terreno. La bellezza della scenografia che caratterizza il quartiere, fa si che nel corso delle nostre visite ci siamo fermi a mangiare nel self service scandinavo, ottimamente tematizzato e con un menù vario e soddisfacente anche nel rapporto qualità/prezzo.

AUSTRIA
Situato proprio nell’estremità inferiore del Parco, presenta due ottime attrazioni, naturalmente frequentatissime: “Alpine Train” e “Tirolian torrent slide”. Il primo, è un powered coaster (treno a trazione elettrica) che affronta un veloce percorso intorno ad una montagna e inoltrandosi all’interno di una caverna tematizzata in stile miniera dei diamanti. Simpatico l’effetto del fuoco che si attiva al secondo dei due giri previsti. Il secondo è il classico percorso su canoa, con ripida discesa finale tra abbondanti spruzzi d’acqua, sulla falsariga di moltissimi altri (es. “Colorado boat” di GARDALAND). Anche in questo caso, varia un pò l’ambientazione, se non altro perchè si attraversa anche in questo caso la medesima caverna incui si inserisce anche il percorso di “Alpine train”. 

Per chi desidera effettuare il percorso a piedi, tra scalette e saliscendi, è possibile esplorare questo antro decisamente ben realizzato e aspettare il passaggio di “Alpine Train”, decisamente d’effetto. All’inizio del percorso è possibile osservare una casetta che “ospita” una famiglia di orsi non proprio amichevoli, mentre alla fine si attraversa una porzione di miniera con tanto di diamanti grezzi, preludio ad un negozio tematizzato di souvenir.

SPAGNA
Anche in questo caso, come per la Scandinavia, ci troviamo di fronte all’applicazione dei nuovi dettami per i Parchi a tema: scenografie imponenti e ottimamente curate; il lungo percorso che si effettua tra le due porte di ingresso opposte è praticamente un’attrazione a se stante. Una lunga strada su cui si affacciano diversi negozi, attrazioni da luna-park (“Feria swing” e “Columbus Dinghy”) e una stazione intermedia del “Panoramic Train”. Colori accesi, aria di festa, live-show; anche senza attrazioni da brivido, un quartiere che può risultare assai interessante. Non troppo imponente, l’ingresso dell’ “Arena”, dove viene rappresentato uno show in costume altamente spettacolare della durata di oltre 30 minuti.

L’interno dell’arena è invece entusiasmante, se si considera essere realizzato all’interno di un parco tematico come singola attrazione tra moltissime altre. Chi è stato in Spagna non potrà non apprezzare tutti quei particolari che richiamano alle famose “plaza de toros” e che riportano alla memoria meravigliose vacanze catalane o andaluse. Carino il piccolo playground per bambini che si trova a lato del quartiere, un poco caotico, ma assai coinvolgente per i più piccoli.

GRAN BRETAGNA
Originariamente si chiamava VICTORIA SQUARE e la sua collocazione particolare (tra un canale e la ferrovia di “Panorama Train”, hanno reso oggettivamente difficile la sua riqualificazione, avvenuta nel 2008. Sono state rinominate alcune piccole attrazioni come la pista per automobili “Silverstone race trak” e “The British carousel” (una classica giostra cavalli) già presenti fin dai primi anni del parco e sono state inserite tre diverse attrazioni sempre di basso impatto (“Arena of Football”, autoscontro a tema calcistico, la spin-flat ride “Crazy Taxy” e il classico “London Bus”). Molto interessante è il “Globe, the Shakespeare Theatre”, una riproduzione in legno a tre piani del famoso teatro del grande drammaturgo inglese, al cui interno vengono rappresentati spettacoli di varietà. Nel 2010 è stato oggetto di restyling e inglobato nell’area un vecchio edificio a forma conica che in precedenza era inserito nella ormai soppressa area CHOCOLAND. Ora è la sede di un’attrazione inaugurata a luglio 2010 che si chiama “Historama”.

Si tratta di una struttura a forma di cono rovesciato che funge al piano sopraelevato da stazione per la monorotaia a vagoncini aperti  che conduce i passeggeri attraverso le aree più recenti del Parco. Nella base di questa costruzione, fino al 1998, potevamo trovare un teatro circolare semovente (nello stile del famoso “Carousel of progres” di Disneyland) in cui, attraverso varie scene rappresentate da audioanimatronics, veniva raccontata una storia sul cacao. Dal 1999 al 2009, ha ospitato uno show di laser con effetti speciali. Ora all’interno del teatro girevole viene raccontata la storia del parco. Al piano superiore è presente anche un ristorante self service.

GRECIA
Nuovo ed enorme, caratterizzato da ben quattro attrazioni, di cui una è divenuta il punto di riferimento europeo per quanto riguarda i water-coaster. Stiamo parlando di “Poseidon”, un percorso misto su rotaia e acqua, immerso in una scenografia veramente interessante e di grande impatto. E’ molto simile a “Journey to Atlantis” di SEAWORLD ORLANDO, con i passeggeri che prendono posto su barche dotate di ruote che si mettono in azione quando l’acqua lascia il posto alle rotaie in acciaio della sezione rollercoaster. Naturalmente, nel percorso acquatico sono presenti le classiche guide tipiche dei percorsi su barconi. In verità, questa porzione del percorso è molto spoglia, con gli alti pali di sostegno delle rotaie che sembrano un poco fuori luogo accanto all’imponente tempio greco che ospita la partenza dell’attrazione. Nel parco americano è tutto molto più raccolto e praticamente nascosto dalla grande costruzione che lo caratterizza. In questo caso, invece, il percorso è molto più lungo, ben visibile e, in fin dei conti, molto più “adrenalinico”. La discesa finale, poi, è un piccolo capolavoro perchè si entra in una piccola grotta avvolta dalla nebbia e poi si risale leggermente per apparire alla luce del sole e cadere nuovamente verso lo “splash” finale.

La tematizzazione di tutto il percorso della “coda” e della sezione acquatica è qualcosa di veramente incredibile. Cura maniacale dei particolari nel migliore stile Disney e Universal, da lasciare a bocca aperta chiunque…La seconda attrazione, “La maledizione di Cassandra”, appartiene ad un genere da poco apparso in Europa (della stessa natura, ma con diversa ambientazione, possiamo elencare “Villa Volta” presso EFTELING e dalla stagione 2001, MAGIC HOUSE a GARDALAND) e che basa tutto il suo appeal sulla scenografia di contorno applicata ad una semplice classica giostra da Luna-Park. L’idea, nella sua semplicità, è geniale e questa attrazione sta prendendo piede nei vari parchi. E’ molto apprezzata dai “teenager”, anche se, in fin dei conti, non è affatto un’attrazione “frullastomaco”. Si tratta di un’attrazione “disorientativa”. Chi ha avuto modo di provarla, capirà immediatamente cosa intendiamo. Dopo avere attraversato un paio di stanze a piedi, ci si accomoda su due doppie file di sedili contrapposti all’interno di una sala con colonne, affreschi e manufatti dell’antica Grecia. Un meccanismo particolare permette alle postazioni di effettuare una sorta di pendolo molto leggero, ma l’intera scenografia della stanza, addossata all’interno del grande cilindro che contiene l’attrazione, inizia a girare. Gli ospiti si trovano ad osservare repentini cambi di prospettiva e il pavimento prende il posto del soffitto come ci si trovasse all’interno di una trottola. La colonna sonora, sicuramente di forte impatto emotivo e di volume altissimo, concorre a procurare sensazioni nuove agli spettatori che non hanno mai provato questo tipo di attrazione.

Nel 2006 è poi stato inaugurato “Pegasus”, un family-coaster molto fluido e divertente adatto a tutta la famiglia, mentre nel 2007 il parco ha presentato la sua prima dark-ride interattiva: “Abenteuer Atlantis”. Una dark-ride sempre di produzione Mack Rides – come la stragrande maggioranza delle attrazioni presenti ad Europa Park – caratterizzata dalla presenza di pistole laser a bordo utilizzabili dai passeggeri (due per veicolo) per colpire mostri presenti nei fondali marini. In conclusione, con il completamento, avvenuto nella primavera del 2001, quest’area è assurta di diritto nel ranking delle migliori dieci aree tematizzate del mondo, presentando un colpo d’occhio a dir poco stupefacente. Un vero capolavoro il ristorante self-service, dove manca solo l’odore dell’aria salmastra di mare (ma siamo convinti che prima o poi lo inseriranno). Tutti i vicoli, i negozietti, le tende, le anfore, i graticci, le scale, concorrono ad un insieme omogeneo e assolutamente credibile. Per credere, comunque, è necessario vedere!

PORTOGALLO
Area creata nel 2005, è caratterizzata dalla presenza del water-coaster “Atlantide”. Grandi barconi che dopo un breve percorso a marcia indietro, si gettano con un grande splash nel lago che lambisce le mura di un fortino portoghese e il relitto di un gigantesco galeone. Da segnalare il grande galeone presente all’ingresso del ride, che già da solo costituisce un’attrazione a se stante per la cura dei particolari che lo caratterizza. nel 2010 è stato inserito un punto ristoro tematizzato che permette di sedersi ai tavolini di una veranda all’aperto e gustarsi, oltre al grande splash dei barconi, anche uno show di tuffatori.

ISLANDA
Nuova area inaugurata nel 2009 e che ospita il nuovo rollercoaster prodotto dalla Mack Rides “Blue Fire”. Questo rollercoaster, il primo che presenta inversioni nella storia del parco, è caratterizzato da una fluidità di percorso eccezionale e la sua partenza lanciata è intensa ma allo stesso accessibile ad un vastissimo target di pubblico. Indubitabilmente uno dei coaster più godibili del panorama mondiale. Nel 2010 è stato inaugurato, sempre di costruzione Mack, anche il divertentissimo e ultra bagnato splash battle “Whale Adventures”, unitamente ad una ricca tematizzazione generale che rende l’area assolutamente di primissimo livello. Presente anche un grande padiglione espositivo sponsorizzato Gazprom, una stazione della piccola monorotaia scoperta che permette di visionare una porzione di parco dall’alto e un delizioso playground acquatico per i bambini (Litill Island).

ALTRE AREE TEMATICHE:
Europa Park era caratterizzato da altre aree non proprio in linea con il filo conduttore del parco. Si trattava di un retaggio dei primi anni, quando il parco era ancora in una fase di non ben definita identità. Per ragioni affettive, economiche e organizzative, sono rimaste in buon numero fino agli ultimi anni, ma progressivamente sono state eliminate quasi tutte inglobando le attrazioni presenti in aree già esistenti.

CHILDREN’S WORLD
Si tratta di una vasta area (ex VICKYLAND) in cui i bambini possono trovare moltissime attrazioni e un’incredibile altissima torre in legno, “Giant Slide Labirynth”, da cui si diramano scivoli tradizionali, scivoli su rulli e tubi in acciaio che risultano essere un vero eden per i più piccoli. Bella la “Viking’s Ship “, da dove i bambini possono sparare getti d’acqua all’esterno con cannoncini montati sulle balaustre del ponte di comando. Diverse le piccole attrazioni presenti e adiacente a queste, un grande prato che può essere adibito al pic nic e al relax. Questo prato si trova praticamente dietro all’area GRAN BRETAGNA e non ci stupiremmo se tra qualche anno venisse realizzato un ampliamento di quest’area o addirittura un piccolo nuovo quartiere.

ADVENTURE LAND
Si tratta di un’area dedicata all’Africa, costruita quando il parco non aveva ancora assunto una fisionomia e un’indirizzo preciso. Sulle rive di un ampio lago possiamo osservare elefanti che fanno la doccia e affrontare un percorso su zattere alla scoperta di un villaggio africano su palafitte, per finire in una caverna caratterizzata dalla presenza di numerosi personaggi esotici e animali. Un battello effettua un tranquilo giro del lago, sulle cui sponde si affaccia un ristorante di notevoli dimensioni. Possiamo anche trovare un piccolo playground per i bambini, che all’interno di un’ambientazione africana, possono bagnarsi (e divertirsi molto) con le fontanelle a getto intermittente e percorsi avventurosi. Il tutto, rivestito da materiale morbido e antisdrucciolo.

SPETTACOLI E SHOW:
Praticamente ogni quartiere presenta numerosi spettacoli all’aperto e nel pomeriggio è possibile assistere anche ad una parata di discreta qualità. Non ai livelli Disney, chiaramente, ma qualcosa di comunque onesto se non altro per il numero dei membri del cast impegnati e per lo sforzo compiuto nella tematizzazione di carri di piccole dimensioni.

CONCLUSIONI:
Un giorno solo non basta per visitare questo parco, sia perchè l’orario di esercizio è effettivamente troppo ristretto per le abitudini del pubblico italiano (la chiusura avviene generalmente alle 18,00 e comunque sempre prima delle 20.00 anche nelle giornate più affollate). Questo, a nostro parere, è un difetto grave per un parco del calibro di Europa Park, che però è ovviamente tarato sulle abitudini del pubblico tedesco e francese. Il nostro consiglio è di fermarsi per tre giorni/due notti, magari presso uno degli splendidi hotel (prenotare con larghissimo anticipo), e godersi tutte le opportunità che il parco offre.

Per quanto riguarda i prezzi, è necessario segnalare che si collocano in una fascia in linea con quelle dei più grandi parchi europei, senza però raggiungere le esagerazioni di Disneyland Paris tranne che per il costo delle bevande (specialmente l’acqua).
Qualche quartiere (quello Italiano soprattutto), inizia a risentire palesemente del peso degli anni e la viabilità generale è purtroppo caotica a causa della non pianificata, almeno inizialmente, espansione del parco. In questo caso, come in quasi tutti i parchi europei nati negli anni settanta, più che un difetto, si tratta di una conseguenza inevitabile dell’inaspettato successo di queste strutture, costrette ad evolversi caoticamente.

Per scoprire comunque tutto quanto ha da offrire EUROPA PARK, al di là delle code  (comuni a tanti altri parchi, peraltro) che lo contraddistinguono in determinati periodi dell’anno, il nostro consiglio è proprio quello di prevedere come minimo due giorni al suo interno… non ve ne pentirete. Si tratta infatti del parco tematico con il maggior numero di attrazioni (piccole e grandi, ovviamente) al mondo.

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