a cura di Fabio Ghiotto (agosto 2005)
Trovandomi per motivi di studio in Inghilterra vicino a York (nel nord dell’Inghilterra), una domenica di agosto ho deciso di andare alla scoperta di uno dei parchi inglesi “minori” presenti nella zona, senza molte aspettative per la verità.
Dopo alcune ricerche su Internet, ho deciso di andare a visitare la struttura di Flamingoland, situata a 10 minuti di bus da Malton o a circa 70 minuti di bus dalla stazione di York. Il parco è ben collegato con entrambe le città attraverso le navette dello Yorkshire Coastliner, 2 al mattino e 1 o 2 al ritorno a seconda dei giorni, che arrivano direttamente dentro il parcheggio di Flamingo Land.
Il complesso si può dividere in due parti distinte: una di tipo meccanico e una di tipo faunistico con alcune piccole giostrine per bimbi. Il parco non è molto grande, si gira bene a piedi anche se nelle giornate soleggiate si sente molto la mancanza di alberi e di zone ombrose nell’area meccanica (ma tanto in Inghilterra il sole non si vede così spesso).
Sono presenti ben 5 coaster, alcuni decisamente particolari e di buon livello, e diverse giostre frullastomaco da luna park. Grosso neo della struttura è la pressoché totale mancanza di tematizzazione delle attrazioni, che sono sistemate senza un vero e proprio criterio. Come in molti altri parchi di medie dimensioni, si sente molto l’assenza di un dark ride o similari (probabilmente questo giudizio è dovuto al fatto che io le adoro).
Almeno sulla carta il parco è diviso in 6 zone differenti, senza un vero e proprio criterio o filo conduttore: l’impressione è che si sia semplicemente voluto raggruppare attrazioni poste vicine senza preoccuparsi troppo di dare omogeneità alla cosa (ma del resto questo fatto da molti visitatori non è considerato rilevante). Nonostante quanto appena detto, seguirò la divisione in aree segnalata sulla mappa per descrivere il parco e le varie attrazioni.
PLAZA
Appena varcato l’ingresso ci si ritrova in questa piazza, circondata da negozi, punti ristoro, da un teatro e da una grossa sala giochi. Al centro trova posta una piccola giostra da luna park, il classico “calci in culo”.
METROPOLIS
La prima metà di quest’area è dedicata ai più piccoli: accanto ad alcune piccole giostrine da luna park, c’è un piccolo coaster a forma di dragone e un simpatico percorso sopraelevato a bordo di vetture biposto a pedali che si muovono su di una rotaia (riscuote molto successo sia tra i bimbi sia tra i giovani).
Nella seconda parte dell’area si possono trovare diverse attrazioni adrenaliniche, tra cui ben 3 coaster: Velocity, Corkscrew e Wild Mouse.
Corkscrew è un classico sit down coaster dei primi anni ’80, un po’ “ruvido”,ma abbastanza divertente. Presenta 2 inversioni, nessun giro della morte, un’altezza di 23 m e una lunghezza di circa 730 m.
Velocity è la novità del 2005, si tratta del primo esemplare inglese di Motorbike Launch Coaster by Vekoma: in pratica si tratta di un sit down coaster in cui al posto dei classici sedili, ci sono delle piccole moto monoposto con protezioni intorno alla vita e in cui il treno non viene trainato in cima ad una salita, ma viene “sparato”. Non è né molto alto né molto lungo, però risulta molto divertente ed eccitante, sia per la brusca accelerazione iniziale, sia per la particolare tipologia dei sedili. Ho fatto un’ora di coda, ma ne è valsa veramente la pena (è l’unica attrazione in cui ho fatto più di 20 minuti di coda, nonostante fosse una domenica di agosto; da questo punto di vista il parco era decisamente vivibile).
Wild Mouse, come dice il nome stesso, è un classico wild mouse della Maurer Sohne, alto circa 15 metri e lungo quasi 400 (velocità massima circa 45 km/h), decisamente tradizionale.
Nella zona sono presenti anche due giostre frullastomaco da luna park (tra cui un divertentissimo Giant Disk ‘O’ della Zamperla) e diversi punti ristoro.
SEASIDE ADVENTURE
In questa area, che presenta qualche accenno di tematizzazione marinara, si possono trovare alcune attrazioni per bimbi (uno scivolo toboga, un piccolo percorso a bordo di macchinine, un mini salto e un Rocking Tug della Zamperla) e altre per i più grandi (una tradizionale torre di caduta e una sorta di Nuvola, ma in cui i due bracci possono muoversi indipendentemente).
Oltre ad alcuni punti ristoro, tra cui un discreto Fish and Chips, nella zona si trova la stazione di partenza della monorotaia che porta a Little Monsters Den of Mischief, un settore del parco dedicato ai più piccoli che vedremo più avanti.
CARNIVAL FAIR
Superata la monorotaia, ci si imbatte nella stazione di partenza della cabinovia che, sorvolando Carnival Fair, porta direttamente all’interno dell’area faunistica, e in un trenino che costeggia la parte centrale del parco, passando anche all’interno dello zoo.
Pezzo forte di questa zona e di tutta la struttura è Magnum Force, il primo roller coaster al mondo dotato di ben tre giri della morte. Fu costruito da Schwarzkopf nel 1984, per dodici anni ha viaggiato per la Germania nelle fiere e nel 1999 è stato acquistato da Flamingo Land. E’ alto circa 33 metri, lungo 1050 e con una velocità di massima di oltre 85 km/h. Le protezioni non sono rigide, ma assomigliano alla parte superiore degli imbraghi che utilizzano gli alpinisti. La corsa è abbastanza lunga e divertente e visto da lontano fa la sua bella figura.
Completano l’area altre giostre frullastomaco tra cui Sky Flyer (come l’ex Hurricane di Mirabilandia), una riproduzione di un fortino dove far giocare i bimbi e una piccola zona adibita a scuola guida per i più piccini.
LOST KINGDOM RESERVE
Questa zona è piuttosto ampia poiché comprende tutta la parte faunistica e diverse attrazioni sparse qua e là nel parco.
La prima attrazione che si incontra è The Bullet, uno shuttle coaster targato Schwarzkopf risalente agli anni ’80. In pratica è un sit down coaster a percorso aperto (tipo i Boomerang della Vekoma), in cui il percorso viene effettuato prima in avanti e poi all’indietro. Particolarità di questo modello è che la stazione di partenza è situato al centro del giro della morte (abbastanza suggestivo) e non c’è alcuna catena per issare il treno in alto, ma il lancio è dato da una serie di ruotesotto il tracciato (booster set). E’ alto 40 metri e raggiunge una velocità di punta di 80 km/h. Non sono un amante dei coaster che vanno all’indietro, nonostante ciò questo mi è piaciuto discretamente.
In quest’area è presente anche un piccolo laghetto che si può esplorare a bordo di tradizionali pedalò e una classica barca oscillante.
L’altra attrazione di punta della zona è The Lost River Ride: si tratta della classica “onda” (discesa a bordo di grosse barche), qui presentata in una variante carina e meno tradizionale. In pratica, una volta saliti sulle barche e prima della discesa finale che crea l’onda, il percorso, decisamente lungo, costeggia il recinto dei rinoceronti, la voliera, la recinzione delle zebre e delle giraffe, il laghetto con gli ippopotami e il recinto degli elefanti.
Superata questa attrazione, si entra nella zona faunistica vera e propria, dove è possibile ammirare una discreta varietà di animali. Premetto che io non amo molto zoo e simili per rispetto nei confronti degli animali, anzi queste strutture mi mettono addosso una discreta tristezza, però questa zona risulta piacevole per i molti alberi presenti, per i prati dove potersi riposare e rinfrescare nelle giornate calde (non sono molte le giornate di questo tipo in UK, ma quando ci sono stato io, faceva veramente caldo).
LITTLE MONSTER DEN OF MISCHIEF
Questa area è situata vicino alla zona faunistica, un po’ distaccata dal resto del parco meccanico ed è dedicata ai più piccini. Si possono trovare numerose piccole giostre per bimbi, molto colorate e carine, oltre ad un percorso nel bosco a bordo di automobiline.
Sono presenti anche alcuni percorsi indoor a tema: all’interno di alcuni edifici sono stati ricostruiti, per lo più attraverso l’uso di disegni e cartelloni, alcuni ambienti (giungla, oceano, etc.) dove è possibile imparare alcune cose sugli animali che vivono al loro inerno. Si può trovare anche un piccolo padiglione dedicato alla fisica, con alcuni piccoli esperimenti interattivi.
In conclusione il parco può risultare carente sotto alcuni punti di vista (tematizzazione, dark ride, etc.), però a mio avviso merita una visita, soprattutto per chi ama provare roller coaster un po’ particolari. Trovo sia abbastanza completo e appetibile anche per i più piccini che possono trovare diverse attrazioni a loro dedicate, oltre ad una buona area faunistica.