a cura di Roberto Canovi (agosto 2004)
Costruito nei pressi di Poitiers, si tratta sicuramente di una delle strutture che ha fatto scuola in terra francese nel settore dei parchi didattici. E’ infatti piuttosto arduo classificare questo Parco come “di Divertimento”, dal momento che la componente educativa dell’intero complesso è piuttosto evidente e preponderante. D’altro canto, riteniamo sia possibile etichettare questa iniziativa come “Parco a Tema”, in quanto quasi tutte le attrazioni presenti sono collegate al mondo dell’immagine.
Finanziata la sua costruzione quasi interamente dalla Stato francese e dopo un’inizio assai promettente, alla fine degli anni ’90 Futuroscope ha conosciuto un periodo di grande decadenza, derivato dalla disaffezione del pubblico non più motivato alla visita a causa della mancanza di eclatanti novità. Passata di mano la proprietà per ben due volte, ora il parco pare in procinto di vivere una rinascita importante, favorita anche dal quasi totale ricambio delle attrazioni presenti, o meglio, dei filmati che vengono presentati all’interno dei diversi padiglioni. La caratteristica che infatti contraddistingue questo parco è data dal connubio di strutture architettoniche di alto livello e filmati IMAX di varia natura proiettati su schermi giganti e supportati a volte dalla movimentazione meccanica delle poltrone in sala.
Il parco è di forma circolare allungata e caratterizzata dalla presenza, nella zona centrale, di tre bacini idrici posizionati al di sotto del livello del terreno circostante che risulta molto ondulato e impreziosito da verdi radure erbose e giardini molto curati. Numerose anche le zone alberate, che hanno già da alcuni anni raggiunto la piena maturità e di conseguenza offrono ombreggiature adeguate a fianco dei percorsi di visita.
Le strutture architettoniche adottate, che contrastano e al tempo stesso si esaltano all’interno di questa grande area “verde”, sono posizionate a ventaglio lungo tutto il perimetro del parco e vengono collegate da numerosi camminamenti di vaste dimensioni.
Si tratta di un parco che prevedeva, all’interno del business plan iniziale, non meno di 3 milioni di visitatori all’anno e, di conseguenza i servizi generali sono stati implementati per sopportare importanti afflussi di pubblico nelle giornate di punta. Dalla sua apertura sono stati registrati più di 30 milioni di visitatori e il trend di visita degli ultimi due anni è in costante aumento (23% solo quest’anno) e induce a stimare in 1,5 milioni gli ingressi nel 2004. Si tratta di un numero assolutamente necessario per giustificare i notevoli investimenti degli ultimi anni, che, come evidenziato in precedenza, hanno avuto lo scopo di riqualificare la struttura e incentivare le visite. Il target di riferimento è da sempre quello delle scuole e la presenza della stazione del TGV a poche centinaia di metri favorisce sicuramente lo spostamento di notevoli masse di studenti anche da Parigi. Ultimamente si è però pensato di coinvolgere maggiormente le famiglie e i giovani e proprio per questo sono state realizzate aree apposite destinate a soddisfare le diverse esigenze di questa categoria, invogliata anche dall’offerta di notevoli sconti e promozioni.
La nostra visita si è svolta a fine luglio e abbiamo riscontrato una discreta affluenza di pubblico nonostante la temperatura superasse abbondantemente i 32 gradi centigradi. Iniziamo dall’ingresso, che si affaccia su un’area commerciale piuttosto asettica, ma che riconduce in ogni caso alle geometrie dell’intera struttura.
Sulle rive dei tre bacini idrici sono collocate la maggioranza delle strutture dedicate al relax (area giochi bambini e famiglie) e alla ristorazione, mentre i diversi padiglioni sono tutti posizionati a semicerchio verso la zona esterna.
All’interno di queste strutture vengono proiettati filmati IMAX di diversa natura, dimensione, durata e tipologia di fruizione ed è quindi necessario pianificare attentamente la sequenza di visita in base agli orari degli spettacoli riportati all’interno dell’esaustiva guida al parco che viene consegnata all’ingresso. Per comodità, indicheremo i nomi delle attrazioni in inglese e presenteremo solamente le principali, dal momento che il numero complessivo, comprese quelle minori, supera le venti unità.
Cominciamo da sinistra e da “Dynamic Vienne”, uno dei migliori prodotti del parco. Si tratta di un classico cinema dinamico con poltrone da tre posti in linea movimentate dal sistema INTAMIN, ditta che ha praticamente fornito tutta la parte meccanica, oleodinamica e software di gestione del movimento all’interno delle sale in cui questo è presente. Il filmato, proiettato su uno schermo di 300 mq. permette agli spettatori di vivere un viaggio alla scoperta della regione della Vienne, in parte a bordo di una veloce e “pericolosissima” auto di Formula 3. Il padiglione che ospita questa attrazione è ricoperto da una suggestiva cascata d’acqua che scende lungo le pareti.
Molto più classico nella sua circolarità, invece, la struttura che ospita “Destination Cosmos”, una proiezione su uno schermo che circonda una sala di 21 metri di diametro e che riporta le spettacolari immagini visualizzate attraverso il telescopio Hubble.
La proiezione più spettacolare è però quella che avviene all’interno di un padiglione che all’esterno si presenta come circondato dalle canne di un’immenso organo. La caratteristica di questo teatro è veramente unica, dal momento che all’interno possiamo trovare, oltre al classico gigantesco schermo IMAX da 700 mq. posizionato di fronte al pubblico, un secondo schermo delle stesse dimensioni collocato a debita distanza sotto le poltrone. Il pavimento è trasparente e di conseguenza l’effetto provocato è quello del volo. Il filmato viene presentato per la prima volta quest’anno e si intitola “Travellers by air and by sea”: un affascinante viaggio in compagnia di alcuni uccelli migratori, che sorvolando terra e mare giungono a contatto visivo con la fauna che li abita.
All’interno di un’altro grande teatro è poi possibile assistere a “Cyberworld”, un filmato 3D in computer animation presente quest’anno anche al teatro IMAX di Felisia a Castellaneta Marina (Taranto). Nel parco francese il filmato è però a nostro parere eccessivamente ridotto e oltretutto sono state eliminate alcune delle sequenze più belle.
“The best of dynamic cinema” è un cinema dinamico di piccole dimensioni caratterizzato dalla presenza di poltrone da 4 posti e da una movimentazione alquanto turbolenta, che può variare a seconda del filmato e dell’intensità dell’esperienza decisa da un particolare software dedicato. Il filmato dura solamente 5 minuti ma a nostro parere è da sconsigliare ai bambini al di sotto dei 12 anni e ai deboli di stomaco.
“Space Station 3D”, come suggerisce il nome, è un bellissimo filmato da gustare con gli appositi occhialini proiettato all’interno di una cupola di 900 mq. e che presenta la vita degli astronauti a bordo della stazione spaziale internazionale.
Passiamo ora alla descrizione di quella che si può definire, insieme ai cinema dinamici, l’unica vera attrazione da parco di divertimenti: “Images Studios”. Si tratta di un dark ride della durata di 12 minuti alla scoperta del mondo del cinema. Le navicelle sono molto simili a quelle classiche delle Haunted Mansion Disney, ma in questo caso sono sospese e agganciate ad un binario che si snoda vicino al soffitto. Il percorso si sviluppa su tre livelli e copre la notevole distanza di 200 metri lineari, risultando soddisfacente e coinvolgente, con buoni effetti speciali e interessante scenografia. Un’ottimo dark ride che non sfigurerebbe affatto all’interno di parchi più blasonati.
Uno dei padiglioni più recenti di Futuroscope è quello che ospita una versione ridotta di “Race for Atlantis”, l’ormai soppressa attrazione che per alcuni anni, a pagamento, si trovava al Cesar Palace di Las Vegas. Si tratta di un filmato 3D in computergrafica che non ha mai riscosso un grande successo, anche se a Futuroscope viene proposto con una buona tematizzazione della “coda” esterna, che presenta alcuni acquari e antiche rovine. La struttura interna di questo teatro è abbastanza particolare e simile a quella dell’attrazione “Ritorno al futuro” dei parchi Universal, dal momento che il pubblico viene ospitato su navicelle da 25 posti che vengono mosse da un complesso sistema di pistoni oleodinamici per simulare il movimento. Le 4 navicelle sono disposte su due diversi livelli della sala per sfruttare al massimo l’effetto dello schermo semisferico verticale da 900 mq.
Simbolo del parco, la struttura a forma di diamante grezzo posta sulle rive del lago principale, ospita “Pulse, a stomp odissey”, un filmato su schermo di 600 mq. che presenta i suoni legati a diverse antiche culture del mondo. Questo filmato è proiettato da alcune settimane anche al teatro IMAX di Oltremare.
L’ultimo padiglione degno di nota ospita un interessante filmato, “Adrenaline rush”, proiettato su una cupola di 900 mq. e incentrato sul sogno del volo di Leonardo da Vinci e sulle spettacolari immagini dei lanci nel vuoto da una rupe di impressionante altezza situata nel nord Europa. Dedicato ai più giovani, poi, un intero padiglione denominato “Digital city”, che ospita i cabinati degli ultimi videogiochi disponibili per X-BOX, utilizzabili gratuitamente per un tempo massimo di venti minuti per sessione.
All’interno del parco è possibile assistere anche ad uno spettacolo di illusionismo e ad ulteriori filmati, nonchè effettuare un percorso a piedi alquanto deludente all’interno di “Gardens of Europe”.
E’ possibile vedere anche il parco dall’alto salendo su “La girotour”, un’ascensore panoramico girevole e nel periodo estivo viene presentato sul grande lago centrale lo spettacolo di musica, luci e fontane danzanti “Reflections of uranie”.
L’offerta del parco è quindi molto ampia, anche se forse ancora troppo monotematica e di conseguenza i giudizi che riguardano questa struttura sono molto diversi a seconda del pubblico che lo frequenta.
Riassumendo, i punti di forza sono:
– architetture originali e ben inserite nello spazio verde di cui il parco abbonda
– filmati IMAX di alto livello e di diverse tipologie
– percorsi ben definiti e aree relax abbondanti
I punti deboli:
– nessun supporto audio in lingue diverse dal francese
– carenza di attrazioni diverse da quelle basate sui filmati
– molto più simile all’asetticità di un Expo che al calore di un parco tematico
Si tratta in ogni caso di un’esperienza che consigliamo a tutti gli appassionati, in special modo a chi ama i filmati IMAX e i cinema dinamici.Non è sicuramente adatto alle famiglie con bambini molto piccoli e ai giovani in cerca di scariche di adrenalina, ma chi si trova nella zona dei castelli della Loira non può ignorarne l’esistenza.