a cura di Roberto Canovi (novembre 2007)
Le dimensioni del Parco, come pure le attrazioni, non sono certo paragonabili a quelle dei grandi parchi tematici europei, ma crediamo che se affrontato nell’ottica giusta, e cioè quella di considerarla una struttura che abbina la didattica al divertimento, Italia in miniatura possa risultare interessante e divertente.
Non dimentichiamoci mai che stiamo parlando di uno dei 5 Parchi più visitati d’Italia.
Italia in miniatura è nato nel 1970 e nell’arco di oltre un trentennio ha saputo ritagliarsi un proprio spazio importante nel panorama dei parchi di divertimento, pur presentando spiccate caratteristiche di atipicità rispetto alle altre realtà.
In questo caso non stiamo parlando della classica struttura che presenta attrazioni come rollercoaster o ride tematici, nello stile di Gardaland o Mirabilandia, ma bensì di una struttura che si propone di fornire un intrattenimento con forte valenza educativa.
Nel corso degli ultimi anni, comunque, si è assistito anche alla creazione e progettazione di attrazioni atte a catturare l’attenzione di una più vasta fascia di utenti. Non più solo scuole e famiglie, ma anche i giovani.
Ma iniziamo con ordine, percorrendo i sentieri che attraversano la riproduzione dell’Italia, costellata da oltre 250 miniature (in scala da 1:25 a 1:50) di meraviglie architettoniche e paesaggistiche del nostro paese. Si tratta di un lavoro eccezionale operato da chi ha saputo ricreare alla perfezione le migliori espressioni della nostra architettura. Se consideriamo che la realizzazione della riproduzione della Basilica di S.Pietro ha richiesto l’impiego di 6 persone per 6 mesi, possiamo renderci conto della cura e dell’impegno profusi.
Il "Giro d’Italia" è piacevole, rilassante e caratterizzato da alcune microanimazioni che contribuiscono a catturare meglio l’attenzione dei visitatori più distratti. Al di là delle Alpi, uno spicchio di Europa, con circa venti miniature dei più famosi edifici stranieri, dal Partenone al castello di Neuschwanstein, il tutto sempre all’insegna di una rigorosa fedeltà di ricostruzione. In verità, questa piccola area risulta piuttosto spoglia e le miniature sono collocate un po’ troppo alla rinfusa.
Sulla destra, caratterizzata dalla sagoma del campanile costruito in scala 1:5, la zona dedicata a Venezia. Si tratta di una vasta area su cui si dipana il Canal Grande, circondato dai palazzi che hanno contribuito a creare la storia della città. Il canale è percorribile a bordo di imbarcazioni che possono ospitare circa 12 persone e che lentamente conducono i visitatori fino a Piazza S.Marco dove sono d’obbligo le foto sotto il campanile.
Poco distante, "Piazza Italia", con la riproduzione 1:4 della Basilica di Santa Croce a Firenze. Si tratta di un teatro all’aperto dove si assiste a spettacoli d’arte varia e nelle notti d’estate, ad uno spettacolo di luci laser e musica.
A fianco si può trovare una piccola area caratterizzata da alcuni gazebo immersi nel verde, ottimi per un rilassante pic-nic.
Nel periodo estivo una delle attrazioni più apprezzate è "Canoe", un percorso su barche a forma di tronco d’albero costruito interamente dalla General Display, ditta di proprietà del parco, caratterizzato dalla presenza di una veloce e lunga discesa con conseguente "splash" finale. Dall’alto dell’attrazione si ha un’ottima visione dell’intero complesso del parco, anche se di breve durata, prima del tuffo finale.
E’ un vero peccato che non sia stata realizzata una tematizzazione a nascondere le impalcature della struttura, oggettivamente antiestetiche, ma i costi per la realizzazione di questa scenografia sarebbero elevatissimi.
Il "luna park della scienza" è invece un’attrazione prettamente didattica, che vede impegnati i bambini delle scuole primarie ad armeggiare con manovelle, carrucole e pulsanti in un divertente ed istruttivo gioco che spiega le leggi della fisica. Questo padiglione è caratterizzato, appunto, dalla presenza di diversi congegni atti a spiegare con esempi pratici ed estremamente semplici le leggi che sono alla base della tecnologia che utilizziamo, magari inconsciamente, tutti i giorni. Ogni stazione di lavoro presenta un cartello esplicativo rivolto ai bambini che hanno la possibilità, in questo caso, di apprendere giocando. Molti genitori, peraltro, vengono "sorpresi" ad armeggiare con curiosità e stupore presso tali strutture.
Per gli amanti dell’adrenalina pura è poi possibile provare "Sling shot", una sorta di fionda che lancia in aria due passeggeri seduti all’interno di una gabbia circolare. Le sensazioni sono paragonabili a quelle di una torre di lancio/caduta come quelle presenti nei classici parchi di divertimento. La portata oraria è molto ridotta e quindi nei giorni di alta affluenza è logico aspettarci lunghe code di attesa.
Per i bambini è stata inaugurata nel 2005 un’attrazione veramente interessante che permette loro di guidare piccole automobili all’interno della riproduzione di un percorso urbano. Si tratta di "Scuola giuda interattiva" ed è veramente un piccolo gioiellino anche da un punto di vista tecnico dal momento che l’istruttore "virtuale" che accompagna i bambini con la propria voce sul percorso è gestito da un sistema di rilevazione simile a quello satellitare delle auto normali.
Altra nuova attrazione (2006) che ha riscosso un grande successo nel pubblico di tutte le età è "cannonacqua", un playground in cui si disputano battaglie a colpi di cannone ad acqua tra gli assalitori e i difensori della riproduzione in scala di un castello.
Si può fare anche il giro sopra l’area delle miniature utilizzando la Monorotaia e fruire di alcune attrazioni minori per bambini collocate prevalentemente nell’area adiacente a "cannonacqua". Playground con scale, scivoli, corde e alcune giostre da luna park.
Esiste poi infine anche una vecchia piccola area dedicata ai dinosauri, ma è sicuramente la meno appetibile di tutto il parco. Parco che nei prossimi anni dovrebbe compiere un ulteriore salto di qualità con l’introduzione di una nuova area denominata "Pompei" che nelle intenzioni della direzione dovrebbe risultare ad altissimo impatto sul pubblico. Le previsioni di apertura sono per il 2009/2010.
In conclusione, riteniamo che questo parco, per le sue caratteristiche attuali possa senz’altro soddisfare ogni fascia di utente e che rivesta un ruolo importante nel panorama nazionale. Chi da un parco si aspetta esclusivamente brividi e scariche di adrenalina pura sicuramente non sarà interessato alla visita, ma Italia in miniatura vale senz’altro il prezzo (tra l’altro onestissimo) del biglietto, in quanto riesce a coniugare perfettamente divertimento e cultura, facendosi forza di una professionalità molto elevata, raramente presente in una struttura di medie dimensioni, e i circa 600.000 visitatori che annualmente ne varcano i cancelli lo confermano pienamente.