(A cura di Silvia Forghieri, giugno 2004)
Immerso nel cuore della Svizzera, alla periferia di Interlaken, Mystery Park è un parco tematico-didattico che, attraverso le moderne tecnologie cerca di spiegare alcuni grandi enigmi del mondo.
Dall’esterno, il parco si presenta come un’enorme struttura circolare al centro della quale troneggia una sfera di vetro, simbolo del parco, che funge da terrazzo panoramico coperto. Disposti intorno a questa struttura, e collegati attraverso corridoi sempre ricoperti in vetro, troviamo i 7 padiglioni tematici. Possiamo quasi dire che l’intera struttura, osservata dall’alto, ricordi alcune basi aliene viste in televisione.
L’intera struttura è al coperto, in modo da poter essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, e quasi totalmente in vetro in modo da garantire ai visitatori un’ampia vista sull’esterno.
Al momento dell’acquisto dei biglietti, viene consegnato ad ogni visitatore un pass con tanto di codice a barre e con l’indicazione della lingua parlata. Prima di varcare l’ingresso del parco, un addetto, dopo aver controllato sul pass la vostra lingua, vi consegna una specie di telecomando, chiamato “Kosy”, vi sistema un auricolare sull’orecchio destro e vi spiega che questo strumento sarà la vostra guida per tutto il giorno. Si tratta di apparecchi ad onde radio, in grado di captare tutti i vostri movimenti all’interno del parco e di darvi le spiegazioni sulle varie aree tematizzate che visiterete.
Siete ovviamente liberi di scegliere il percorso che preferite: Kosy riconoscerà il punto in cui vi sposterete e vi darà tutte le spiegazioni necessarie. Nel caso in cui siate distratti o vogliate comunque riascoltare una spiegazione non dovrete far altro che premere uno dei due bottoni presenti sul vostro Kosy.
Internamente la struttura si presenta come un’enorme corridoio circolare, lungo il quale trovate di tanto in tanto i vari padiglioni tematici; spostandovi verso il centro tramite uno dei corridoio interni, arrivate nel Center, un’area dedicata agli Special, cioè divertimenti vari, zona ristoro ed i servizi.
Abbiamo deciso di iniziare la nostra visita percorrendo il corridoio in senso antiorario, toccando con ordine i vari padiglioni, e di lasciare per ultimo il Center. Tutti i padiglioni, tranne Challenge e Nazca sono composti da due zone: il Main Show, ovvero lo spettacolo, generalmente un filmato 3D o effetti laser, e il Side Show, cioè un’area tematizzata dove è possibile vedere modellini e ricostruzioni varie e sentire ulteriori spiegazioni sul tema di quell’area.
L’ingresso al Side Show è libero e senza limitazioni di orario, mentre per quanto riguarda i Main Show, per accedere è necessario passare dai tornelli ed inserire il proprio pass in una macchinetta che assomiglia molto ad un’obliteratrice. Gli show vengono ripetuti ad intervalli regolari di circa mezz’ora. In ogni area tematica è presente un timetable elettronico che indica gli orari di tutti gli show in programmazione in quel momento e nelle ore seguenti. Sopra ad ogni tornello d’ingresso, comunque, un timer indica il tempo mancante all’inizio dello show.
PADIGLIONI TEMATICI
VIMANA: “vimana è il nome che gli antichi indiani attribuivano agli oggetti volanti”. Il side show è molto ben tematizzato: colonne con bassorilievi, immagini a dimensioni reali che riproducono scene di vita quotidiana, il cielo stellato… tutto questo viene reso ancora più realistico da un ben studiato gioco di specchi che dà l’impressione di trovarsi in un’area ben più grande del reale. Lungo le pareti, tra specchi e colonne, si aprono dei corridoi, anch’essi tematizzati, che portano il visitatore in una sorta di viaggio alla scoperta dei vimana, dell’universo e delle antiche credenze indiane. La sala del main show è semicircolare ed il filmato è in stile cinerama.
ORIENTE: quest’area, forse quella meglio tematizzata di tutte, ha un side show che riproduce l’interno di una piramide. Salendo una paio di rampe di scale, ci si ritrova in una stanza all’interno di una antica piramide egizia. Le pareti sono tutte decorate con disegni egizi e le colonne con bassorilievi. Perfino i cartelli che indicano le scale per salire e scendere dalla sala sono in stile egizio. Nella sala si possono ammirare alcuni modellini ed una riproduzione con manichini animati (non animatronics, ma dei semplici manichini che simulano dei movimenti molto meccanici) di una scena di vita quotidiana. Unico neo di questa zona, a nostro giudizio, gli estintori che in un ambiente così ben tematizzato, sono un po’ un pugno nell’occhio. Sarebbe stato meglio se li avessero collocati in qualche angolo un po’ più nascosti.
Anche la sala del main Show è ben tematizzata: la stanza ha forma piramidale; i visitatori vengono fatti accomodare sulle gradinate lungo tre lati della sala. Sul quarto lato è posto il maxischermo su cui viene proiettato il filmato. Al centro della stanza troviamo un cammello in pelouche a dimensioni reali che sembra dormire tra dei cuscini. Ai lati dello schermo, invece troviamo due riproduzioni, sempre a dimensioni reali, di scene di vita nel deserto: un accampamento ed un gruppetto di beduini a cavallo di un cammello. Tutte queste scene hanno un fondale che riproduce il deserto. Prima dell’inizio del filmato, il fondale viene coperto da un telone bianco (che funge da maxischermo) che viene calato lentamente dall’alto. Il filmato è in stile IMAX.
MAYA: questo padiglione è la ricostruzione di una piramide Maya, all’interno della quale trovano posto sia il Main show che il Side Show. La tematizzazione del Side Show è molto carina e ben curata nella parte iniziale: appena entrati nell’area veniamo accolti da due totem ben strutturati, alti più di 2 metri, immersi in una folta vegetazione (rigorosamente finta). Poco più avanti, nel centro della stanza, su un palchetto tra un paio di panchine, vediamo un gruppetto di musicisti messicani, però ci accorgiamo presto che si tratta solo di manichini. Il resto dell’area è tematizzata con bassorilievi, vegetazione, riproduzioni di statue. Attraverso un passaggio sotto alcune rocce si arriva in un corridoio illuminato solo da torce che riproduce il passaggio attraverso il quale si arriva in un’altra stanza dove è stato posta la ricostruzione in scala di una piramide Maya. Questo modellino, come del resto tutti gli altri che si trovano a Mystery Park, è ben curato nei particolari e riesce a dare al visitatore un’idea ben precisa di come sono fatte le costruzioni reali.
Dal soffitto pendono stoffe, sombreri, bandiere e simboli delle popolazioni dell’America Centrale. Sulla destra del padiglione troviamo un plastico che riproduce le antiche costruzioni maya e, grazie a dei giochi di luce, mostra come tali costruzioni fossero perfettamente allineate al passaggio dei pianeti. Questo main show è l’unico a vantare la presenza di un “personaggio”. Il filmato viene presentato su uno schermo circolare, dal diametro di circa 3-4 metri, che ricorda uno dei portali per i passaggi interdimensionali. Circa a metà filmato fa la comparsa sulla scena un signore che inizia ad interagire con il protagonista del filmato, instaurando un simpatico dialogo (su questo ultimo particolare, non siamo pienamente convinti che si trattasse di una persona in carne ed ossa. Alcuni di noi sostengono che, dopo un’attenta osservazione, ci si accorgeva che era un’immagine 3D proiettata sulla porta d’ingresso. Non abbiamo però nessun elemento che ci permetta di dire con certezza quale delle due ipotesi è quella esatta).
MEGASTONES: il main show è un laser-show che spiega il mistero di Stonehenge attraverso giochi di luce ed effetti laser. Davanti allo schermo sono stati riprodotti i famosi megaliti che, a quanto sembra, fungevano da macchina del tempo magnetica. Il side show, invece, mostra alcune ricostruzioni in scala dei megaliti e di altri reperti archeologici inerenti a Stonehenge. Una mappa 3d dell’Europa, disegnata sull’emisfero nord di un mappamondo dal diametro di circa un paio di metri, illustra il percorso archeologico attraverso il quale sono stati ritrovati tutti questi reperti ed al quale si attribuiscono particolari significati storico-religiosi. Un’ampia vetrata offre una panoramica sul giardino dove sono state ricostruite le statue dell’Isola di Pasqua ed altri monoliti.
CONTACT: Lo scopo di questo padiglione è mostrare come, molto probabilmente, sono avvenuti i primi contatti con forze extraterrestri. Il side show di questo padiglione è abbastanza deludente. La tematizzazione è abbastanza scarsa: sono presenti diversi modellini di oggetti volanti e un paio di sculture poste in mezzo alla vegetazione. Su un angolo della parete viene proiettato un filmato sulle danze tribali di alcune popolazioni indigene. Possiamo affermare che in questo side show è molto più interessante la spiegazione di quanto si possa vedere. La stanza del main show è circolare. I visitatori sono seduti sulle gradinate che coprono tutta la sala. Lo schermo è anch’esso circolare e ricopre tutta la parte alta delle pareti della sala ed il filmato viene proiettato tutt’intorno ai visitatori, dando l’idea di trovarsi nel mezzo della scena. Unico particolare di spicco è un’astronave appesa al centro del soffitto che ad un certo punto inizia ad accendersi come per atterrare nel centro della sala, ma che si rivela presto una delusione in quanto dopo aver emesso un po’ di suoni e luci, si spegne e chiude così lo spettacolo.
NAZCA: Questa stanza, di forma rettangolare, è strutturata a gradinate ed il pavimento è in vetro. Il filmato di questo main show viene proiettato sia sullo schermo in stile IMAX, sia sul pavimento sotto ai vostri piedi. Si ha l’impressione di sorvolare montagne e pianure del Perù per ammirare i misteriosi disegni che ricoprono queste zone. Se sedete in ultima fila, purtroppo lo schermo sotto i vostri piedi finisce appena sotto il vostro sedile e non potete godere nel pieno la sensazione di sorvolare queste zone. Per chi siede nelle altre file, invece, a causa della poca distanza dalla fila davanti, si riesce a scorgere solo una piccola parte di quanto proiettato sul pavimento. Fa un po’ impressione camminare su questo tipo di pavimento prima e dopo lo spettacolo, in quanto si ha l’impressione di camminare sul vuoto e di sprofondare da un momento all’altro: il pavimento, come già accennato, è di vetro e riuscite a vedere il vuoto che c’è sotto di voi (per arrivare in questa sala, dovete percorrere un paio di rampe di scale). Non è presente il side show.
CHALLENGE: anche questo padiglione, come il precedente, è composto solo dal main show. La sala di proiezione riproduce l’interno di un’astronave. Il filmato si interroga sul quesito “siamo soli nell’universo?” A differenza degli altri, ci è sembrato abbastanza deludente. Avendo assistito a questo show quasi al termine della nostra giornata, non vorremmo però sbilanciarci troppo nel dare giudizi che potrebbero essere stati influenzati dalla stanchezza che iniziava a farsi sentire.
AREE RICREATIVE TEMATICHE
Per i momenti di relax, o per prendere un po’ di aria fresca, si può scegliere uno dei giardini tematici: sahara, jungle, higlands, seasons e laguna.
SAHARA: Quest’area esterna tematizzata, posta tra il padiglione Maya e quello egizio (Oriente) rappresenta un angolo di deserto. Oltre ad una piccola oasi con palme, si possono ammirare gli esterni dei due padiglioni che sono due perfette riproduzioni di piramidi egizie e Maya.
LAGUNA: un laghetto artificiale con tanti pesciolini che nuotano felici. Un cartello mette in guardia aspiranti nuotatori… il laghetto è popolato da feroci coccodrilli! Ovviamente si tratta di uno scherzo fatto dalla direzione del parco!
HIGHLANDS: la ricostruzione di un highland dove potrete fare quattro passi tra la natura e vedere una coppia di lama peruviani.
Non siamo riusciti ad identificare con precisione JUNGLE e SEASON. Per quanto riguarda le aree ricreative, infatti, a nostro giudizio mancano delle indicazioni ben precise. Non ci sono cartelli che identificano l’area, né tantomeno sono indicate sulla mappa.
UNIVERSUM: qui potrete compiere la vostra prima passeggiata nell’universo. Dopo aver attraversato in pochi passi una stanza semibuia in cui sono esposte alcune rocce lunari e dove potrete assistere alla proiezione di un filmato sui meteoriti, vi troverete davanti la porta del paradiso… al di la di questa porta, infatti, vi sembrerà di camminare nell’universo stellato. Una stanza circolare con pareti, soffitto e pavimento completamente a specchio. Nel centro della stanza, una colonna cilindrica, anch’essa in vetro, contenente circa 5000 meteoriti. Migliaia di lucine, che simboleggiano le stelle, illuminano tenuemente questo corridoio circolare. Al primo impatto la cosa fa abbastanza impressione perché sembra proprio di camminare nel vuoto e si ha un senso di disorientamento. Lungo le pareti, però, un corrimano aiuta nella passeggiata.
SPACE BEAM: potrete spedire una vostra fotografia scattata nello spazio ed un messaggio personalizzato via email ad amici e parenti. Il servizio è a pagamento.
IL CENTER
Il center può essere considerata la zona ricreativa. Qui infatti trovano posto i servizi, l’area giochi, la zona ristoro, l’area bambini e alcuni special (sottomarino, fun shuttle, game center).
MYSTERY CLUB: è l’area dedicata ai bambini che svolge anche la funzione di area babysitting. I bambini vengono affidati alle cure di assistenti che li fanno giocare, disegnare e divertire. Mystery Club è separato dal resto del padiglione da ampie vetrate decorate con disegni colorati. Il servizio è a pagamento.
SFERA PANORAMICA: la sfera panoramica si trova ad un’altezza di 41 metri. Il sistema è completamente automatizzato: si passano i tornelli inserendo come sempre il pass nell’obliteratrice, l’ascensore si apre, si sale e arrivati in alto si riapre ed i visitatori si trovano nel corridoio della sfera e possono godersi il panorama in tranquillità. Nella sfera è presente anche un banchetto dove è possibile acquistare pubblicazioni sul parco.
ZONA RISTORO: sono presenti 5 diversi punti ristoro che propongono diversi menù: dalla pasta agli hamburger, dalla pizza ai panini, fino ai dolci ed alla caffetteria. Nonostante questo la scelta non è molto ampia e, nel nostro caso, nonostante fosse l’ora di pranzo, il punto pizza e quello con specialità francesi erano chiusi. I prezzi sono però nella media e le porzioni abbondanti.
TRA GLI SPECIAL
GAME CENTER: è una vera e propria sala-giochi con flipper, videogames ecc. Il servizio è a pagamento.
FUN SHUTTLE: il classico simulatore di volo spaziale. Il primo giro è incluso nel biglietto d’ingresso, i giri successivi sono a pagamento (1,5 € a corsa).
NAUTILUS: a nostro giudizio questa è l’unica vera attrazione del parco, nel senso che non si tratta solo di un filmato in cui lo spettatore assiste passivamente, ma si vive l’avventura in prima persona. Si entra in un sottomarino e si prende posto su uno dei seggiolini. Guardando fuori dagli oblò laterali si può ammirare un bellissimo filmato 3D che vi porterà in un viaggio nel profondo degli abissi fino alle rovine di Atlantide. In poche parole si tratta di un cinema dinamico ambientato in un sottomarino. Tutti i particolari sono ben curati, sia nel filmato che nella struttura esterna. Anche in questo caso, come per fun shuttle, il primo giro è incluso nel prezzo del biglietto d’ingresso, mentre i giri successivi costano 1,5€ a corsa.
CONCLUSIONI
Il parco è molto interessante dal punto di vista didattico. La visita dell’intera struttura, assistendo a tutti gli spettacoli, richiede tra le 5 e le 6 ore. Il visitatore, però, si trova ad assistere passivamente a diversi filmati che, per quanto interessanti, man mano che si prosegue nella visita, tendono a stancare. Riteniamo alquanto eccessivo il costo del biglietto d’ingresso (48CHF intero a cui bisogna aggiungere altri 5 CHF per il parcheggio), considerando che non ci sono né attrazioni né laboratori interattivi, né tantomeno spettacoli con attori. Riteniamo che Mystery Park sia adatto ad un pubblico adulto o a bambini a partire dai 6-8 anni. Nonostante tutte le spiegazioni siano fatte in un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, riteniamo che bambini più piccoli non riescano ad apprezzare quanto viene presentato. Proprio per questo, secondo noi, Mystery Park potrebbe essere una buona meta per una gita scolastica istruttiva.
Molto curata la pulizia di tutta la struttura, dai padiglioni tematici all’area ristoro, dai bagni agli ascensori. A testimonianza di questo, possiamo raccontare di aver assistito ad una scena che non ci era mai capitato di vedere in nessun parco, né italiano che estero: un addetto alle pulizie raccoglieva uno ad uno dei pezzetti di depliant che erano in terra. Poi, salito sull’ascensore, mentre salivamo di un paio di piani, ha pulito gli specchi dell’ascensore. E, come se tutto ciò non bastasse, alla fine della discesa, armato di straccio e vetril, ha pulito i tornelli di accesso alla terrazza panoramica!