a cura di Roberto Canovi (gennaio 2008)
Allo stato attuale è impossibile fornire qualsiasi tipo di valutazione dal momento che Luneur si presenta come una struttura disorganizzata, con attrazioni che spariscono improvvisamente nello spazio di pochi giorni senza preavviso e con un sito internet non aggiornato che trae in inganno i visitatori millantando, appunto, “giostre” che non esistono più.
Nel biglietto non sono comprese molte delle attrazioni ancora presenti e questo induce i visitatori a dovere spendere ulteriore denaro per la loro fruizione. Un caos generato dai cattivi rapporti tra le due diverse anime del parco (gestori e piccoli proprietari) che però dovrebbe risolversi a breve con l’avvento della nuova società di gestione (una controllata di Cinecittà Entertainment) che dovrebbe prendere in carico Luneur per i prossimi nove anni.
Non vogliamo entrare nel merito di chi siano eventuali colpe, non ci compete e non ci interessa, ma la situazione, almeno agli occhi di chi si presenta ai cancelli del parco, è assolutamente negativa e, se vogliamo, offensiva per la storia di questa struttura e della città di Roma.
Ci riserviamo dunque di verificare tra qualche mese lo stato di questa struttura sperando che i problemi che lo hanno portato ad uno stato pietoso, a detta degli stessi ospiti che ci scrivono in redazione lamentandosi ferocemente, vengano risolti a breve termine.
Sarà un vantaggio per tutti, o almeno lo speriamo.