“Vietato l’ingresso all’adrenalina!”. Questo cartello potrebbe tranquillamente essere posizionato a fianco delle Casse d’ingresso al parco Cavour senza suscitare scandalo alcuno. Non si tratta di un’atto d’accusa, ma semplicemente la constatazione della realtà. Una realtà, come andremo a scoprire, molto più interessante e sorprendente di quanto si possa immaginare.
Già il nuovo piazzale d’ingresso (inaugurato proprio quest’anno) inizia a delineare i contorni di quella che è l’offerta tipica di questo parco acquatico rivolto quasi esclusivamente alle famiglie con bambini e ai gruppi di pre-adolescenti: un piccolo trionfo di rocce da cui sgorga una cascata di acqua cristallina.
L’impatto è decisamente piacevole, ma la vera sorpresa accoglie il visitatore subito dopo la piccola salita che conduce sulla sommità della collina che sovrasta il declivio naturale da cui è caratterizzato il parco: una distesa erbosa da fare invidia al “green” di un campo da golf. Cemento? Zero! Piastrelle arroventate dal sole? Solo sui camminamenti. Verde? Una marea, punteggiata qua e là da tranquille lagune artificiali, piante, cespugli e aiuole fiorite. Non mancano una zona sportiva (anche questa assolutamente “verde”) e un piccolo laghetto fiorito di ninfee e circondato da felci e alberi d’alto fusto. L’occhio stupito del visitatore spazia sulla quasi totalità dei 200.000 mq. che caratterizzano il Cavour e istintivamente la maggioranza si toglie le scarpe per assaporare la morbidezza del pratino “all’inglese” durante la ricerca, per nulla difficoltosa, di un proprio spazio che mai come in questo caso, data l’abbondanza di terreno disponibile, può definirsi tale.
Abbiamo visitato il parco durante un giorno feriale di fine giugno, caratterizzato dalla presenza di circa 1500 persone (in maggioranza gruppi parrocchiali), ma la direttrice del parco, Michela Bighelli, ci assicura che solamente in un paio di fine settimana estivi si può oltrepassare il “livello di vivibilità”, con oltre 6000 persone. Siamo veramente curiosi di capire meglio la filosofia di questa struttura atipica nel panorama italiano (e non solo) e Michela si dimostra assolutamente disponibile: “La nostra proprietà, nel 1978, era di circa 100.000 mq. e poco a poco abbiamo acquisito i terreni circostanti riuscendo a creare un blocco compatto che ci permette di gestire al meglio l’enorme spazio a disposizione”. “Iniziando da un piccolo nucleo comprendente una piscina, negli anni si è pensato di inserire spazi rilassanti e vivibili rifuggendo dai gruppi di scivoli che caratterizzano tutti gli altri parchi acquatici.
In realtà è presente un piccolo “body slide” rettilineo (stile “foam multipista”) a tre corsie realizzato interamente in acciaio inox, ma in effetti, nell’economia generale di Cavour, è decisamente irrilevante. “Il pezzo forte”, continua Michela, e noi concordiamo in toto, “è costituito da PARADISE ISLAND, una vasta area attrezzata per genitori e bambini, che in tutta tranquillità possono rinfrescarsi e godere di una scenografia di contorno di prim’ordine”. “Il nostro target è quello della famiglia con bambini di massimo 12 anni e non ci interessa catturare ospiti di età maggiore, che potrebbero rompere l’equilibrio che siamo riusciti a creare nel parco; un’oasi di tranquillità e relax”. Nessuna intenzione di inserire attrazioni meno “tranquille”, quindi, e Michela conferma: “Si, la nostra prossima attrazione, di cui non possiamo però ancora garantire la data d’apertura, sarà caratterizzata da questa tipologia di fruizione: nessuno scivolo e nessun gommoncino, quindi “.
Alcune note tecniche: “Tutti i nostri dipendenti posseggono il brevetto di assistente bagnanti e in alcuni fine settimana di luglio e agosto il parco impiega anche fino a 35 persone in totale. Normalmente siamo in 20, mentre in inverno, noi della direzione compresi, il numero si riduce a 5. Il lavoro invernale, contrariamente a quanto si può pensare, è particolarmente impegnativo, soprattutto da quando si è deciso di inserire tutti quegli elementi scenografici che da quest’anno caratterizzano il parco”.
E’ vero, all’interno di Cavour è possibile ammirare alcune “chicche” veramente interessanti, come i chioschi tematizzati e la nuova zona spogliatoi. Gli addetti alla cura del verde sono 3 e in effetti si percepisce immediatamente l’enorme lavoro necessario a mantenere perfetto il tappeto erboso e le numerose specie di piante arboree ed erbacee presenti. Ogni sera si procede all’ispezione metro per metro (una sorta di tecnica a “pettine”, con gli operatori allineati a distanza di circa 5 metri l’uno dall’altro) del manto erboso e si raccolgono i comunque rari oggetti (principalmente carta) lasciati da qualche maleducato visitatore.
Un giudizio generale sull’intera struttura: a nostro avviso non stonerebbero alcuni tranquilli scivoli “a terra”, dal momento che comunque il relax si può provare anche su percorsi stile “river lento” e la scenografia naturale di contorno da costeggiare sarebbe veramente unica. Rispettiamo comunque la politica adottata dalla direzione e ci focalizziamo su quanto viene presentato.
Molto bella l’area di PARADISE ISLAND, caratterizzata da rocce, cascatelle, lagune, idromassaggi e piccoli scivoli per i bambini, il tutto circondato da palme e sabbia bianchissima. Unico appunto, la granulometria di quest’ultima, particolarmente grossolana, che provoca un deciso fastidio durante gli spostamenti. Molto simpatica e fruibile anche la SPIAGGIA MARE, con il fondo in ciottoli (leggermente meno fastidiosi) e l’isoletta centrale a creare un’atmosfera particolarmente suggestiva.
Nella norma le due piscine (semi-olimpionica e baby), che non presentano nessun particolare di rilievo, mentre risulta interessante, anche se forse troppo assolata, la zona LAGUNE BEACH, proprio a fianco del… SOLARIUM. In effetti, i bambini che giocano nelle due piccole lagune sono molto esposti al sole e il colore chiaro della superficie contribuisce ulteriormente ad aumentare il riverbero. Il TURBO SCIVOLO, composto da tre corsie, è un piccolo palliativo per soddisfare i ragazzi più grandi, che comunque sembrano apprezzare. Leggermente violento l’approdo in acqua, a causa di un’angolo di incidenza di arrivo forse non particolarmente calibrato.
L’AREA SPORTIVA consta di tre campi da calcetto su prato e alcuni campi da beach-volley. Presenti anche due campi da tennis e una zona AMUSEMENT provvista di reti elastiche, bumper boats e videogiochi. Si tratta dell’area (per fortuna piccola) a nostro parere più carente di tutto il complesso: poco curata, addirittura sciatta e con colori sbiaditi. Il contrasto è ancora più evidente all’interno di una struttura come quella del Cavour, che brilla per colore, ordine e pulizia. Ci è stato riferito che non viene gestita direttamente dal parco ma da un partner esterno, ma ciò non toglie che si tratti di un punto comunque a sfavore. Altra nota negativa, la presenza, specialmente nelle ore pomeridiane, di fastidiosissimi minuscoli insetti che tormentano abbastanza frequentemente i bagnanti in ogni zona del parco.
Molto carini i nuovi chioschi e i punti ristoro collocati all’interno della struttura, resi “antichi” dalla mano esperta di un gruppo di scultori specializzati nelle tematizzazioni all’interno dei parchi. I servizi igienici sono dislocati in sei diversi punti e coprono sicuramente le esigenze di un grande numero di persone. Il blocco docce/spogliatoi è unico e posizionato abbastanza vicino all’ingresso/uscita. Discreta l’offerta nel settore ristorazione, che presenta una piadineria, un piccolo self-service e un ristorante.
Potrebbe sembrare poco, ma molti dei frequentatori del parco sono soliti consumare il “pranzo al sacco” in apposite aree. In definitiva, il parco Cavour ci è piaciuto sia dal punto di vista qualitativo che organizzativo e lo consigliamo esclusivamente (ma vivamente) a chi desidera trascorrere una giornata di relax in compagnia dei propri figli, magari immerso come un ippopotamo (la mascotte del parco) nelle fresche lagune di PARADISE ISLAND.