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Parksmania / Six Flags Magic Mountain

Six Flags Magic Mountain

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12 Gennaio 2011 di Redazione Parksmania.it

(a cura di Roberto Canovi)

Il sogno di ogni “parksmaniaco” realizzato…
Circondato dal nulla e abbarbicato ad una montagnola posta nel centro del Parco, SIX FLAGS MAGIC MOUNTAIN si presenta in una veste un poco dimessa, con molte delle attrazioni nascoste dalla vegetazione e dalla sagoma della montagna. Poi, all’approssimarsi del parcheggio, la folgorazione operata dalla vista di COLOSSUS, che ad un europeo amante dei Roller Coasters in legno provoca la stessa emozione della Basilica di S.Pietro ad un turista americano…
La reticolata struttura bianca in legno e la rossa doppia corsia delle rotaie si estende per tutta la lunghezza dell’enorme parcheggio che lo fiancheggia al di là della rete di recinzione, ed è un vero spettacolo per gli occhi e il cuore. Mentre ci apprestiamo a salire su uno dei comodi trenini su gomme che trasportano (Disney insegna) i visitatori all’ingresso, un rombo che pare quello di un jet al decollo attraversa l’aria e riusciamo improvvisamente a dare un senso a quella strana, verticale e altissima struttura in acciaio che domina la parte est del Parco.
Una decina di persone, sistemate all’interno di un bolide su rotaia, viene letteralmente sparata lungo un percorso orizzontale che all’improvviso si impenna a 90 gradi e si arrampica ad una altezza impressionante.
Esaurita la spinta inerziale, all’approssimarsi della fine delle rotaie e a pochi metri da una riproduzione di un Superman piazzato proprio alla sommità del traliccio, inizia la discesa all’indietro, praticamente in caduta libera e con una accelerazione veramente da brividi.
Signore e signori, ecco a voi SUPERMAN THE ESCAPE…incredibile.
Adiacente al Parco principale è da poco stato realizzato il Parco Acquatico Tematico HURRICANE HARBOR, che indurrebbe ad una visita a parte dal momento che la giornata si preannuncia piuttosto “caliente”, ma oggi è il giorno dedicato ai Roller Coasters…
Iniziando ad esplorare il Parco non si può fare a meno di notare, con una punta di rammarico, che questi è molto simile a molti parchi europei in quanto presenta lo stesso “peccato originale”.
E’ evidente come il Parco sia sorto su un’area oggettivamente poco vocata ad una struttura che nel tempo si è evoluta in modo rapido e soprattutto caotico.
La presenza della montagnola situata al centro del Parco, infatti, se inizialmente poteva offrire un’ottima base di appoggio movimentato per REVOLUTION, uno dei Roller Coasters in acciaio più antichi degli States, in seguito, con la costruzione delle numerosissime altre attrazioni, concorre ad ostacolare la viabilità e a dare un’impressione di disomogeneità a tutto il complesso.
Ho riscontrato dunque la stessa impressione ricavata ad ALTON TOWERS, con l’unica differenza che nel parco inglese  l’handicap è rappresentato da una forte depressione centrale, sormontata da una funivia, mentre in questo caso abbiamo una montagna a cui si accede con un trenino a cremagliera, del tutto simile a quello che consente l’accesso al castello di Salisburgo.
Ci troviamo comunque in uno dei più famosi parchi del mondo, il regno del Roller Coaster, per cui possiamo anche sorvolare su queste disquisizioni tecniche e fiondarci alla scoperta di quello che possiamo considerare come una specie di museo di questo tipo di attrazioni.
Entriamo nell’area denominata SIX FLAGS PLAZA e svoltando a sinistra decidiamo di effettuare il percorso in senso orario che circonda la montagna.
Abbiamo subito modo di osservare uno dei primi esempi di RC in acciaio del mondo e cioè REVOLUTION, quello che per primo ha introdotto il “giro della morte”.
E’ completamente immerso tra gli alberi e si dipana sul versante sud della montagna del Parco, offrendo alla vista del pubblico solo alcuni segmenti di tracciato, peraltro piuttosto simili a molti dei parchi europei.
Salendo verso una pseudo area messicana (una delle più grosse lacune di questo parco, a mio avviso, è proprio la scarsità di elementi tematizzanti) sede di VIPER, uno dei più alti e lunghi RC convenzionali d’America, si ha la possibilità di osservare alcuni murales in cui vengono raffigurati tutti i RC installati nel Parco, con le rispettive date di realizazione, dando modo ai visitatori di comprendere l’evolversi della tecnica di costruzione di queste “macchine infernali”.
Ci troviamo quindi nell’area BAJA RIDGE, dominata da VIPER, che offre ai passeggeri stipati su carrelli a rotaia di tipo classico, una folle corsa e il più grande “loop” del mondo.  Questo Coaster si appoggia su una brulla collina ai confini del Parco e risulta ancora più maestoso alla vista dei visitatori che si allineano in basso a formare una notevole “coda” già dalla prima ora di apertura del Parco.
D’altra parte, per la infelice conformazione della viabilità, è praticamente obbligatorio transitarvi davanti e quindi decidere di “provarlo” subito per evitare poi di percorrere diverse centinaia di metri a ritroso per ritornarvi in seguito.
Superato l’ingresso di VIPER la stradina continua ad inerpicarsi sul fianco ovest della montagna e si attraversa un’area (RAPIDS CAMP CROSSING) dall’improbabile ambientazione stile “vecchio west”, veramente deficitaria al confronto di aree simili presenti in altri parchi.
In quest’area è possibile trovare la più “fradicia” discesa su gommoni che abbiamo mai sperimentato…
Il percorso è assolutamente anonimo, per niente tematizzato, ma per chi ha la “sventura” di affrontare le rapide con la schiena rivolta a valle, si rischia l’annegamento.
Da effettuarsi solo nelle calde giornate di sole…
All’uscita dell’attrazione si scende a valle aggirando la montagna e ci si ritrova in una zona boscosa (CYCLONE BAY) caratterizzata dalla presenza di un’area pic-nic con stand gastronomici e di merchandising, ma soprattutto dall’imponente sagoma di PSYCLONE, un RC in legno di recentissima costruzione dal percorso nervoso e molto simile, anche se più imponente, a quello di SIERRA TONANTE a MIRABILANDIA. 
Nella stessa area, sicuramente una delle più caotiche, troviamo anche JET STREAM, un percorso molto veloce su tronchi con una discesa finale veramente interessante e bagnata, che si interseca con il percorso di NINJA. Questi è un Roller Coaster con una serie di navicelle sospese da due posti l’una, che pur partendo dall’area SAMURAI SUMMIT posta proprio sulla cima della montagna, si dipana interamente sul versante ovest consentendo di visionare dall’alto molte delle attrazioni dell’area CICLONE BAY.
Alle pendici ovest, in una zona pianeggiante che si presterà alla costruzione di attrazioni future, abbiamo la possibilità di effettuare alcuni giri (a pagamento) su un circuito per go-kart che pur essendo molto bello, non permette grandi velocità a causa delle vetture veramente da “amatori”.
Al confine con l’area THE MOVIE DISTRICT non si può fare a meno di soffermarsi ad osservare il gigantesco arco in acciaio di DIVE DEVIL che fornisce il supporto ai cavi che sostengono tre passeggeri a turno, facendoli inizialmente precipitare e poi volare a bassissima quota sulle teste dei numerosi curiosi che assistono a questa dimostrazione di notevole coraggio.
Prendendo poi posto su una delle carrozze di GOLD RUSH si ha la possibilità di sperimentare una corsa non tematizzata sullo stile di BIG THUNDER MOUNTAIN dei parchi Disney, con un percorso veloce sulle rotaie immerse nella vegetazione.
Anche in questo caso le asperità naturali della montagna contribuiscono a modellarne il percorso.
Entriamo in THE MOVIE DISTRICT e immediatamente si evidenzia la natura recente di ques’area, caratterizzata da elementi tematici e da una viabilità a più ampio respiro, provocando una sensazione simile a quella che si prova passando dall’antica area del FAR WEST alla zona della VALLE DEI RE presso GARDALAND.
Un grande anfiteatro ospita lo spettacolare BATMAN & ROBIN LIVE SHOW, con stuntman ed effetti speciali a profusione in un contesto scenografico eccezionale.
L’attrazione principale di quest’area è costituita dall’impressionante RIDDLER’S REVENGE, lo “stand-up coaster” (i passeggeri affrontano il percorso in posizione eretta) più alto e veloce del mondo. Leggermente nascosta dalle impalcature e dalle scenografie di quest’ultima, possiamo intravvedere la FREEFALL SATELLITE TOWER, che ospita i passeggeri seduti all’interno di una gabbia che, una volta issata per mezzo di un ascensore sulla sommità di una struttura verticale, viene lasciata cadere fino alla base.
Si potrebbe pensare alla classica attrazione che da un paio d’anni è comparsa anche nei parchi italiani ed europei, se non fosse per alcuni particolari che la rendono veramente interessante.
La gabbia infatti, una volta raggiunta a tutta velocità la base della struttura verticale, compie una rapida curva a 90 gradi e continua la sua corsa appoggiandosi sul dorso e consentendo ai passeggeri di compiere l’ultimo tratto di rotaia in orizzontale con la schiena a terra e le ginocchia sollevate senza potere vedere altro che il cielo sopra di essi.
Sempre nella stessa area troviamo poi una delle attrazioni più classiche, TIDAL WAVE, il barcone che si tuffa in acqua da 15 metri con uno “splash” esagerato, praticamente identico a NIAGARA di MIRABILANDIA.
Sulla destra, a ridosso della montagna, sono posizionate alcune piccole giostre per bambini, mentre finalmente alla nostra sinistra possiamo incontrare la prima vera area completamente tematizata del parco: GOTHAM CITY BACKLOT.
Le attrazioni in quest’area non sono molte, ma BATMAN THE RIDE, un intricatissimo “inverted coaster” inaugurato recentemente riempie abbondantemente la scena. Ritorniamo sui nostri passi e riattraversato il grande portale di Gotham City, ci ritroviamo nell’area COLOSSUS COUNTY FAIR in cui, oltre alle sopracitate giostrine per bambini e la MONOROTAIA che compie un percorso circolare piuttosto ridotto, possiamo trovare il mitico COLOSSUS. Questo Coaster in legno è stato realizzato in un’area appartata e piuttosto deserta, in cui sono in corso i lavori per una futura attrazione.
L’imbarco sulle carrozze si trova nella piazzetta dove ha sede il MAGIC MOMENT THEATRE, che presenta due spettacoli diversi a seconda della stagione (MAGIC ON ICE e OUTER SPACE), ma il percorso da compiere prima di affrontare la salita d’inizio coaster è piuttosto lungo.
COLOSSUS è un coaster in legno a doppio binario che privilegia la velocità pura lungo un percorso ad ovale allungato che si dipana su due differenti livelli.
Il livello superiore, subito dopo la salita, è caratterizzato da due ripide discese e risalite lunghissime con alle estremità due ampie curve di ritorno, mentre il secondo, più basso, è caratterizzato da veloci saliscendi a “gobbe” particolarmente divertenti, prima del lento ritorno verso la base di arrivo.
La struttura di COLOSSUS ricorda molto quella del Circo Massimo in cui si svolgevano le corse di bighe romane che  hanno reso famoso il film “BEN HUR”, con la differenza che al posto delle bighe e dei cavalli si “vola” sulle rotaie…
Rientrando verso il centro di COLOSSUS COUNTY FAIR il boato prodotto dal passaggio a intervalli di circa un minuto delle vetture di  SUPERMAN THE ESCAPE si fa sempre più intenso e finalmente ci ritroviamo proprio sotto le due rotaie sospeso sopra di noi proprio nel punto in cui si inarcano a 90 gradi in verticale. E’ impossibile descrivere l’impatto emotivo che provoca nello spettatore il passaggio ad una velocità impressionante di queste vetture d’acciaio che si proiettano verso il cielo fino a raggiungere e quasi toccare quel Superman reso minuscolo dall’altezza e che si affaccia beffardo nel punto in cui le rotaie lasciano posto al nulla.
Una frazione di secondo sospesi in stallo e poi la discesa all’indietro avvolti in un frastuono infernale…da panico totale.
La partenza di SUPERMAN THE ESCAPE si trova alcune centinaia di metri più a ovest, nell’area SAMURAI SUMMIT a cui si accede da tre diverse zone del Parco, situata sulla cima della montagna sormontata dall’altissima SKY TOWER, una torre panoramica in acciaio da cui si può lanciare lo sguardo per diverse decine di chilometri tutt’intorno.
Oltre alla partenza di SUPERMAN THE ESCAPE, situata all’interno di una caverna di ghiaccio, possiamo trovare, inseriti entrambi in un’improbabile ambientazione giapponese, l’ingresso di NINJA e la stazione del treno a cremagliera che si collega alla SIX FLAGS PLAZA.
Ci riproponiamo di visitare per ultima quest’area, che non è accessibile dal lato est e quindi attraversiamo la piccolissima PIRATE’S COVE, forte di sole due attrazioni stile luna-park, per immergerci in quella che in assoluto ritengo essere la più spettacolare area dedicata ai bambini che abbia mai visitato: HIGH SIERRA TERRITORY e BUGS BUNNY WORLD.
In un’ambientazione stile Yosemite Park, con finti alberi di sequoia gigante, rincorriamo i bambini che impazziscono alla vista di una dozzina di attrazioni “da grandi” riprodotte in miniatura e splendidamente tematizzate dalla presenza dei personaggi LOONEY TUNES della Warner (il parco, infatti, è di proprietà WB).
Una minuscola FREE FALL TOWER, un coaster in miniatura su cui i bambini siedono in compagnia di Wile E. Coyote che insegue Beep Beep, carote giganti, giostre varie, la casa di Bugs Bunny e dulcis in fundo, il più incredibile Playground del pianeta: LOONEY TUNES LODGE.
Si tratta di un enorme playground circolare di 2000 metri quadrati completamente chiuso, al cui interno è possibile inscenare battaglie a colpi di cannone ad aria compressa che sparano palline colorate di gommapiuma.
In realtà le palline dovrebbero colpire i bersagli situati nel centro del playground, caratterizzato da un albero gigante su cui sono posizionati tutti i personaggi WB, ma ben presto i bersagli vengono rappresentati dai genitori che si trovano al livello inferiore e che possono comunque difendersi a loro volta con un mega-cannone che spara 30 palline per volta. E’ impossibile descrivere l’allegra orgia composta da suoni, bambini sudati che raccolgono “munizioni” dal campo di battaglia, palline saettanti e genitori che senza alcun pudore si posizionano al comando delle bocche da fuoco, magari solo per tentare di colpire “quella buffa signora grassoccia che si trova proprio a tiro”.
Chi riesce a “sradicare” i propri figli (o i propri genitori…) dal playground, sempre nella stessa area può scivolare su gommoncini all’interno di tubi di plastica o provare l’emozione di FLASHBACK, un coaster con angolo di virata e caduta da “fare rizzare i capelli”, come recita il depliant del parco, anche se la sua struttura è veramente modesta e comunque all’atto della nostra visita risulta essere momentaneamente chiuso.
Sempre all’interno di HIGH SIERRA TERRITORY è possibile affrontare un altro lungo e veloce percorso su tronchi che si sviluppa sul fianco est della montagna, LOG JAMMER, con una discesa finale all’interno di una stretta vallata fiancheggiata da impetuose cascatelle.
Si avvicina l’orario di chiusura (in giugno alle 21.00) e ci dirigiamo velocemente verso SIX FLAGS PLAZA completando in questo modo tutto il periplo del parco per poi salire sul trenino a cremagliera alla volta di SAMURAI SUMMIT.
La SKY TOWER è già chiusa e approfittiamo della totale assenza di “code” presso NINJA per concederci un paio di corse nell’ormai scarsa luce del tramonto.
Poi una rapida corsa all’ingresso di SUPERMAN THE ESCAPE e l’attimo di esitazione che risulta fatale in quanto una catenella appare all’improvviso nelle mani di un “cast member”, ad indicare la chiusura dell’attrazione e della nostra giornata in uno dei più incredibili parchi del mondo.

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