a cura di Alberto Prina (settembre 2005)
Accingendomi a visitare questo parco non posso dimenticare che fino alla scorsa stagione, prima del cambio di proprietà, si chiamava SIX FLAGS HOLLAND.
Ero desideroso quindi di verficare se le cose stessero cambiando e se una diversa Company potesse incidere fortemente sull’andamento e riposizionamento sul mercato del parco.
La nuova compagnia ha iniziato infatti a promuovere una nuova linea di gestione family-friendly (“amica delle famiglie”), coincisa con l’inaugurazione della nuova attrazione 2005 “Splash Battle”, di cui parleremo in seguito.
Oltre a questa novitá, “Walibi” ha deciso di migliorare e curare maggiormente la tematizzazione del parco, anche se ad onore del vero, questi aveva un ottimo aspetto anche durante la gestione Six Flags.
Il parco è ora diviso in otto zone tematiche, che verranno descritte singolarmente.
HOLLYWOOD THE MAIN STREET
Nonostante i cancelli d’ingresso non si distinguano per innovazione e tema, il parco presenta un’ottima main street parzialmente indoor con diversi punti ristoro e un’unica attrazione, il coaster “Xpress”. Con la vecchia proprietá questa attrazione si chiamava “Superman The ride” e la coda non era altro che una copia degli uffici del Daily Planet newspaper dove Clark Kent (alias Superman) lavorava. Con il cambio di gestione e la conseguente perdita dei diritti sul film, la direzione del parco ha pensato di modificare il tema della queue line. Il risultato finale è peró scadente, non tanto per quanto riguarda l’effetto estetico, ma il soggetto. Se qualcuno non mi avesse indicato le insegne che sottintendevano la presenza di una stazione ferroviaria, avrei pensato ancora ad uno studio giornalistico. Anche il tracciato mantiene il colore rosso, caratterizzante il supereroe. L’attrazione in se non è malvagia, un L.I.M. coaster della Vekoma, versione più spoglia di “Rock ‘n Roll Coaster” a Disneyland Paris. Il problema è che il tutto conduce e riporta alla luce Superman e la Six Flags company!
FRANCE
La seconda zona che si attraversa se si procede verso il centro del parco. Le attrazioni presentate sono solamente quattro e prettamente dedicate alla famiglia: un carosello, un percorso per bambini su automobili d’epoca, le immancabili tazze rotanti ed un’imponente ruota panoramica.
CANADIAN YUKON
“Crazy River” è sicuramente il fulcro del Canada. Questo Log Flume, non troppo bagnato, è piuttosto lungo (540 metri) e presenta ben 3 discese di cui una backward (all’indietro). Il tema è modesto, ma almeno non è assente come in altri parchi. Tre punti ristoro, una barca volante, un treno ed un teatro aiutano a riempire l’area. Purtroppo non siamo riusciti a partecipare allo show “The return of the King’s Solomon Mines” (un solo spettacolo al giorno nel mese di Settembre), ma siamo riusciti a visionare il teatro che risulta ottimamente tematizzato.
WILD WILD WEST
Il tema in quest’area è eccellente e regala alle poche attrazioni presenti un tocco di qualità. Troviamo un wild mouse della Mack che purò non ottiene i nostri consensi, in quanto troppo doloroso. I freni posti lungo il percorso sono troppo bruschi e durante la seconda metá del tracciato i carrelli sono troppo veloci per affrontare le curve a 180° senza provocare botte e dolore ai passeggeri.
Wild Wild West è anche sinonimo di pistole e fucili, dunque immancabili gli arcade a tema western. In quest’area vede la luce anche “The Tomahawk” una flat ride che purtroppo non è molto “adrenalinica”.
WALIBI LAND
Adiacente al selvaggio ovest troviamo Walibi Land, un’enorme zona dedicata ai piú piccoli. La presenza di giostre, mini coasters e fontane non deluderá sicuramente le famiglie. Ben tematizzato, moltissime tipologie di attrazioni ed un teatro con uno show per bambini. Ottima realizzazione.
ITALIA
La rappresentazione del nostro paese è di ottima fattura e a mio parere sicuramente migliore dell’area italiana di Europa Park e completa la parte orientale del parco. Qui troviamo “La via Volta”, un classico boomerang Vekoma che durante la nostra visita è peró chiuso per manutenzione, un carosello, il classico “calcinculo”, diversi ristoranti (chissà perché mai li avranno posizionati in Italia?) e una delle migliori attrazioni in assoluto del parco, “Splash Battle”.
Questo gioiello del divertimento, tra l’altro di marca italiana (Preston & Barbieri) è la prima realizzazione al mondo del suo genere, e consiste in una battaglia acquatica. Quattro persone alla volta si posizionano all’interno di veicoli che procedono su binari simili a quelli delle monorotaie. Ogni persona ha a disposizione una pistola ad acqua e l’obbiettivo è quello di colpire i bersagli durante il percorso. Se questi non vengono colpiti, le cascate d’acqua disseminate durante il tragitto non si fermano e i poveri ospiti vengono sommersi d’acqua. A rendere le cose ancora piú difficili sono le diverse postazioni al di fuori del percorso che permettono ai passanti di sparare acqua contro il veicolo. Se non amate essere bagnati (ma moolto bagnati…) state alla larga da questa attrazione, ma il nostro consiglio è quello di provare assolutamente “Splash Battle”; il divertimento è assicurato.
SHERWOOD FOREST
L’occidente regalerá emozioni forti, e questo è realizzabile nel momento in cui si entra nella foresta di Sherwood. Top Spin ed Ikarus per iniziare, tematizzati in stile medievale, che fanno decisamente buona figura. “Merlin’s Magic Castle”, una buona mad house, ma caratterizzata da un pre-show incomprensibile.
Poi ritroviamo ancora Vekoma (moltissime delle attrazioni presenti a Walibi World sono Vekoma, ben 4 coasters e svariate altre giostre), con il wooden coaster (in legno) “Robin Hood”. La Vekoma ha fabbricato solo tre wooden coaster in tutta la sua lunga carriera: ThunderCoaster a Tusenfryd (Oslo, Norvegia), Loup Garou a Walibi Belgium (Wavre, Belgio) e Robin Hood a Walibi World.
Eravamo dunque molto scettici, nonostante i numerosi positivi commenti registrati in internet, e una volta ritornati alla stazione, dobbiamo rimarcare che lo siamo purtroppo rimasti. Robin Hood non ci piace, troppo doloroso e soprattutto caratterizzato dall’assenza di air time. Nota di demerito anche alla coda, che si divide all’entrata per ricongiungersi alla stazione creando molti disagi e queue jumpers (quelli che cercano di saltare la fila). Oltretutto, almeno all’atto della nostra visita, gli operatori si fermavano a parlare tra di loro invece di caricare l’UNICO treno presente sul circuito con la conseguenza di creare code lunghissime.
Molto bello ed emozionante anche lo “Sky Diver”, peccato che il prezzo non sia incluso nel biglietto d’ingresso.
MEXICO
Il Mexico nonostante non sia estremamente grande ci riserva qualche sorpresa. La prima è “El Rio Grande”, le classiche rapide, che peró hanno un tipo di gommone abbastanza raro da vedersi nel mercato europeo. Invece di presentarsi come una navicella circolare unica, che contiene dalle 6 alle 9 persone, il gommone è diviso in 4 unitá mobili a forma di triangolo, congiunte tra loro ai lati ed al centro con particolari snodi, risultando quindi indipendenti nel compiere rollio e beccheggio. Le onde si fanno quindi sentire maggiormente ed il pericolo di venire bagnati è aumentato anche dal fatto che l’acqua puó salire dal centro del vettura.
La seconda attrazione è di valore storico, in quanto l’inverted coaster “El Condor” è l’originale prototipo SLC (“Blue Tornado” per intenderci) della Vekoma. La cosa che più ci ha stupito è la presenza di moltissimi alberi e piante ai piedi di questo coaster, che lo rendono quindi, contrariamente ad altri SLC sparsi nel mondo, un minimo decente. Il merito di essere stato il primo di una lunga serie e il tentativo di creare un minimo di tematizzazione (anche se naturale) va riconosciuto.
SPEED ZONE
L’unica area veramente senza una tematizzazione a Walibi World. Nonostante questo non si puó che apprezzarla perchè , oltre ad “Aztec” (stessa tipologia della defunta “Nuvola” di Gardaland) e a “El Toro”, che avrebbero trovato una collocazione migliore nel Mexico perché uniche giostre ancora tematizzate, ci sono una power shoot tower, un enterprise, i Go kart (a pagamento) e soprattutto “Goliath”.
Goliath è un coaster che difficilmente si puó dimenticare, i suoi binari verdi fluorescente e i suoi saliscendi sono un sogno per gli amanti delle montagne russe. Nonostante le modeste dimensioni (da 50 metri di altezza la prima discesa) è sicuramente migliore, a mio parere, di tutti i suoi fratelli mega o hyper coasters europei. Mi sto riferendo a “Pepsi Max Big One” (noiosi), “Silver Star” (troppo docile) e anche “Expedition GeForce” (incredibile la prima discesa, ma il resto è veramente noioso).
La costanza di Goliath nel proporre emozioni dall’inizio alla fine del percorso lo fa posizionare in testa alla classifica. Sensazioni differenti nelle diverse posizioni, dall’ejectory airtime della prima fila, alla velocitá dell’ultima.
COMMENTO FINALE
Walibi World è un parco notevole, attrazioni di prima classe (su tutte, “Goliath” e “Splash Battle”) e ottime tematizzazioni. Lo vedrei sicuramente tra i primi 10 parchi europei, anche grazie ad un’ottima varietá nella ristorazione e l’elevata qualitá dei servizi. Se siete in Olanda o Belgio o Germania (nord ovest) dovete visitare questo parco.
Membro a pieni voti del triangolo del centronord Europa del divertimento (Efteling, Phantasialand, Walibi World)!